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sabato 02 novembre 2024
FirenzeArt gallery: inaugurata la mostra "Forme e recinzioni" di David Lehel
01-03-2022
E' stata inaugurata alla FirenzeArt gallery (Piazza Gaddi, 2/R) la mostra personale "Forme e recinzioni" di David Lehel, che resterà visibile al pubblico fino al 31 marzo 2022.
David Lehel nasce il 14 gennaio 1940 a Volóc, in Ungheria. Frequenta la scuola elementare a Derecske, poi la High School of Foresty and Agriculture a Sopron. Dopo il diploma di scuola superiore ha frequentato il biennio di allestimento vetrine e design. Nel corso della sua vita, oltre a lavorare, si è occupato dei vari ambiti dell'arte. Ha scritto poesie e prose. Nel 1989 il suo libro di poesie, intitolato: "Le apparizioni della preghiera" è stato pubblicato dall'editore Eötvös Co. Alcune delle sue poesie successive vengono pubblicate su riviste di letteratura, come 2000 o Kortárs. Nel 2012 viene pubblicato il suo secondo libro di poesie, intitolato: "Il vento soffia anche a mezzogiorno". Da molto tempo realizza piccole sculture di argilla: scene e figure solitarie. Disegna e dipinge regolarmente dal 1982. Nell'ottobre 1993, il suo lavoro è stato presentato nella mostra culturale "Le avventure di Picasso". È stato membro dell'Associazione degli artisti creativi ungheresi dal 1994.
"Non c’è casualità in quello che vediamo nelle opere di Lehel, semmai una nostalgia, personale e universale. Le sue forme assumono, autonomamente e a dispetto del controllo che viene esercitato, un’antitesi con le esperienze razionali. Pittura astratta certo, ma pittura concreta in cui l’apparente ‘non rappresentazione’ del visibile e del mondo della natura, da tesi diviene sintesi di un pensiero e di un sentire profondamente realista. Lehel costruisce geometrie, labirinti, talora meccanismi complessi simili ai movimenti degli orologi di razza. L’equilibrio, anche delle opere meno geometriche, è nitido e la sua finalità, forse pur travalicando le intenzioni dello stesso artista, è volta al conseguimento di quel risultato che ogni pittore cerca: l’armonia dei rapporti tra linee, colori e superficie." Critica di Jacopo Chiostri