 La stretta scala in pietra voluta da Gualtieri di Brienne e ricavata nello spessore della muraglia medievale, lo Studiolo di Francesco I, meraviglioso scrigno delle raffinate collezione del principe Medici, lo Scrittoio del padre Cosimo I, accessibile solo grazie a passaggi celati dietro a dipinti, il vasto spazio che sta sopra il soffitto del Salone dei Cinquecento, dove si staglia un imponente - e tuttora efficiente - sistema di capriate a sostegno sia del “palco” dipinto sia del tetto a copertura. Sono questi i luoghi che ritmano una delle visite più attrattive di tutta l’offerta culturale fiorentina e più richieste da oltre vent'anni: i percorsi segreti di Palazzo Vecchio che dal 1° agosto 2021 – dopo un anno e mezzo – riaprono al pubblico.
 
		 	
		
		La stretta scala in pietra voluta da Gualtieri di Brienne e ricavata nello spessore della muraglia medievale, lo Studiolo di Francesco I, meraviglioso scrigno delle raffinate collezione del principe Medici, lo Scrittoio del padre Cosimo I, accessibile solo grazie a passaggi celati dietro a dipinti, il vasto spazio che sta sopra il soffitto del Salone dei Cinquecento, dove si staglia un imponente - e tuttora efficiente - sistema di capriate a sostegno sia del “palco” dipinto sia del tetto a copertura. Sono questi i luoghi che ritmano una delle visite più attrattive di tutta l’offerta culturale fiorentina e più richieste da oltre vent'anni: i percorsi segreti di Palazzo Vecchio che dal 1° agosto 2021 – dopo un anno e mezzo – riaprono al pubblico.