Home > Webzine > Arte > Incontro sul maestro dell'astrattismo Gualtiero Nativi al Museo Novecento di Firenze
sabato 02 novembre 2024
Incontro sul maestro dell'astrattismo Gualtiero Nativi al Museo Novecento di Firenze
02-02-2022
Mercoledì 2 febbraio 2022, alle ore 17.00, il Museo Novecento di Firenze, in piazza Santa Maria Novella 10, propone l'incontro di presentazione del catalogo dell'esposizione #Nativi100 dedicata al centenario della nascita del celebre maestro dell'astrattismo italiano del secondo Novecento, Gualtiero Nativi (Pistoia, 1921 – Greve in Chianti, 1999), in occasione della mostra in corso fino a domenica 5 giugno 2022 a Pistoia nel Palazzo Fabroni - Museo del Novecento e del Contemporaneo. Interviene Giovanna Uzzani, storica dell’arte e curatrice della mostra.
Pistoiese di nascita ma fiorentino d’adozione, Gualtiero Nativi dal 1946 si dedica alla pittura e nel 1947 giunge all’astrattismo. Risale al 1948 l’incontro con Giovanni Michelucci, che l’artista riconosce quale «unico maestro». Nasce frattanto l’Astrattismo classico di cui Nativi è uno dei cinque firmatari del manifesto e le cui vicende si chiudono nello stesso 1950 del loro pronunciamento. La ricerca solitaria di Nativi approda nel corso degli anni a uno spazio pittorico inteso come teatro di forme dinamiche che si compenetrano e scontrano: emerge così la necessità di sinergie tra artisti e architetti, e trova impulso l’interesse di Nativi per la decorazione pittorica degli spazi pubblici, di cui rimangono ormai rare tracce a Firenze. Negli anni l’artista sessanta aderisce al gruppo Quadrante e, dopo una breve stagione informale, torna a strutture geometriche complesse. Da allora, con crescente potenza immaginativa ed equilibrio di rapporti tonali, Nativi giunge a una limpida ‘classicità’. Esiti che appaiono nell’antologica pistoiese del 1982, a cura di Enrico Crispolti, cui segue la ricca donazione di opere alla città natale.
Il ricco e documentato volume, edizione Gli Ori, si configura come un’ampia e aggiornata monografia dedicata all’artista e ripercorre grazie a un ricco saggio di Giovanna Uzzani, le varie tappe del percorso artistico di Gualtiero Nativi. Il clima di ricerca della seconda metà del Novecento è evocato attraverso l’allestimento di due installazioni sonore, a cura di Tempo Reale, realizzate nell’ambito del progetto regionale Toscanaincontemporanea2021: la prima diffonde la voce di Nativi intorno all’Autoritratto giovanile, in prestito dalle Gallerie degli Uffizi; la seconda, con musiche di Vittorio Gelmetti composte nel 1960, rimanda all’interesse di Nativi per l’indagine sonora. Sempre all’interno dell’esposizione pistoiese e documentato nel catalogo, è presente l’inedito fregio in pittura di smalti su metallo, scelto come immagine della mostra, che l’artista realizzò fra il 1957 e il 1958 per il bancone del bar del Centro Tecnico Federale FIGC di Coverciano. All’interno del catalogo, un saggio di Alessandro Masetti indaga il confronto stimolante creatosi con la ricerca di Giovanni Michelucci nell’esperienza progettuale del fiorentino Caffè Donnini. Grazie alla collaborazione con la Fondazione Giovanni Michelucci di Fiesole, viene qui approfondito il rapporto intenso del pittore con l’architetto pistoiese, maestro carismatico e amico, al quale Nativi deve la capacità di interpretare modernamente la decorazione pittorica nello spazio pubblico in ambienti fiorentini, purtroppo oggi perduti, quali la Saletta del Caffè Donnini (1949).