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venerdì 01 novembre 2024
"Unending", la mostra del Master in Fine Arts di SACI alla Tethys Gallery di Firenze
26-02-2021
Lindsey Campbell, Marie-France Robichaud, Rudransh Nagi e Victor Restrepo sono gli studenti del Master in Fine Arts di SACI - Studio Arts College International - protagonisti della mostra "Unending", in programma dal 26 febbraio al 2 marzo 2021 alla Tethys Gallery di Firenze (Via dei Vellutini 17/r).
Il titolo scelto avrebbe potuto essere "Alone Together". L'esposizione infatti comprende i progetti di quattro studenti che, in altre circostanze, sarebbero stati esposti come mostre individuali. Ma questa mostra è una vera occasione per cogliere, al di là delle evidenti differenze di linguaggio, la profonda voglia di comprendere, attraverso il filtro della propria creatività, pressanti, problemi reali.
Lindsey Campbell ha scelto un linguaggio documentario per raccontare cos'è la mobilità in tempo di Covid. Restrizioni, limitazioni comuni a tutti, tappe di un progressivo adattamento a una vita che forse ci verrà imposta per molto tempo a venire.
Marie-France Robichaud utilizza un mezzo espressivo indicizzato, legato alla rappresentazione, per raccontare attraverso metafore visive e una particolare struttura compositiva un concetto in sé invisibile, la perdita della memoria di una persona a lei cara. Nel tentativo di rendere visibile l'invisibile, il suo lavoro ci fa pensare a come Descartes immaginasse la vista come una forma di tatto più sensibile e prensile, diremmo, come gli occhi sulla punta delle dita.
Rudransh Nagi ha scelto la funzione simbolica della fotografia per parlare di qualcosa che non è usuale vedere in mostra, ovvero il desiderio di porre fine alla propria vita nell'adolescenza. Guardare indietro al passato, a ciò che è dietro di noi, sfida il compito superficialmente assegnato alla fotografia sin dal suo inizio, quello di confrontarsi con il presente. Il simbolo diventa quindi il ponte tra il passato e il presente.
Victor Restrepo parla del suo viaggio, quello della guarigione da una malattia che lo ha rallentato senza fermarlo, e della sorpresa di scoprire nei suoi occhi nuove idee che in qualche modo si erano sostituite o fuse con quelle del passato.
Gli approcci di ciascuno degli artisti hanno declinato la fotografia secondo le funzioni assegnate ai segni da Charles Sanders Peirce, “icona” o rappresentazione, “indice” o legate al rapporto fisico tra mezzo di registrazione e causa fisica, “simbolo” o legate a convenzioni linguistiche. In un certo senso, questa mostra parla anche della natura del nostro mezzo. Questo è un altro motivo per cui è semplicemente bello vedere gli artisti esibire insieme i loro progetti individuali. La bellezza di un colore è comprensibile solo nella sua varietà quando li vediamo insieme ad altri colori. Infinitamente.
WORK (IN) SPACE è la serie di progetti espositivi dei candidati al Master in Fine Arts del II anno SACI - Studio Arts College International, nell'ambito del seminario di pratica professionale. Gli studenti lavorano direttamente in uno spazio della galleria per impegnarsi in modo critico con le sfide offerte dalla preparazione di una mostra. Lavorando con i Co-Direttori SACI del MFA in Photography Program, Jacopo Santini e Romeo Di Loreto, così come con i professionisti della galleria, gli studenti escono dal loro ambiente di studio per ripensare il loro lavoro in un contesto espositivo, imparando a considerare tutti gli aspetti, limitazioni e necessità dello spazio dato per ottenere il miglior risultato finale.