“Quando penso a Firenze la prima immagine che ricordo non è il Duomo o l’antico Palazzo della Signoria, ma il piccolo stagno con i pesciolini rossi nel Giardino di Boboli. Là, durante il mio primo pomeriggio fiorentino, mi capitò di parlare con alcune donne e con i loro bambini e ascoltai per la prima volta il dialetto fiorentino; e fu la prima volta che sentii davvero quella città, che tanti libri mi avevano reso familiare, come qualcosa di reale e vivo, come una città con cui potevo parlare e che potevo afferrare con le mani”. Herman Hesse, Wanderung - Storie di vagabondaggio