Si apre Venerdì 16 Dicembre alle ore 18.00 presso il Saloncino dei Barnabiti (Via S. Agostino, 16 p.t. a Firenze nel cuore di Santo Spirito) la personale di Sabrina Ingrassia "Ponti sull’Arno: prospettive verticali". Il progetto nato in occasione dei cinquant’anni dall’Alluvione del 1966 presenta una serie di dodici fotografie aree a colori che documentano ciascuna uno degli undici ponti cittadini sul fiume Arno, più una visione panoramica di insieme che apre la sequenza. Dalle prime riprese aree di Parigi realizzate da Nadar nel 1858 a bordo di una Mongolfiera, alle fotografie aree ad uso geografico e militare, fino all’odierno utilizzo dei droni dotati di fotocamera, tanti sono gli utilizzi e le utilità della visione aerea, con innegabili fascinazioni anche di tipo estetico (basti pensare ai fortunatissimi e popolarissimi volumi e mostre fotografiche di Yann Arthus-Bertrand). La ripresa fotografica dall’alto soddisfa infatti la funzione di mostrare in “prospettiva verticale” la conformazione globale del territorio e lo sviluppo delle aree urbane, agricole e industriali, il dipanarsi delle reti di comunicazione, fenomeni geologici, naturali e tanto altro. Ma gli scatti dall’alto dei ponti di Firenze realizzati da Sabrina Ingrassia per questo suo lavoro costituiscono, al di là del loro valore documentario, soprattutto un omaggio alla città di Firenze e al suo fiume a cinquant’anni dal tragico evento del ‘66 e, più simbolicamente, a quel necessario legame (ponte = link) che con la sua architettura reale o virtuale avvicina e accomuna gli abitanti di differenti sponde e di differenti epoche, permettendo la comunicazione e il passaggio, mettendoci in connessione e in contatto sia nel presente che attraverso il tempo e la memoria.