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giovedì 25 aprile 2024

Le Oblate cambiano look: va avanti il progetto ''Grandi Oblate'' con due nuove sale

04-06-2015

Mercoledì 3 giugno 2015 alle ore 17.30 presso la nuovissima Sala Conferenze si è tenuta l'inaugurazione del secondo lotto del progetto "Grandi Oblate" che trasformerà l'ex convento di via dell’Oriuolo in una delle più grandi biblioteche d'Italia portandola a raddoppiare la superficie adibita ai libri che passerà dagli attuali 2000 ai 4000 metri quadrati. Alla cerimonia era presente il Sindaco del Comune di Firenze, Dario Nardella che, davanti al folto pubblico composto da stampa e cittadini semplicemente interessati, ha così parlato: " Sono trascorsi ormai otto anni dall'inaugurazione della Biblioteca delle Oblate. Ricordo che 10 anni fa queste stanze erano inutilizzate, fatiscenti e adibite a magazzini in disuso. Oggi invece con grande orgoglio posso dire che le Oblate sono diventate un luogo di incontro culturale, il cuore pulsante di tutto il sistema bibliotecario fiorentino; un posto dove la cultura contemporanea vive in contenitore storico. Questa biblioteca deve essere un luogo civico, utilizzato dai tutti i cittadini di ogni età.  Oggi - ha proseguito Nardella- un altro mattone è stato costruito con l'inaugurazione di due splendide sale ( Sala Conferenze e Sala Accoglienza). Entrambe le Sale sono dotate di un'ottima acustica, garantita da queste pareti che permettono una perfetta areazione in grado di conservare efficacemente gli affreschi, la cui conservazione in un luogo aperto sarebbe compromessa."

Dopo l’inaugurazione è andato in scena il concerto della filarmonica Giuseppe Verdi diretta dal maestro Orio Odori e la lettura animata con marionette ‘Dante in biblioteca: percorso infernale!’, a cura dell’Associazione Culturale Teatrolà, mentre alle 19 è stato il turno della visita guidata alla biblioteca a cura dell’associazione culturale Akropolis.

I cantieri del secondo lotto, dal costo di un milione di euro finanziato dall’Ente Cassa di risparmio di Firenze, riguardano la realizzazione della nuova sala conferenze al piano terra al posto del "Museo di Firenze com’era", con spazio per circa 200 persone, e della nuova sala accoglienza, sempre al piano terra, che va a ridefinire l’accesso, il controllo dei flussi, l’orientamento e i servizi informativi di base. La sala è impreziosita dalla collocazione dell’affresco della Porta al Prato, che è stato staccato e restaurato.

Il progetto ‘Grandi Oblate- The Florence public library’ ha l’obiettivo di trasformare le Oblate in una grande e moderna biblioteca a scaffale aperto, sul modello di altre realtà in Europa. Per fare questo sono stati pensati quattro lotti di lavori che prevedono il graduale spostamento di funzioni estranee alla biblioteca e la rimodulazione organica degli spazi così da valorizzare al massimo la funzione libraria e insieme l’importanza culturale e sociale che da questa deriva per la città. L’importo complessivo dei lavori è di 2.750.000 euro, di cui due milioni versati dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze. Il primo lotto dei lavori è già stato ultimato ed è consistito nel recupero dell’ex ala Romana del "Museo Firenze com’era" (già trasferito, col nuovo nome di ‘Tracce di Firenze’, al piano terra di Palazzo Vecchio nel marzo 2012), destinandola alla nuova “sezione bambini e ragazzi”.  Inoltre, sempre nel primo lotto, è stata realizzata la nuova emeroteca/mediateca. Quella precedente era collocata al secondo piano all’interno della sala ragazzi, in uno spazio modesto e con scarsa capacità ricettiva mentre adesso la nuova si trova negli ex “lavatoi” prospiciente l’antico chiostro trecentesco, uno spazio dove le suore delle Oblate usavano per lavare la biancheria di tutto l’ospedale di Santa Maria Nuova dove ogni giorno assistevano i malati, utilizzata fino a poco tempo fa come deposito di opere d’arte. Il primo lotto è costato circa 500 mila euro. Il terzo lotto (750 mila euro) servirà al restauro dei livelli ammezzato e primo con recupero funzionale e adeguamento impiantistico mentre il quarto lotto (mezzo milione di euro) riguarderà il restauro e l’adeguamento impiantistico del piano terra dove attualmente ci sono l’Accademia Colombaria e l’Istituto del Risorgimento.

di Tommaso Stefanelli