Guardare il fiume per guardare al futuro. Torna il 5 maggio al Murate Art District il Progetto RIVA, palinsesto di eventi curato da Valentina Gensini che ha come spina dorsale l’Arno, pensato per stimolare riflessioni e indagini critiche intorno al fiume che attraversa Firenze e non solo. Nel 2021 RIVA festeggia il quinto anniversario e per l’occasione presenta un compendio dei migliori progetti prodotti negli ultimi cinque anni, con una serie di lavori inediti tra cui il progetto inedito La Riva prodotto durante la recente residenza dell’artista Kirsten Stromberg al MAD, una performance di partiture grafiche ispirate all'ecologia relazionale delle piante creata appositamente per l’edizione 2021.
Yuval Avital, Giulia Dari, Edoardo Delille, Diario Popolare, Bernard Fort, Fotoromanzo italiano, Federica Gonnelli, Renato Grieco, Katrinem, LWCircus, Alice Machado, Alisa Martynova, Benedetta Manfriani, Martino Marangoni, Paolo Masi, Arno Rafael
Minkkinen, Adrian Paci, Francesco Pellegrino, Radio Papesse, Stay with me, Kirsten Stromberg, Studio ++, Tempo Reale, Francesco Toninelli, Giuseppe Toscano, Davide Virdis, Massimo Vitali, Jay Wolke, Paolo Woods, Zhang Xiang, sono questi i protagonisti di RIVA 2021, 27 artisti e 4 collettivi per un totale di oltre 40 voci, 40 modi di vedere e interpretare e raccontare il fiume.
Promossa dall’Associazione MUS.E, con la direzione artistica di Valentina Gensini, in collaborazione con Comune di Firenze, Regione Toscana, Fondazione Sistema Toscana con il sostegno di Cassa di Risparmio di Firenze, dell’Agenzia per la Coesione Territoriale e del MiC (Ministero della Cultura, Italia), la collaborazione di Fondazione Studio Marangoni e Centro di Ricerca Tempo Reale e in co-progettazione con il programma Sensi Contemporanei RIVA 2021 è una grande antologica che raccoglie le esperienze, le indagini e le riflessioni dei protagonisti che hanno vissuto il progetto dal 2016 ad oggi.
L’inaugurazione delle mostre, che si snodano all’interno del percorso espositivo occupando tutti gli ambienti di MAD sia all’interno che all’esterno e fino agli spazi del Semiottagono, è prevista il 5 maggio 2021 e rimarrà aperta fino al 19 giugno 2021, compatibilmente con la permanenza della Regione Toscana in zona gialla e con le disposizioni per il contenimento della pandemia da Covid-19.
Artisti, curatori, scienziati, biologi e architetti, italiani e stranieri, questi i protagonisti di un evento fluido che negli anni ha gettato le basi per un’indagine critica ed interdisciplinare per la progettazione di un parco fluviale nel cuore della città. A partire dal 2016, seguendo l’idea di riscoprire il patrimonio ambientale e culturale legato al fiume, il Progetto RIVA ha commissionato installazioni artistiche e produzioni di nuovi lavori in collaborazione con fotografi e artisti di caratura internazionale, soundscape, performance e composizioni autoriali, racconti della comunità di intellettuali e di cittadini legati alla millenaria storia del fiume, ma anche alla sua memoria collettiva con trasmissioni radiofoniche, il tutto affiancato ad un ricco programma di residenze che ha messo sempre nuovi artisti in relazione con il territorio, invitati a concepire e produrre opere inedite generando nuove visioni del fiume e della città, anche in area metropolitana, tenendo workshop di formazione per i giovani artisti toscani.
