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domenica 22 dicembre 2024

''Livada de vişini - Il Giardino dei ciliegi'': prima nazionale al Teatro della Pergola

23-02-2016

Lunedì 22 febbraio è stato illustrato al Teatro della Pergola lo spettacolo "Livada de vişini - Il Giardino dei ciliegi" di Anton Čechov, in lingua romena con sovratitoli in italiano, presentato dalla Fondazione Teatro della Toscana ed Emilia Romagna Teatro Fondazione, nella messinscena del Teatro Nazionale di Cluj-Napoca (Romania), diretta da Roberto Bacci, in prima nazionale martedì 23 e mercoledì 24 febbraio sul palco del Teatro.

Riccardo Ventrella, responsabile comunicazione, innovazione e valorizzazione del Teatro della Pergola ha introdotto l'incontro, presentando l'evento come "il primo spettacolo internazionale del 2016" e  come "importante possibilità di un rapporto di scambio culturale e ulteriore ponte, attraverso il teatro, verso la comunità romena".
Si trova d'accordo anche Stefan Stanasel, presidente del Coordinamento Nazionale Cittadini Romeni in Italia (CNCRI), che si dichiara onorato per questo "straordinario lavoro di interculturalità".
Interviene anche il regista Roberto Bacci confermando l'importanza di "ospitare teatri dal mondo e, allo stesso tempo, portare le nostre esperienze al di fuori del paese, perché si sa, il teatro non ha frontiere e la cultura è il miglior ambasciatore di ogni nazione".

Un’esperienza straordinaria che ridisegna la sala della Pergola e invita gli spettatori a infrangere la ‘quarta parete’ e condividere l’azione di una compagnia di attori coinvolgenti, la maggior parte dei quali pluripremiati nel loro Paese, con grandi capacita musicali e tempi comici perfetti, come prescrive lo stesso Cechov. Per precisa scelta registica si realizza così un vero dialogo con il pubblico in un grande ‘giardino’ di petali di ciliegio su una scena completamente bianca, che cambia stagione cambiando l’esistenza di chi lo abita. Lo spazio della scena si prolunga sulla platea con un grande ponte che porta verso l'ingresso del pubblico. “Non c’è la villa, ci sono solo delle valige, i personaggi sono come in un eterno viaggio”, spiega Roberto Bacci, “si fermano, si illudono di possedere qualcosa, e poi la Storia li porta via.”

Tutto lo spazio del teatro, anche il foyer durante l’intervallo, è invaso e agito dagli straordinari attori romeni del Teatro Nazionale di Cluj-Napoca, fondato nel 1919, basato sul teatro di repertorio e che ha come mission quella di creare produzioni, fornire un quadro di riferimento per la ricerca nazionale e internazionale dell’arte della performance, e migliorare lo sviluppo culturale della Romania e della più ampia comunità europea. Lo spettacolo ha debuttato a Cluj-Napoca nel 2014 a celebrazione di un doppio evento: 110 anni dalla prima assoluta de Il giardino dei ciliegi, il 17 gennaio 1904 al Teatro d’Arte di Mosca, con la regia di Stanislavskij, e 110 anni dalla morte dell’autore, il 2 giugno del 1904.

L’aristocratica Ljuba torna a casa dopo un periodo trascorso all’estero per rimettersi dalle sciagure che le hanno tolto il marito e il figlio; la sua proprietà è in pericolo a causa della sua maldestra amministrazione, ma lei non se ne rende conto. Con lei torna anche la figlia Anja, per la quale spasima lo studente Trofimov, già precettore del bambino defunto; a casa era rimasta invece Varja, figlia adottiva con la testa sulle spalle, conscia dei pericoli che incombono sulla casa, e che tutti danno per fidanzata con il mercante Lopachin, nonostante lui non si sia mai proposto. Questi, milionario, consiglia di costruire, nel giardino dei ciliegi, villini per i villeggianti, ma Ljuba e suo fratello Gajev non capiscono che il fallimento è alle porte, che presto ci sarà un’asta: Ljuba continua, al contrario, a sprecare soldi. Tutti vanno incoscienti incontro alla deriva, salvo Lopachin, che continua ad avvertirli, e Trofimov, idealista, che crede in un futuro migliore e ne parla con accenti profetici.

Per informazioni: www.teatrodellapergola.com

Rebecca Ticci