UNIncontro Interculturale a Firenze - ''Stati Generali della lingua italiana nel mondo'' (2016)
02-12-2016
Il 17 ed il 18 ottobre 2016 si è tenuta a Palazzo Vecchio, sede del Comune di Firenze, la seconda edizione degli “Stati generali della lingua italiana nel mondo”. L’evento ha ospitato alte personalità quali Sergio Mattarella, Matteo Renzi e Stefania Giannini.
L’iniziativa, promossa dal “Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale”, nasce nel 2014 con il fine principale di delineare nuove strategie di promozione della lingua italiana nel mondo. A tale scopo, tra le tante attività, nel 2014 è stato presentato un censimento sulla diffusione dell’insegnamento dell’italiano all’estero ed è stato creato il “Portale della Lingua italiana nel mondo” (lanciato poi nell’edizione del 2016), che intende essere un canale di accesso completo all’insegnamento della nostra lingua.
Stati Generali della lingua italiana nel mondo
Il tema centrale della conferenza è stato l'importanza della promozione dell'italiano all'estero; l’esportazione della lingua infatti consente l'esportazione di tutto il resto, economia compresa.
Mario Giro, Viceministro degli Affari Esteri e alla Cooperazione Internazionale, ha parlato della lingua come "congegno per conoscere la realtà", definendo l'italiano "la lingua del cuore". Il presidente del consiglio Matteo Renzi afferma come non sia più sufficiente concentrarsi solo sulla letteratura, che per quanto immensa e stupefacente sia, appartiene comunque al passato; "la vera sfida è investire su racconti diversi, inserendo l'italiano in una cornice internazionale".
L’italiano acquisisce sempre più importanza e prestigio nel mondo; basti pensare alla sua 21a posizione come lingua più parlata, ma 4a più studiata e 2a più utilizzata per promuovere marchi commerciali. Questa Italia “evocata da tutti ma parlata da pochi” sta alla base della scommessa culturale del Made in Italy nel mondo. La lingua italiana,studiata da 2.300.000 studenti stranieri, si pone due obiettivi: integrazione e nuove forme di internazionalizzazione.
La promozione dell’italiano e la sua importanza nelle strategie di comunicazione, soprattutto in America e in Cina, è stata resa nota negli interventi di alcuni rappresentati di prodotti italiani come la Fiat, Bulgari, San Pellegrino e Illycaffè. Sotto la magistrale guida dell'editorialista del “Corriere della Sera”, Beppe Severgnini, sono stati mostrati diversi spot pubblicitari e ispirazionali delle quattro marche sopracitate, sinonimo di qualità, funzionalità, bellezza, innovazione, creatività ed eleganza.
La seconda giornata si è aperta con un intervento del Presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, che ha sottolineato l’importanza della lingua, della sua diffusione e del tentativo di uscire da una difesa nostalgica in virtù di un futuro interculturale, caratterizzato dalla pluralità. Per la diffusione e promozione dell’italiano all’estero si deve procedere con metodo; parole chiave sono continuità e sistematicità. Per facilitare l’avvicinamento alla lingua italiana è stato lanciato un portale web attraverso il quale studenti stranieri possono entrare in contatto più facilmente con lo studio dell’italiano all’estero. L’obiettivo è far in modo che questi studenti raggiungano il titolo di studio prefissato, creando un vero e proprio sistema di qualità nel mondo e in Italia.
L’Ambasciatore di Svizzera in Italia, Giancarlo Kessler, ha dichiarato che l’insegnamento dell’italiano svolge un ruolo fondamentale per la comprensione reciproca e per la coesione nazionale. È stato inoltre citato il “Progetto Stilnovo”, attraverso il quale valorizzare il ruolo degli operatori impegnati nella diffusione dell’italiano, i quali devono sia conoscere la lingua, ma anche aver acquisito i metodi più avanzati per insegnarla. Un ulteriore argomento di discussione è stato il progetto pilota dell’Università per Stranieri di Siena (“Progetto Laureati per l’Italiano”) del quale ha parlato Carla Bagna, che prevede l’invio in paesi esteri di neolaureati incaricati di diffondere e insegnare l’italiano: in 20 paesi sono stati inviati 29 docenti. A tal proposito ha parlato Stefano Assolari, scelto per partecipare a questo progetto a Cipro.
La creatività è un tratto distintivo della storia linguistica e culturale italiana. Appare strategico sottolineare questo aspetto nei prodotti odierni e renderli riconoscibili come autenticamente propri dell’identità italiana. La lingua deve servire come porta di accesso a tutte le altre forme di cultura che caratterizzano il paese ed attrarre gli stranieri. Il Made in Italy deve essere la scelta di un prodotto italiano di qualità, il testimone di una cultura, di uno stile di vita: compro un prodotto italiano perché scelgo la qualità. A tal proposito l’Accademia della Crusca ha condotto una ricerca per gli Stati Generali che è confluita nella creazione dell’opera “L’Italiano e la creatività, marchi e costumi, moda e design".
La seconda giornata si è conclusa con l’intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il quale ha sottolineato l’importanza della promozione della qualità italiana, un umanesimo che deriva dalla nostra cultura, dal modo di vivere e di lavorare. Pone l’accento sul ruolo svolto dai media televisivi in lingua italiana, che devono rafforzarsi, non solo per raggiungere le comunità italiane all’estero, ma anche per contribuire al ruolo di “lingua franca” che in molti ambiti culturali (arte e musica) l’italiano si trova a svolgere. “La lingua è il vettore di valori identitari, espressione della cultura di un popolo”.
a cura di: Barbetti Viola, Bonci Irene, Bondi Genny, Cinefra Carlo Maria, Del Bene Rebecca, Martinelli Emma, Nannucci Giulia, Zisi Giulia