Sabato 12 novembre 2022, alle ore 10.00 e 11.00, è in calendario un nuovo duplice appuntamento con le visite guidate sulle tracce del “principe degli antiquari”. un viaggio che parte dal Giardino Bardini, si ferma a Palazzo Mozzi Bardini e arriva al museo civico ed ex “negozio” del mercante fiorentino. Le passeggiate, condotte dai mediatori MUS.E, permettono così di ripercorrere le tappe principali dell’ascesa di Bardini e di rivivere l’incanto del suo sogno antiquario nell’intreccio fra arte, natura e paesaggio; hanno una durata di due ore circa, si rivolgono al pubblico adulto.
Il 12 settembre 1922 moriva Stefano Bardini (1836-1922), raffinato e acuto collezionista e mercante d’arte, il “principe degli antiquari” italiani fra Ottocento e Novecento. A cent’anni dalla sua morte, resta in città un insieme di luoghi particolarmente suggestivi legati al nome di Bardini, che prende il via sulla riva sinistra dell’Arno, poco oltre Ponte alle Grazie, per risalire la collina di Montecucco (o Montecuccoli) e culminare con l’incredibile castello di Torre del Gallo, testimoni squisiti e prodigiosi del suo buon gusto verso l’arte e verso la bellezza tutta; luoghi che nell’occasione del centenario vengono idealmente riuniti grazie a un programma di passeggiate assolutamente speciali. In virtù dell’intesa fra Comune di Firenze, Galleria e Museo Mozzi Bardini – Direzione regionale musei della Toscana e Fondazione CR Firenze e con la collaborazione di MUS.E, infatti, prendono il via da sabato 23 aprile le Passeggiate Bardini, che consentono di conoscere le meraviglie dei luoghi posseduti e abitati dall’antiquario, scrigni di capolavori dell’arte e della natura.
I percorsi hanno avvio dallo storico Giardino Bardini, ritmato dal “bosco all’inglese”, dalla “scalinata barocca”, dal “parco agricolo” e dall’incredibile belvedere sulla città di Firenze, dove lo stesso Bardini amava intrattenere i suoi clienti internazionali, per proseguire con Palazzo Mozzi Bardini, edificio di origine medievale trasformato dall’antiquario in straordinaria officina artistica, laboratorio di restauro, di deposito e di esposizione delle sue opere, oggi sito di proprietà dello Stato e sede di istituti del Ministero della Cultura, eccezionalmente aperto al pubblico, e concludersi con la visita del Museo Stefano Bardini, museo civico a lui dedicato, un tempo suo raffinatissimo negozio, donato dall’antiquario alla città di Firenze nel suo testamento e oggi straordinario scrigno di capolavori di ogni genere: fra queste la Carità di Tino da Camaino, la Madonna dei Cordai di Donatello, San Michele Arcangelo sconfigge il drago dei Pollaiuolo o l’Atlante del Guercino.
Si consiglia di indossare scarpe comode e di portare con sé dell’acqua. I percorsi guidati sono gratuiti; l’accesso al Giardino Bardini e al Museo Bardini segue la regolare bigliettazione, come qui di seguito specificato.
Giardino Bardini: accesso gratuito per i residenti della Città Metropolitana di Firenze, del Comune di Arezzo e provincia, del Comune di Grosseto e provincia, per i minori di 18 anni, portatori di handicap, giornalisti, insegnanti italiani, studenti delle facoltà di Architettura, Conservazione dei Beni Culturali, Accademia di Belle Arti, Scienze della Formazione e Lettere e Filosofia con indirizzo Archeologico o Storico Artistico; ridotto €2 per persone tra 18 e 24 anni, intero €10.
Museo Stefano Bardini: accesso gratuito per i possessori della Card del Fiorentino, per i minori di 18 anni, disabili e accompagnatori, guide turistiche e interpreti, giornalisti, membri ICOM, ICOMOS e ICCROM; ridotto €5,50 per persone 18-25 anni e studenti universitari, intero €7. Riduzione 2×1 soci Unicoop Firenze.
Posti limitati, prenotazione obbligatoria: info@musefirenze.it - https://musefirenze.it/passeggiate-bardini/
*Le richieste di prenotazioni potranno essere effettuate dal primo lunedì del mese precedente alla data desiderata. Indicare nome, cognome, numero di telefono e giorno scelto. Si prega di attendere conferma via mail dell’avvenuta prenotazione e di prenotare solo in caso di effettiva e certa partecipazione alla visita. Qualora sorgessero impedimenti non previsti si richiede cortesemente di disdire, al fine di liberare eventuali disponibilità.