“Sono felice di rappresentare la Regione Toscana oggi, dopo aver visto nascere e crescere Riva dalla prospettiva del Comune di Firenze – ha detto Cristina Giachi, Presidente della commissione cultura della Regione Toscana -, il fiume che attraversa la città diventa il luogo fisico e immateriale di una produzione artistica residenziale che ha tutti i caratteri e porta i segni della contemporaneità. Molteplicità dei linguaggi, internazionalità, virtualità e fisicità. Credo che le istituzioni promuovendo, sostenendo e realizzando progetti come questo svolgano al meglio la loro funzione di creatori di condizioni per l'espressione creativa contemporanea. Oggi, alle soglie della ridefinizione del nostro vivere consociato cui la pandemia ci costringe, siamo portati a riscoprire l'essenzialità e l'indispensabilità dell'espressione artistica e della produzione creativa allo stesso tempo individuali e collettive”.
“Siamo felici di affiancare fin dalla nascita un progetto che dal 2016 rende l’Arno protagonista artistico della città - dichiara l’assessore alla cultura del Comune di Firenze Tommaso Sacchi - e che dà visibilità alle decine di residenze internazionali che sono state attivate alle Murate nell’ottica di un continuo e proficuo scambio di esperienze e studio. Malgrado la pandemia abbiamo fortemente voluto inaugurare questa mostra come segnale di ripartenza: gli spazi del MAD, anche se chiusi al pubblico per lunghi mesi, non hanno mai cessato di sperimentare, innovare e progettare e adesso possiamo finalmente vedere il frutto di questo lavoro”.
"Dandosi con coraggio, e in assoluta controtendenza, obbiettivi di medio e lungo termine, il Progetto RIVA opera da anni in stretto contatto con il territorio, cui dedica residenze nazionali ed internazionali, nella convinta pratica di promozione della Committenza pubblica – spiega Valentina Gensini, direttore artistico di MAD e curatore del Progetto RIVA - Le azioni del progetto, strutturate in un'ottica ecosofica, hanno privilegiato la ricerca e la produzione artistica dedicate alla lettura e comprensione delle aree intorno al fiume, ed hanno aperto inedite possibilità a molti giovani, creando una relazione profonda tra i grandi artisti internazionali che hanno tenuto workshop di formazione nella nostra area metropolitana. Finalmente la mostra al termine di questi 5 anni di lavoro permette di esporre numerose opere inedite e proporre accanto ad esse i migliori lavori prodotti dal progetto in questi anni. Pagine inedite di architetti, paesaggisti, scienziati, curatori di provenienza nazionale ed internazionale, accompagneranno una lettura critica dei lavori nei numerosi interventi in catalogo".
“È nell’ambito di una rinnovata riflessione sul ruolo della committenza pubblica che è nata la collaborazione progettuale tra Murate Art District e il mondo delle Istituzioni culturali e della promozione dello sviluppo economico e della coesione sociale - afferma Lorenzo Canova – coordinatore del programma Sensi Contemporanei –. Strumento, in primis, di accompagnamento progettuale, la committenza pubblica può contribuire ad orientare la creatività contemporanea delle forme espressive ed artistiche sulla funzione sociale e di risignificazione di luoghi e spazi simbolici per la comunità. Con il Progetto RIVA la comune e condivisa attività di progettazione ha posto in primo piano il ruolo che la creatività artistica contemporanea, intesa come laboratorio aperto di cittadinanza e di inclusione, può avere rispetto all’innovazione e alla coesione sociale e alla capacità di trasformazione del pensiero e di ripensamento della realtà.
A partire dalla centralità che l’Arno ha avuto e ancora svolge nel plasmare identità, animi e immaginari territoriali, si è chiesto agli artisti e alla loro capacità di lettura del reale, di riportare al centro del dibattito pubblico il rapporto tra i membri di una collettività e il fiume, la loro socialità e i rituali collettivi e i suoi argini. Questo è il tema a cui il Progetto RIVA ha cercato di fornire suggestioni, attraverso un palinsesto di mostre, di installazioni, di partecipazione e di socialità, che sono oggi oggetto di questo quinto anniversario”.
