Nel 1419, nel cuore di Firenze, il progetto iniziale di Filippo Brunelleschi diede inizio alla costruzione di una delle prime architetture rinascimentali al mondo, lo Spedale degli Innocenti. Lo spedale degli innocenti fu il primo istituto in Europa mirato all'accoglienza e allevamento di neonati illegittimi, abbandonati o in pericolo di abbandono.
Sei secoli dopo, le regole, le risorse - complessivamente intese come sistema di opportunità, professionalità, mezzi finanziari ed esperienze presenti sul territorio - e i bisogni - dei singoli, delle famiglie, della comunità locale, del contesto regionale e nazionale - rappresentano ancora i tre principali elementi da tenere in considerazione per comprendere la dinamica degli interventi sociali, intesi come l’insieme dei mezzi disponibili per soddisfare i bisogni della popolazione.
Istituto degli Innocenti
Oggi l’orizzonte si è ampliato e l'Istituto degli Innocenti svolge ormai da diversi anni, un'intensa attività di produzione di analisi, ricerche e dati statistici sulla condizione di vita dei bambini (e non solo) e l'attuazione dei loro diritti, su fenomeni non ancora approfonditi o su problematiche connesse alla multiculturalità.
Nella Comunità di accoglienza all'interno degli Innocenti l'attenzione concreta e il contatto diretto con la realtà di vita dei bambini, non solo in difficoltà, ancora oggi rappresenta per l’Istituto una finalità per la propria azione.
Il Servizio Accoglienza è formato dalle tre comunità all'interno dell'Istituto degli Innocenti - Casa Bambini, Casa Madri e Casa Rondini - grazie alle quali fornisce risposte mirate a particolari situazioni di disagio, in stretto raccordo con i servizi sociali, la magistratura ordinaria e minorile, gli organi di polizia giudiziaria, le Aziende Sanitarie del territorio. Soprattutto all'interno del progetto Casa Madri, la multiculturalità gioca un ruolo centrale; qui l'istituto accoglie madri con figli, italiani e provenienti da paesi diversi, inviati dai servizi sociali del territorio italiano.
I servizi territoriali definiscono inoltre gli obiettivi e i tempi di accoglienza, tenendo conto delle difficoltà e della storia di ogni donna.
Il ritmo della vita nella casa è scandita da routines e dalle regole della vita di gruppo - tenendo conto delle varie diversità culturali - che deve rispettare le esigenze dei bambini: gli orari dei pasti, il rispetto del riposo e del sonno, l'esigenza del gioco, di aria aperta e di esperienze che ne favoriscano la crescita armonica.
A conclusione del percorso all'interno dell'Istituto le mamme acquistano autonomia e maggiori responsabilità preparandosi ad essere indipendenti e ad affrontare il mondo esterno con senso di responsabilità.
Istituto degli Innocenti
Piazza della Santissima Annunziata, 12
www.istitutodeglinnocenti.it
A cura di:
Antonino Pietro, Nuti Tommaso, Scarnicci Laura, Torelli Francesca, Zecchi Niccolò