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sabato 02 novembre 2024

"Dante Alighieri, gli Uomini illustri e il Bene comune" in Sala dei Gigli a Palazzo Vecchio

17-11-2021

È stata prorogata di due mesi (fino al 16 gennaio 2022) “Dante Alighieri, gli Uomini illustri e il Bene comune” iniziativa speciale a cura di Carlo Francini e Valentina Zucchi dedicata al sommo poeta e al suo legame con le istituzioni civiche fiorentine nell’anno in cui ricorre il settecentenario della morte dell’Alighieri (1321-2021). Un’installazione sonora immersiva, un antico codice laurenziano esposto per l’occasione e una performance ah hoc presentata dalla giovane compagnia I Nuovi, “costola” del Teatro della Pergola, portano nella sala dei Gigli di Palazzo Vecchio un’esperienza immersiva inedita, organizzata dai Musei Civici Fiorentini e da MUS.E sotto l’egida dell’Ufficio Patrimonio Mondiale del Comune di Firenze e grazie al sostegno di Aquila Energie e della Libera Accademia di Belle Arti.

Negli anni Ottanta del Trecento Dante, ormai riabilitato in città e già largamente celebrato per la sua opera, viene individuato fra gli esempi di virtù da raffigurare entro un ciclo dipinto all’interno di Palazzo Vecchio: ventidue uomini illustri della storia, emblemi di alti valori etici e politici, in grado di ispirare i governanti cittadini.

La serie fiorentina - concepita da Coluccio Salutati, notaio, intellettuale e cancelliere della Repubblica fiorentina -, oggi perduta, si inseriva nel solco della pittura civica e politica sviluppatasi nel corso del Trecento fra i Comuni italiani, tesa a rappresentarne in forma diretta ed efficace il messaggio politico. Entro tale contesto si collocava infatti l’idea di Bene comune, inteso come bene di una comunità, da difendere rispetto agli interessi personali e di fazione; a corollario di questa superiore entità politica ed etica, infatti, assumevano un posto di rilievo le virtù, suoi fondamentali presidi, ma anche le figure esemplari della storia che le avevano ben incarnate.

Gli Uomini illustri del palazzo fiorentino erano nove eroi della repubblica romana, due condottieri, sei grandi monarchi e cinque poeti toscani, nel seguente ordine: Bruto, Furio Camillo, Scipione l’Africano, Curio Dentato, Dante Alighieri, Pirro, Annibale, Francesco Petrarca, Fabio Massimo, Marco Marcello, Nino, Alessandro Magno, Claudiano, Zanobi da Strada, Giovanni Boccaccio, Giulio Cesare, Ottaviano Augusto, Costantino, Carlo Magno, Cicerone, Fabrizio Luscinio e Catone Uticense.

Il messaggio civico, etico e politico era esplicitato con ancor maggior chiarezza dalle iscrizioni poste a corredo delle effigi, in un concorso perfetto fra poesia e pittura: ogni personaggio era infatti accompagnato da un titulus, che esplicitava le caratteristiche distintive per cui la singola figura era stata scelta per comparire nel ciclo.Abbiamo la testimonianza diretta delle iscrizioni presenti grazie a un manoscritto della Biblioteca Medicea Laurenziana (Conventi Soppressi 79), straordinariamente esposto in sala e aperto proprio sulle pagine dedicate agli Uomini illustri.

Negli anni Settanta del Quattrocento vengono avviati importanti lavori su questo ambiente e su quello adiacente, con il rinnovo dell’intero programma decorativo: echi della serie originaria si hanno tuttavia nei sei eroi romani affrescati da Domenico Ghirlandaio e nei due battenti lignei della porta monumentale di accesso alla sala, che ripropongono in intarsio proprio Dante e Petrarca.

Grazie all’iniziativa “Dante Alighieri, gli Uomini illustri e il Bene comune”, gli Uomini illustri fiorentini, tra cui l’Alighieri aveva un posto d’onore, vengono reinterpretati in chiave contemporanea e riproposti al pubblico come elemento ispiratore del nostro agire individuale e collettivo: oltre all’esposizione del codice laurenziano con le iscrizioni correlate ai personaggi, infatti, chi entrerà nella Sala dei Gigli fino alla metà di gennaio 2022 potrà fruire di un’installazione sonora immersiva inedita, frutto del lavoro accurato e creativo del team dei sound designer di Mezzoforte. Il progetto sonoro dispiegato nell’ambiente - rispettoso della sala e nello stesso tempo aderente alla stessa - è stato infatti sviluppato connotando ogni singolo personaggio e inserendolo in una più ampia sequenza, che intreccia da una parte l’età medievale e dall'altra il tempo contemporaneo.

Il pubblico del Museo di Palazzo Vecchio continuerà dunque a visitare la sala immergendosi in una ricca e avvincente stratigrafia storica, che dal Trecento giunge fino a noi armonizzando in forma assolutamente unica linguaggi artistici differenti e fra loro distintivi: gli affreschi dipinti, gli intarsi lignei, gli esametri latini, la composizione sonora concorreranno infatti nel disegnare un tessuto narrativo composito e articolato, che dal passato trae nutrimento per un’indagine tutta attuale sull’idea di bene comune. Quale espansione fisica e temporale del progetto, tutti i contenuti sonori e testuali saranno inoltre fruibili su una pagina dedicata del sito MUS.E, unitamente alla visione panosferica della sala dei Gigli: un’ulteriore e potente cassa di risonanza dell’iniziativa, che risuonerà virtualmente fino al 16 gennaio 2022.

In aggiunta, nelle giornate di domenica dei mesi di novembre e dicembre (dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18) ovvero il 21 e 28 novembre, il 5, 12, 19 e 26 dicembre ed eccezionalmente l’8 dicembre, verrà riconfermata la performance ideata appositamente per l’occasione e messa in scena dalla giovane compagnia I Nuovi, “costola” del Teatro della Pergola. I personaggi sembreranno così tornare in vita, offrendosi allo sguardo del pubblico per sottolineare, ancora una volta, quanto i valori e le virtù impersonate dalle diverse figure della storia siano ancora oggi riferimenti importanti per il nostro pensare e il nostro agire collettivo.

Museo di Palazzo Vecchio
Aperto nei seguenti orari:
Lunedì, martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica dalle 9 alle 19; Giovedì dalle 9 alle 14

Biglietteria online http://bigliettimusei.comune.fi.it/ 

Per ulteriori informazioni: info@musefirenze.it  - www.musefirenze.it