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giovedì 28 marzo 2024

L'arte urbana invade centro storico e gli altri quartieri di Firenze

06-10-2020
L'arte urbana declinata dal centro storico agli altri quartieri di Firenze. È l'obiettivo della delibera presentata dall'assessore alle politiche giovanili Cosimo Guccione, approvata questa mattina della giunta, che prevede la realizzazione di tre nuovi murale e l'affissione temporanea di 'poster art' con un'installazione alla chiesa di Sant'Ambrogio.

Le tre opere saranno realizzate, rispettivamente, alla scuola dell'infanzia Vamba, in via del Giardino della Bizzarria, a Novoli, a Casa Caciolle (edificio in via di Caciolle, a Rifredi, di proprietà della Madonnina del Grappa, che ospita una istituto per il reinserimento di persone fragili come detenuti ed ex detenuti) ed al parco di San Donato. Proprio qui, dalle 10 alle 12 di giovedì prossimo, sarà allestita una postazione di confronto e dibattito per l’edizione della Marcia per i Diritti Umani 2020, realizzata da Oxfam e Regione Toscana. L'iniziativa, che vedrà la partecipazione virtuale di oltre 1.300 ragazzi e circa 90 docenti collegati con la postazione, sarà condotta dall’attore e autore Lorenzo Baglioni. Il climatologo Luca Mercalli, oltre ad illustrare il drammatico e sempre più diretto impatto del cambiamento climatico nell’ultimo periodo anche in Italia, risponderà a dubbi e curiosità dei ragazzi. Durante la mattinata, il writer Skim realizzerà in diretta un murale, che rimarrà a testimoniare l’impegno dei ragazzi durante l’ultimo difficilissimo anno scolastico.

La chiesa di Sant'Ambrogio è stata scelta, con il via libera della soprintendenza, come tappa del progetto 'Finestra con vista 2020' dell'associazione culturale Moradi. Quest'ultima ha proposto all'amministrazione comunale una riflessione sul post-lockdown che si concentra sulle porte e finestre murate della città. Gli artisti protagonisti sono i francese Philippe Hérard e Levalet e l'argentino Francesco Bosoletti. Alla chiesa di Sant'Ambrogio, su un portale murato sarà affissa, temporaneamente, un'opera di Bosoletti che è un omaggio e un'interpretazione di un'opera del Masaccio, un tempo conservata nella stessa chiesa prima di essere trasferita agli Uffizi.

L'arte urbana a Firenze è sempre più una fucina intensa di creatività e talento – ha sottolineato l'assessore Guccione – molteplici sono le progettualità e gli intenti artistici an plein air che si rivolgono alla nostra città, aperta ad accogliere artisti di tutto il mondo. È il caso dell'argentino Bosoletti e dei francesi Herard e Levalet. Il lavoro che stiamo portando avanti con tutti j soggetti e gli artisti interessati inoltre ha valore ancora più grande, poiché con l' arte pubblica, arte urbana, l'obiettivo a cui tendiamo è promuovere la crescita culturale, educativa, celebrativa della bellezza di Firenze e attenta a diritti e a questioni fondamentali come il rispetto per l'ambiente e l'inclusione sociale”.

Fonte: www.comune.fi.it (Ufficio Stampa)