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martedì 05 novembre 2024

Giornate FAI d'Autunno al Polimoda: visite a Villa Favard con mostre degli studenti

15-10-2022

Sabato 15 e domenica 16 ottobre 2022, dalle ore 10.00 alle 17.30, Villa Favard, residenza nobiliare oggi quartier generale del Polimoda di Firenze sui Lungarni, apre le sue porte per le “Giornate FAI d'Autunno” promosse dal FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano. In occasione delle visite, le sale ospiteranno un allestimento con le creazioni di moda realizzate dagli studenti del master Polimoda in Collection Design. Collezioni ideate, disegnate e realizzate in ogni dettaglio dai futuri fashion designer al termine del proprio percorso di formazione. Un gruppo di creativi che arriva a Firenze da ogni parte del mondo: Stati Uniti, Giappone, Australia, Taiwan, Cina, Turchia, Portogallo, Francia, Gran Bretagna e naturalmente Italia. Una varietà e diversità culturale che si riflette nei capi ed entra in dialogo con la sontuosa classicità delle sale della Villa.

Palazzo Favard, altresì noto come Villa Favard, dal nome della prima proprietaria, Fiorella Favard de L'Anglade, si affaccia maestoso sul Lungarno Vespucci (un tempo Lungarno Nuovo) e occupa un'ampia porzione del quartiere residenziale alto borghese delle Cascine, realizzato tra il 1849 e il 1858 nell'area che, per volere del granduca Cosimo I, già dalla seconda metà del Cinquecento, era stata interessata dall'apertura del Canale Macinante e divenuta sede di rinomati orti e giardini, adiacenti alla tenuta di caccia e all'azienda agricola granducali.

Nel corso dell'Ottocento prendono avvio importanti trasformazioni urbane: il Parco delle Cascine diventa pubblico durante il breve regno di Elisa Baciocchi Bonaparte, viene costruito il Ponte Sospeso (oggi Ponte della Vittoria) e nel 1848 è inaugurata la stazione Leopolda, punto di arrivo della tratta ferroviaria che collegava Firenze a Pisa e Livorno. Nasce pertanto l'esigenza di realizzare un nuovo lungarno e un'elegante zona residenziale, a lungo nota come "Quartiere degli Inglesi" per l'elevata concentrazione di alberghi e residenze di facoltosi stranieri attratti dallo sfarzo dei grandi palazzi edificati - legati ai modi dell'accademismo eclettico ottocentesco - e dagli ampi spazi aperti del fiume Arno e del Parco delle Cascine. Ancora oggi la zona è considerata di grande pregio.

Il luogo è indissolubilmente legato alla figura di Fiorella Favard de L'Anglade, donna di origini non nobili ma colta, affascinante ed estremamente ricca, che nel 1855 abbandona Parigi e il marito Michele Favard per trasferirsi a Firenze nella villa di Rovezzano. Nel 1857, acquistato un lotto di terreno nei pressi del Lungarno Nuovo, affida all'ingegnere-architetto Giuseppe Poggi l'incarico di eseguire il progetto di un imponente palazzo. I lavori si concludono nell'arco di pochi anni e già nel 1861 lo stesso Poggi avvia un articolato intervento di ammodernamento della villa di Rovezzano.

Fiorella Favard muore nel 1889 e il palazzo passa in eredità al nipote Amedeo de Ferrari, figlio della sorella Madeleine, che mette all'asta tutti i pregiati arredi dell'abitazione e infine aliena l'intero complesso al conte Galeazzo Massari, duca di Fabriago di Ferrara (1896). Altri due passaggi di proprietà scandiscono i primi decenni del Novecento fino al 1929, anno in cui l'edificio viene acquistato dal Regio Istituto di Scienze Economiche e Commerciali, poi Università degli Studi di Firenze.

Nel 2004, dopo la nascita del Polo Universitario di Novoli, la storica sede della Facoltà di Economia e Commercio è acquisita dall'Ente Cassa di Risparmio di Firenze che avvia importanti interventi di restauro per farne dal 2012 il quartier generale di Polimoda, centro di alta formazione per il settore moda frequentato da una community creativa di studenti da tutto il mondo.

Il villino, ritenuto fra i più riusciti progetti dell'architetto Poggi, parte dai modelli propri delle residenze suburbane fiorentine del Cinquecento per superarli tramite la ricerca di uno stile classicista di respiro già "nazionale", ispirato ai grandi esempi del Palladio e del Sansovino.

Il corpo principale, dal volume compatto e dal rigoroso impianto planimetrico, si erge isolato al centro di un lotto di forma quadrangolare, presentandosi come unica costruzione della zona non allineata con il fronte stradale, soluzione fortemente osteggiata dall'amministrazione comunale dell'epoca. Un giardino "all'inglese", chiuso su tre lati da un'elegante cancellata in ferro battuto, conferisce all'edificio l'aspetto di una "villa", sebbene il Poggi l'abbia sempre definito "palazzo". Tutti i prospetti possiedono la dignità di "facciata" e risultano organizzati su di un paramento murario ad intonaco liscio e due soli ordini, scanditi da finestre dai timpani triangolari al primo piano e curvilinei al secondo, che mascherano gli effettivi livelli interni, distribuiti su quattro piani. La decorazione degli interni, terminata nel 1861, fu affidata a un nutrito gruppo di artigiani e pittori accademici, particolarmente rinomati nella Firenze dell'epoca, che seppero realizzare un insieme unitario di grande raffinatezza, un fasto privato in linea con il moderno gusto francese "Second Empire", perfetto sfondo per la brillante vita mondana e culturale della baronessa Favard.

Per maggiori informazioni: www.polimoda.com - www.giornatefai.it