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venerdì 01 novembre 2024
The Florentine: incontro online con Theophilus Imani Marboah per il Black History Month
19-02-2021
Un'interessante disamina tra volti della diaspora africana e icone dell'arte europea nata da una riflessione sulla rappresentazione negativa della nerezza in Italia. Venerdì 19 febbraio 2021, alle ore 17.00, The Florentine propone l'incontro online in lingua inglese "Echi e Accordi nella Storia dell’Arte e nella Cultura Popolare" con Theophilus Imani Marboah, in occasione del Black History Month Florence.
Theophilus Imani Marboah ha studiato medicina e chirurgia all'Università di Pavia. Parallelamente alla sua formazione medica, ha coltivato un profondo interesse per gli studi su diaspora africana e cultura visiva, con un focus speciale su arte contemporanea africana e diaspora. La sua attenzione per le arti visive nere ha prodotto "Echi e Accordi". La serie digitale, oggetto di interesse accademico, si compone di dittici che accoppiano dipinti canonici europei con fotografie provenienti dalla diaspora nera. Iniziata come lavoro sperimentale sui social media, la serie offre modi alternativi di leggere le immagini. Isolate dal loro contesto originale, le immagini in ogni dittico acquisiscono significato quando si commentano a vicenda.
Black History Month Florence & The Florentine Gli ultimi anni hanno prodotto una collaborazione sempre più forte tra Black History Month Florence e The Florentine nello sviluppo di nuove e profonde riflessioni articolate annualmente in editoriali, recensioni e nella rubrica in corso, Whoever Drinks Black Earns Color (iniziata nell’estate del 2020), che si sovrappongono e si combinano in modo da creare maggiori opportunità per il pubblico da attivare attraverso gli scritti e i dialoghi con un focus riguardo le prospettive afrocentriche a Firenze e più in generale in Italia.
Il numero di febbraio 2021 di The Florentine coinvolge un coro di voci a tutto tondo della rete di BHMF, che riflette sul passato e sul presente di Firenze e più in generale dell’Italia, invitando i lettori verso progetti interattivi e fornendo confronti artistici nel tempo come stimoli per prospettive mutate. L’arco dei contenuti scaturisce da una meditazione sul caffè e dal lavoro non riconosciuto che lo produce, insieme alle basi coloniali che lo rendono una tradizione italiana. La colonialità è inoltre evocata attraverso una piattaforma emergente, Postcolonial Italy, un progetto di mappatura pensato per favorire un diverso impegno delle città di tutta Italia nel dialogo con siti e monumenti verso pratiche anticoloniali. Oltre a questa serie di testi ci sono tre articoli che si concentrano sulla percezione: uno che riflette sulla costruzione della nerezza e del lavoro nell’Italia contemporanea attraverso la struttura del caporalato che si estende dai campi agricoli alle nostre tavole, un saggio fotografico che riflette sui ritratti di figure dell’Africa nera nella collezione delle Gallerie degli Uffizi in dialogo con una serie di immagini moderne e contemporanee che ne sconvolgono il significato e infine una riflessione spirituale sul lavoro di McArthur Binion, presentato alla mostra Modern Ancient Brown presso il Museo Novecento, e sul sentimento di saturazione evocato dalla pandemia e dalle basi sociali che ha rivelato.