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venerdì 01 novembre 2024
"Sight, dalla selva oscura alla luce", l'omaggio a Dante del F-Light Firenze Light Festival
08-12-2020
In un anno costellato di difficoltà come quello che sta per concludersi lo spirito con cui si vivrà l'atmosfera del Natale sarà diverso dal passato. Il rispetto delle misure restrittive dovute al contenimento dell'emergenza sanitaria in corso ha rivoluzionato il nostro quotidiano e continua a farlo, chiedendo a ciascuno di noi uno sforzo costante. Affrontiamo ormai da tempo la dura sfida di provare a rimanere vicini anche se distanti, accettando di trovare in ogni ambito modalità alternative rispetto a quelle a cui eravamo abituati, pur di non perdere un contatto con l'altro, che il più delle volte può essere soltanto visivo.
In questo contesto, con coraggio e generosità, la città di Firenze ripropone il tradizionale appuntamento con F-Light, il Firenze Light Festival, intitolato per questo 2020, in omaggio a Dante, "Sight, dalla selva oscura alla luce". Mai come quest'anno, infatti, l'uscita dall'oscura selva di dantesca memoria, è desiderata e cercata da ognuno di noi. La luce non vuole essere solo una effimera decorazione dello spazio urbano, ma una metafora e una visione del futuro cui affidare la nostra speranza, un segnale di avvistamento per tutti, come i tre fasci luminosi che saranno proiettati dal centro cittadino verso il cielo.
Promossa dal Comune di Firenze e organizzato da MUS.E, con la direzione artistica di Sergio Risaliti, F-Light Sight, dall'8 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021, rivestirà di nuova luce gli spazi urbani, grazie a video-mapping, proiezioni, lightshow e installazioni artistiche. Un evento tra i più importanti in Italia nel suo genere, divenuto punto di riferimento anche in ambito europeo.
La manifestazione, realizzata grazie al contributo della Camera di Commercio di Firenze, con il sostegno prezioso di Terna Spa e il supporto di Conad e Mukki, coinvolgerà come sempre numerosi spazi della città, ridelineandone il profilo notturno: dalle piazze principali a Ponte Vecchio, dal Forte Belvedere alle torri e porte medievali, da Palazzo Medici Riccardi al Museo Novecento, oltre ai quartieri fuori dal centro storico. Un omaggio particolare sarà dedicato alle strutture ospedaliere, baluardo prezioso nella resistenza al nemico che ha stravolto il nostro presente.
Protagonista della manifestazione sarà come di consueto la luce, fonte di energia universale e metafora visiva della rinascita in cui tutti confidiamo. Due i videomapping dell'edizione di quest'anno, che animeranno sia Palazzo Medici Riccardi (proiezione artistica a cura di MBVision) che Ponte Vecchio, trasformandone le superfici in una tela attraverso suggestivi effetti visivi ispirati al tema della nuova edizione del festival. Ponte Vecchio, grazie all'installazione luminosa "The other side of the life" curata da Sergio Risaliti e realizzata da The Fake Factory, sarà infatti "affrescato" da una serie di immagini geometriche o figurative e da stralci di versi del poema dantesco. Tutti siamo invitati a ricostruire per intero le terzine e i canti originali da cui sono tratti questi frammenti. L'edificio della Camera di Commercio acquisirà poi un nuovo volto grazie a giochi di luci colorate e proiezioni, anche in questo caso ispirate a versi danteschi, mentre il Museo Novecento accoglierà sulla facciata dell'edificio delle ex Leopoldine un'istallazione luminosa dell'artista collettiva Claire Fontaine (a cura di Paola Ugolini e Sergio Risaliti, dal 12 dicembre al'11 marzo). La scritta "Siamo con voi nella notte" proietterà verso i cittadini e il mondo un messaggio di condivisione e solidarietà, quella compassione che ci fa sentire tutti partecipi di una sfida collettiva e globale, in cui l'imperativo categorico è prendersi cura degli altri nei momenti più oscuri e incerti della vita.
Si rinnova anche quest'anno l'appuntamento con "Three artist trees", iniziativa sperimentata per la prima volta durante l'edizione 2019, un progetto del Museo Novecento nato da un'idea di Sergio Risaliti, che ha coinvolto tre artisti di fama internazionale, facendoli cimentare con l'elaborazione di un simbolo universale del Natale creando vere e proprie opere site specific. A farlo saranno ancora una volta Michelangelo Pistoletto, Mimmo Paladino e Domenico Bianchi, i cui alberi di Natale d'artista saranno installati rispettivamente in Piazza Gino Bartali, Piazza Santo Spirito (queste due dall'8 dicembre) e Piazza Santa Maria Novella (quest'ultima dal 15 dicembre). Un'occasione di dialogo per l'arte contemporanea e quella del passato, che connota l'identità dei luoghi in cui queste opere si inseriscono, per farsi veicolo di conoscenza e meraviglia.
