"Spiragli di Donna", mostra d'arte itinerante, espone le opere realizzate dalle ragazze detenute nell'Istituto Penale per Minorenni di Pontremoli della provincia di Massa Carrara e i ragazzi ristretti nell'Istituto Penale per Minorenni G.P. Meucci di Firenze.
La mostra inaugurata nella Sala delle Ex Leopoldine (Quartiere 1) sarà visitabile fino al 29 settembre nella rete delle Biblioteche comunali e dei 5 Quartieri cittadini. Per il Quartiere 4, sarà in BiblioteCaNova Isolotto dal 5 al 10 settembre.
L’esposizione celebra un gemellaggio tra le giovani e i giovani ristretti delle due strutture detentive, realizzato attraverso la produzione di opere pittoriche. A curare la produzione dei manufatti sono state le due associazioni La Poltrona Rossa per Pontremoli e Progress per Firenze, che hanno reso possibile il confronto tra le due realtà attraverso il lancio del tema sulla donna. L'evento itinerante è stato inserito all'interno del festival "SPIRAGLI- Teatri dietro le quinte”, a cura della Compagnia Interazioni Elementari.
La possibilità di mettere in contatto e in dialogo le opere che hanno come tema la donna, prodotte nelle due realtà detentive, è una grande opportunità per porre a confronto due realtà molto affini, quanto distanti. Da una parte la visione, l’idealizzazione, per certi versi la standardizzazione della donna, con i ragazzi a Firenze, dall’altra essere donna nell'innocenza e inconsapevolezza. Tra le opere sono esposti ritratti di madri, compagne e sorelle. La donna raccontata con motivi decorativi e opere ispirate anche all'arte moderna e contemporanea. La donna nella sua eleganza e nella sua forza, narrata non solo dal punto di vista maschile e femminile ma pure da etnie diverse. L'esposizione rimanda a riflessioni antropologiche e dà la possibilità ai ragazzi e alle ragazze di riflettere e vivere l'arte come valvola di salvezza e strumento di libertà attraverso la propria creatività.
All’interno dell'esposizione, inoltre, è possibile visitare le installazioni realizzate dalle e dai giovani artisti attraverso anche la produzione di testi e immagini dialoganti fra loro.