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martedì 05 novembre 2024

"Alberi di Luce", la mostra di Luciano Sabadin alla galleria Etra Studio Tommasi di Firenze

06-05-2023

Sabato 6 maggio 2023, alle ore 18.00, la galleria d'arte Etra Studio Tommasi, situata nel cuore di Firenze in via della Pergola 57, ospiterà l'inaugurazione di "Alberi di Luce", la prima mostra personale di Luciano Sabadin, classe 1957, curata da Francesca Sacchi Tommasi e Ilaria Maria d’Urbano, alla presenza di Pupi Avati.

L'esposizione, in programma fino al 27 maggio 2023, presenterà circa 30 opere in cui l’artista usa colori acrilici , sperimenta forti contrasti nel bianco e nero e in particolare va a "cercare la luce" all'interno delle sue “città di piante”. La sua creatività inizialmente si è espressa attraverso la scrittura della musica e dei testi delle sue canzoni. Dopo vent’anni dedicati all’Arte delle Muse, nel 2011 nasce LS Eventi una società che opera nell’ambito della formazione e che rappresenta alcuni dei più importanti personaggi dello sport e della cultura italiana. La casualità lo conduce verso la sua seconda vita di artista durante i difficili due anni di pandemia appena trascorsi, aprendogli le porte ad un mondo nuovo e sconosciuto: moglie e figlio gli regalano un cavalletto, delle tele e dei colori Spinto anche dalla forte volontà ed esigenza di continuare ad esprimere la sua creatività fino a quel momento dedicata ad altri, inizia a dipingere, a sperimentare, produce opere, raccoglie apprezzamenti favorevoli da amici, addetti ai lavori e da alcuni personaggi del mondo dello spettacolo e della cultura tra cui Pupi Avati, il primo ad aver visto I suoi lavori e a incoraggiarlo a mostrarli al pubblico. Da qui la decisione di questa prima mostra personale nella città di Firenze allo Studio Tommasi. Un bianco e nero che a volte si fa musica potente e solenne - come nel quadro Tempesta, dai toni wagneriani; altre ammutolisce aprendo all’ascolto - ne è esempio Il sogno di Meg, capace di elevare come le composizioni ascensionali di J.S. Bach; altre ancora si macchia di rosso - vedi Rosaspina. Quei precisi puntini rossi sono la firma di Luciano. Mai eccessivi, eleganti, riservati: una ferita silenziosa - sorgente inesauribile, che sanguina e guarisce sulla tela. Una ferita che profondamente interroga chi la osserva”-.

Scrive la curatrice Ilaria Maria d’Urbano a proposito del suo lavoro: “L’Arte di Luciano Sabadin è contemporaneamente materica e poetica: dei suoi alberi posso sentire la consistenza delle cortecce e il canto della linfa impercettibile, dei suoi cieli la vastità e le lotte, del sottobosco la foltezza e il sospiro. Il tutto mescolato in una dimensione profondamente onirica.

Per maggiori informazioni: www.etrastudiotommasi.it