A cura di Silfi Spa le illuminazioni che vestiranno di nuova luce Piazza Indipendenza e le sue statue, grazie a un impianto permanente che, come ormai tradizione, sarà inaugurato proprio in occasione del festival, confermando l'impegno assunto da F-Light nel lasciare un "segno duraturo" sulla città con le nuove illuminazioni definitive di alcuni dei suoi monumenti e luoghi simbolo, oltre alle attività temporanee del periodo natalizio. Una nuova illuminazione permanente sarà accesa anche su Via Calzaiuoli e su altre strade e piazze del cuore della città. Tanti, poi, i luoghi simbolici che saranno accesi con luminarie dinamiche colorate per tutta la durata del festival: fra questi, per la prima volta, il Forte Belvedere, che potrà contare su una scenografia appositamente studiata. Accensioni scenografiche di luce colorata, sempre ad opera di Silfi Spa, anche per la vasca delle Rampe del Poggi, il Loggiato dell'Istituto degli Innocenti, la Torre di San Niccolò, la Torre della Zecca e le Porte storiche fiorentine: Porta alla Croce, Porta al Prato, Porta Romana, Porta San Gallo e Porta San Frediano. Tra i luoghi di F-Light anche Piazza SS. Annunziata (con la proiezione artistica di Bright Festival), via Tornabuoni (a cura di Confcommercio) e piazza San Firenze.
F-Light anche nel corso dell'edizione 2020 uscirà dal centro storico, toccando tutti i quattro quartieri periferici, con una luminaria d'artista che verrà installata in diversi punti: per il Q2, piazza delle Cure, lo Stadio Artemio Franchi e piazza Niccolò Tommaseo a Settignano; per il Q3, piazza Gino Bartali a Favinana e piazza Niccolò Acciaiuoli al Galluzzo; nel Q4, piazza dell'Isolotto e piazza Paolo Uccello; per il Q5 infine, Le Piagge – Viper Theatre e il Parco di San Donato a Novoli.
Per rendere omaggio alla resistenza delle strutture ospedaliere cittadine durante l'emergenza sanitaria in atto e per ricordare il dolore di quanti sono stati travolti dalla malattia, tre fasci luminosi, realizzati grazie alla collaborazione con Silfi Spa, saranno proiettati verso il cielo in una sera vicino al giorno di Natale. L'installazione luminosa, intitolata "I fari della resistenza. Fede, Speranza, Carità", partirà simbolicamente da piazza della Repubblica, dove si trova la colonna dell'abbondanza, dal Battistero di Firenze, luogo di fondazione spirituale della città, vicino alla colonna di San Zanobi, e in prossimità dell'Ospedale di Santa Maria Nuova.
A F-Light Sight si unisce anche il Comune di San Giovanni Valdarno, che partecipa con l'installazione di luminarie, a cura ancora di The Fake Factory, su quattro edifici della piazza principale, fra cui il Palazzo d' Arnolfo, sede del Museo Terre Nuove. Un'iniziativa che fa parte della programmazione off del festival.
"Questo Natale - ha sottolineato il sindaco Dario Nardella - sarà diverso da sempre, più sobrio, più intimo, più riflessivo, ma non vorremmo che mancasse la speranza per il futuro e per una rinascita dopo questo maledetto virus. Per questo abbiamo confermato le iniziative natalizie con la luce come elemento unificante e di speranza nonostante la pandemia. Per questo illumineremo anche gli ospedali fiorentini per tutto il periodo delle feste con illuminazioni ad hoc. Senza assembramenti, senza folle, Firenze tiene accese le sue luci e manda un messaggio di vicinanza, rispetto e speranza ai cittadini al termine di un anno difficilissimo".
"Un'edizione di Flight che vuol essere un invito a cercare la luce in fondo alla "selva oscura" in cui ci troviamo – ha dichiarato Cecilia Del Re, assessore al turismo. - Alle soglie del 2021, anno delle celebrazioni dantesche, il tema di quest'anno è dunque proprio questo: lo sforzo che tutta la nostra comunità sta mettendo per combattere questa pandemia ha come meta quella di tornare ‘a riveder le stelle'. I fasci di luce che saranno proiettati verso il cielo vogliono rendere omaggio alla resistenza degli ospedali e di chi sta combattendo e ha combattuto questa battaglia in prima linea, a cui va la vicinanza di tutta la città"
"È un Natale molto diverso da tutti gli altri – ha aggiunto l'assessore al commercio Federico Gianassi – sappiamo che non può essere il Natale dello sfarzo ma non può essere nemmeno il Natale del buio. Le luci per le strade ci aiuteranno ad affrontare questa fase complessa e per questo abbiamo fatto questo sforzo importante per consentire alla città di essere illuminata. E' un momento importante anche per il commercio e l'artigianato fiorentino, che nel periodo natalizio, pur in presenza di limitazioni dettate dalla pandemia, ha e deve avere la nostra attenzione."
"Con teatri, cinema, musei e altri luoghi di cultura e spettacolo chiusi – ha affermato l'assessore alla cultura Tommaso Sacchi - il Comune non intende però arretrare sul fronte degli aiuti al mondo della cultura e sposta, prima città in Italia a compiere un'operazione di questo genere e di questa portata economica, il baricentro della produzione sul digitale. Valuteremo adesso le proposte che sono arrivate da associazioni, enti e realtà culturali fiorentine e che saranno fruibili online, in piena sicurezza per tutti i cittadini, con un aiuto economico che sarà una forma di sollievo per un settore duramente colpito dalle conseguenze economiche della pandemia".
"F-Light Sight sarà quest'anno un'edizione speciale, pensata nel rispetto dei sentimenti e delle emozioni che ci coinvolgono tutti e ci rendono compartecipi anche delle sofferenze e angosce altrui – ha detto in chiusura il curatore artistico Sergio Risaliti. – Non possiamo negare che tutti abbiamo bisogno di vedere una luce che ci guidi in questa selva oscura, quando la diritta via del progresso sembra smarrita".