Le opere d’arte arrivano nelle aule delle scuole elementari e medie della città di Firenze. Il Museo Novecento presenta la terza edizione di Outdoor, il progetto itinerante ideato dal Direttore del Museo Novecento, Sergio Risaliti, che prevede di presentare dipinti e sculture delle collezioni novecentesche del Comune di Firenze all’interno delle scuole fiorentine. Fino a maggio 2023 riprende l’iniziativa alla quale hanno già risposto con entusiasmo molte classi degli istituti scolastici della città. Un progetto che è stato accolto con entusiasmo dalla critica nazionale suscitando l’interesse anche fuori dai confini toscani.
L’intento di Outdoor è quello di promuovere la conoscenza delle collezioni civiche mettendo al centro la relazione empatica e materiale con le opere d’arte, lontano dalla cornice museale, in modo da favorire un incontro diretto con il manufatto artistico. Outdoor propone quindi nuove modalità di approccio all'educazione delle arti visive mettendo in luce aspetti della realtà materiale delle opere, creando una vera e propria performance didattica.
Durante gli incontri, i partecipanti hanno la possibilità di assistere all’arrivo dell’opera d’arte e alle operazioni di disimballaggio (apertura della cassa o di eventuali altre tipologie di imballo) a cura di una ditta specializzata in trasporto Fine Art. Tutto ciò, seguito da una breve analisi da parte di un restauratore che offrirà l’opportunità di osservare in modo ravvicinato attraverso l’ausilio di lenti speciali la superficie dell’opera e a una introduzione sulle pratiche necessarie ad assicurare opere di valore. Questa esperienza si conclude con una narrazione interattiva sull’opera e sull’attività dell’artista da parte di un mediatore culturale di MUS.E, alla quale seguono approfondimenti sull’opera svolti in autonomia nelle singole classi.
“Nato in un'ottica di valorizzazione delle collezioni civiche e di incremento delle relazioni con altre istituzioni del territorio, Outdoor intende contrastare la difficoltà di accesso ai luoghi della cultura, invertendo gli abituali processi di fruizione e innovando le pratiche formative connesse alle arti visive” dichiara il Direttore del Museo Novecento, Sergio Risaliti. “Partendo da una visione della formazione come processo continuo e aperto a tutti, il progetto risponde alle esigenze di diverse tipologie di pubblico, consentendo a chi ne faccia richiesta di potersi confrontare con l’opera, in una forma esclusiva soprattutto in una epoca in cui stanno prevalendo le esperienze a distanza tramite gli strumenti digitali. Oltre ad agevolare l’avvicinamento all’arte mediante l’uscita delle opere dal contesto museale, il progetto si propone come occasione educativa e formativa per gli alunni quanto per gli stessi docenti insistendo su una cultura non più idealistica, più consapevole della vita materiale dei manufatti artistici nonché delle abituali operazioni che impegnano i musei nei processi di conservazione e valorizzazione del patrimonio artistico”.
Nato nel 2018 e incluso all’interno del programma Le Chiavi della Città del Comune di Firenze, il progetto ha previsto il coinvolgimento di alcune classi della Scuola primaria e della Scuola secondaria di primo e secondo grado, per poi ampliarsi ulteriormente nel 2019 grazie al contributo economico di Fondazione CR Firenze. Ad oggi hanno partecipato al progetto più di 1000 tra bambini e ragazzi, oltre a un gruppo di detenuti della Casa Circondariale di Firenze Sollicciano.
Durante l’anno scolastico 2022/2023 il progetto, sempre all’interno della proposta educativa Le Chiavi della Città, ha riscontrato un forte interesse da parte delle scuole e un’alta adesione. Ecco che, fra ottobre 2022 e maggio 2023, gli istituti scolastici aderenti potranno fruire gratuitamente del progetto, accogliendo per il tempo di una mattina una delle opere del Museo Novecento e vivendo l’esperienza della sua fruizione direttamente a scuola. I dipinti selezionati per questo ciclo di progetto sono, tra gli altri: Il tram di Fiesole di B.M. Bacci (1913), Viole del pensiero di Filippo De Pisis (1932), Angolo di strada di Roma di Mario Mafai (1940), Paesaggio di Osvaldo Licini (1928), Chimera di Arturo Martini (1933-1935 ca.), Composizione 1967 R.D.S.A. (Ritratto di uno stato d’animo) di Manlio Rho (1938 cs.), Paesaggio di Severo Pozzati (1914). Si tratta di dipinti e sculture particolarmente significativi e importanti, che permetteranno ai partecipanti di cogliere tratti artistici, stilistici e storici di assoluto rilievo del Novecento italiano.
Il Museo Novecento ringrazia Apice Firenze S.r.l. (www.apicescrl.it), MAG, broker di assicurazione (www.magitaliagroup.com), sponsor tecnici del progetto.
Per maggiori informazioni: www.museonovecento.it