Lunedì 8 maggio 2023 alle ore 18.00 all'Altana di Palazzo Strozzi, in piazza degli Strozzi a Firenze, l’artista toscana Giulia Cenci dialoga con Stefano Collicelli Cagol, direttore generale del Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato. La conversazione sarà incentrata sulle grandi installazioni e le sculture realizzate dall’artista per importanti mostre come La Biennale di Venezia 2022 e il MAXXI BVLGARI Prize 2020 e permetterà di approfondire il suo articolato immaginario. Evento gratuito. Partecipazione libera fino a esaurimento posti.
Giulia Cenci (1988, Cortona, IT) si è diplomata all’Accademia di Belle Arti di Bologna, IT (2007-2012), ha ricevuto il Master of Fine Arts alla St.Joost Academy, Den Bosch-Breda, NL (2013-2015) e preso parte alla residenza deAteliers, Amsterdam, NL (2015-2017). L’artista ha partecipato alla 59° Biennale di Venezia, Il latte dei sogni, 2022, a cura di Cecilia Alemani, è stata una dei tre finalisti selezionati per il Maxxi Bulgari Prize 2020, ed ha ricevuto il Baloise Art Prize ad Art Basel 2019. Vive e lavora tra Amsterdam e la Toscana. Selezione mostre personali: equal minds, SpazioA, Pistoia, IT ( 2023); dry salvages, P/////AKT, Amsterdam, NL (2023); Hijia del aire, Museo Blanes, Montevideo, UY (2022); Giulia Cenci, a cura di M.N. Farcy, MUDAM Luxemburg, Luxemburg, L (2020); tallone di ferro, a cura di S. Risaliti e E. Francioli, Museo del Novecento, Firenze, IT (2021); Da lontano era un’isola, a cura di C. Rekade, Kunst Merano Arte, Merano, IT (2019); ground ground, SpazioA, Pistoia, IT (2019); a través, Carreras Mugica (Hall), Bilbao, ES (2017); Offspring 2017 – DEEP STATE, a cura di L. Almarcegui e M. Hendriks, De Ateliers, Amsterdam, NL (2017); Mai, Tile Project Space, Milano, IT (2014). Tra le mostre collettive si segnalano: Reaching for the Stars. Da Maurizio Cattelan a Lynette Yiadom-Boakye – Fondazione Palazzo Strozzi, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, IT (2023); Strange – Sandretto Re Rebaudengo Collection, Centro Andaluz de Arte Contemporáneo, Siviglia, SP (2022); Shapeshifters, a cura di Anna Johansson, Malmö Konstmuseum, Malmö, SE (2020); Metallo Urlante, Campoli-Presti, Parigi, FR (2020); 15th Lyon Biennale / Jeune création internationale, a cura del dipartimento curatoriale del Palais de Tokyo, Institute of Contemporary Art, Villeurbanne/Rhône-Alpes, FR (2019); Comrades of time, a cura di Whatspace, Hardspace, Basel, CH (2019); FutuRuins, a cura di D. Ferretti, D. Ozerkov, con D. Dalla Lana, Palazzo Fortuny, Venezia, IT (2018); That’s IT!, a cura di L. Balbi, MAMBO, Bologna, IT (2018); Figure di spago. Pratiche di narrazione, a cura di Caterina Molteni, Fondazione Baruchello, Roma, IT (2018); Hybrids, a cura di C. Driessen & D. Jablonowski, Lustwarande, Platform for Contemporary Sculpture, park De Oude Warande, Tilburg, NL (2018); Sessile, a cura di J. Minkus, Clifford Gallery, Colgate Univesity, Hamilton New York, USA (2016); Disappointment Island, a cura di Galeria Stereo, Griffin Art Space, Varsavia, PL (2016); The Lasting. L’Intervallo e la Durata, a cura di S. Cincinelli, GNAM, Roma, IT (2016).
Stefano Collicelli Cagol (1978) è direttore generale del Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato. È stato nominato dal CdA della Fondazione per le arti contemporanee in Toscana nel dicembre del 2021. Fa parte dello Steering Committee Arte Contemporanea formato da MIC – Ministero della Cultura e dal Comitato Fondazioni Arte Contemporanea. Nel 2021 ha curato la mostra A Show About Nothing per BY ART MATTERS, Hangzhou. Dal 2018 al 2020 è stato curatore presso Fondazione La Quadriennale di Roma, co-curando la mostra Quadriennale d’arte 2020 FUORI, Palazzo delle Esposizioni, Roma. Ha insegnato all’MA Design for Arts del Politecnico di Torino. Dal 2015 al 2017 è stato Curator at Large del Trondheim kunstmuseum, Norvegia. Nel 2014 ottiene il PhD presso il Royal College of Art, Londra. Ha curato esposizioni e progetti in istituzioni quali Palazzo Grassi, Venezia; LUX Artists’ Moving Image, Londra; steirischer herbst festival, Graz; Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino; Fondazione Querini Stampalia, Venezia. Ha pubblicato saggi in cataloghi e riviste quali Stedelijk Studies, Domus, Flash Art e Mousse.
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