“La nostra fondazione, che opera nel campo dell'audiovisivo e della comunicazione digitale per Regione Toscana, ha condiviso fin dall'inizio il processo ideativo e poi produttivo del progetto RIVA – ha spiegato Stefania Ippoliti, Fondazione Sistema Toscana - ne abbiamo seguito l'evoluzione e osservato l'importante ritorno per la nostra Regione e per la città di Firenze. A questo intelligente progetto, sotto la guida di Valentina Gensini, il merito di aver aperto una riflessione in Toscana sul delicato rapporto tra memoria collettiva, arte e ambiente”.
Con il 2021 RIVA raggiunge l’apice condividendo con il pubblico le recenti produzioni e le creazioni inedite degli ultimi cinque anni e proprio per contrastare il periodo di sofferenza dovuto alla pandemia, ha deciso di offrire al suo pubblico, dopo questi lunghi mesi di chiusura, una sorta di best of che vede i protagonisti degli ultimi cinque anni fianco a fianco per comporre un unico grande flusso fatto di idee, suggestioni e riflessioni che si concretizzano in una grande – e fluida - antologia.
Il percorso espositivo prende avvio al piano terra del complesso, con le opere presentate in sala Ketty La Rocca, per snodarsi negli ambienti attigui e dipanarsi sui tre livelli di MAD fino alle celle del carcere duro. La mostra prosegue quindi abitando gli spazi esterni del Complesso, dalle facciate in Piazza delle Murate, ai portici, con paesaggi sonori, foto monumentali e un giardino in divenire, fino allo spazio del Semiottagono in Piazza Madonna della Neve.
È un lavoro inedito La Riva di Kirsten Stromberg, una serie partiture grafiche esposte nelle celle di MAD e ottenute utilizzando le piante che crescono lungo le rive del fiume Arno a Firenze. Kirsten Stromberg ha messo su pentagramma la composizione “scritta” dalle piante ed eseguita da un gruppo di artisti/strumenti del calibro di Francesco Toninelli, Renato Grieco e Francesco Pellegrino (che verrà proposta in una performance live il 19 maggio). Ed è sempre Francesco Pellegrino a proporre un’altra installazione multimediale, “Vivente”, che restituisce un inedito ritratto sonoro del fiume Arno, dove aspetti sonori e visivi si fondono nella creazione di uno spazio immersivo e contemplativo. Radio Papesse presenta le produzioni radiofoniche Confluenze, dedicata a Montelupo e Arno Atlas, dedicato a Firenze, fruibile anche in una lunga passeggiata lungo il fiume grazie a cartelli con QR code posizionati in cinque luoghi strategici lungo l’Arno (Piazza Poggi-discesa al Terzo Giardino; Cestello; Passerella Isolotto; dall’altro lato dell’Arno PIA - Palazzina Indiano Arte e infine Biblioteca Nazionale Centrale Firenze). È di Bernard Fort il soundscape “Lumières d’automne sur l’Arno” installato sotto loggiato di Murate Art District mentre si intitola Living Lab, è prodotta da Murate Art District e progettata da LWCircus, l’installazione realizzata da Giacomo Salizzoni per lo spazio esterno di MAD: un corridoio ecologico nel loggiato, una specie di giardino pensile, per farne un laboratorio vivente di specie autoctone, vivo anche grazie a numerosi workshop ed incontri che vi si terranno sul tema della sostenibilità inclusiva, aperta a migranti, rifugiati, diversamente abili, e di una progettualità resiliente per la generazione di nuove, consapevoli comunità resilienti, in collaborazione e in risposta all’appello della 17 Biennale di Venezia Architettura. Sulla facciata di Murate Art District e del Caffè Letterario spazio invece alle gigantografie realizzate dai fotografi Paolo Woods e Edoardo Delille.
Si intitola “Incontri confluenti” il progetto elaborato in collaborazione con Fondazione Studio Marangoni che vede tre fotografi professionisti - Martino Marangoni, Davide Virdis e Giuseppe Toscano - indagare il territorio e il paesaggio fluviale e restituire attraverso i loro scatti inediti il rapporto tra il fiume e la presenza umana. Negli spazi attigui, ecco i lavori di quattro giovani fotografe - Alisa Martynova, Federica Gonnelli, Giulia Dari e Alice Machado – impegnate nella rielaborazione originale del rapporto col fiume, delle persone che ci vivono a contatto e delle vicende – umane e ambientali – che lo hanno caratterizzano nel corso degli ultimi decenni.
Originale e dissacrante l’installazione “Quei giorni del diluvio”, un vero e proprio fotoromanzo a colori con l’alluvione del 1966 come tema centrale, a cura di Fotoromanzo Italiano, che trova spazio accanto al video di Diario Popolare intitolato “Racconto sull’Arno”. È un tuffo nell’edizione 2017 quello che vede la barca luminosa realizzata da Adrian Paci per la grande mostra “Di queste luci si servirà la notte” (che scivolò sulle acque del fiume fiorentino per una suggestiva azione performativa) campeggiare nella sala Anna Banti, a testimonianza di una lunga permanenza creativa di Adrian Paci a Firenze: all’invito del Progetto RIVA l’artista albanese rispose prima con una performance sul fiume ed in seguito con la video-installazione omonima. Lo scheletro sospeso di una barca con una coda di filamenti che illuminano l’ambiente circostante richiama l’esperienza performativa che è poeticamente narrata dal video.
Ancora, negli spazi dell’ex carcere duro, è esposta l’opera sonora Path of Awareness di Katrinem e al terzo piano l’installazione dell’artista cinese Zhang Xiang prodotta nel corso del programma di residenze con la Cina “China Project”, insieme ad una selezione dei lavori che Paolo Masi realizzò per la sua personale “QUI” al MAD, con l’opera permanente “40.000 chiodi” e un dittico con le Polaroid dedicate dall’artista all’Arno e al complesso delle Murate.
Infine, negli spazi del Semiottagono e di piazza Madonna della neve, la mostra continua con i lavori dedicati all’Arno dei fotografi internazionali Jay Wolke, Raphael Minkkinen, Massimo Vitali a cui si accede attraverso un percorso immersivo con la composizione sonora “Rivers” dell’artista israeliano Yuval Avital.
Sottostante il lungarno Serristori tornerà la valorizzazione del Terzo Giardino, installazione permanente di Studio ++ che è diventato un’amata consuetudine capace di animare la riva dell’Arno, caricandola di significati e possibilità per la fauna che la vive e per chi la frequenta. A fare da filo rosso tra i due luoghi, sarà esposta in mostra al MAD un’immagine aerea dei 10mila metri quadri del Terzo Giardino firmata da Gabriele Galimberti e una selezione di foto documentarie del progetto Stones Stories realizzata da Studio ++ realizzata a San Francesco, Pelago.
A cadenza settimanale verranno pubblicate sul sito di MAD una serie di video interviste ai protagonisti di RIVA 2021. https://www.murateartdistrict.it/progetto-riva/
Per l’opening di RIVA 2021, in programma il 5 maggio dalle ore 15:30, è consigliata la prenotazione info.mad@musefirenze.it
Il 19 maggio è in programma la performance di Kirsten Stromberg, Renato Grieco, Francesco Pellegrino e Francesco Toninelli alle ore 15, 17 e 18.30.
Le visite guidate alla mostra saranno attivate tutti i sabati pomeriggio a partire dall’8 maggio alle ore 15.00, 16.00, 17.00 e permetteranno di approfondire artisti, poetiche e temi correlati ai lavori esposti.
Visite guidate al Terzo Giardino tutti i sabati (ad eccezione di sab 5 giugno) h18.30 a cura delle studentesse Università di Firenze. Appuntamento piazza poggi, alla discesa del terzo giardino sotto il cartello relativo.
La prenotazione è obbligatoria (max 15 partecipanti).
Info e prenotazioni:
Tel. +39 055 2768224 (da lunedì a sabato h 9.30-13.00 e h 14.00-17.00; domenica e festivi h 9.30-12.30)