Home > Webzine > Arte > Wails & Words on street art: incontri e live painting a ZAP Zona Aromatica Protetta di Firenze
martedì 05 novembre 2024
Wails & Words on street art: incontri e live painting a ZAP Zona Aromatica Protetta di Firenze
14-09-2023
Dal 14 al 17 settembre 2023 a ZAP - Zona Aromatica Protetta 4 giorni di iniziative dedicate alle origini della street art a Firenze. Talks, esposizione fotografica, live painting, performance e installazioni artistiche, tantissimi gli artisti e gli ospiti che interverranno per raccontare visivamente e non le origini dei loro interventi in strada. Una occasione per riscoprire protagonisti dalla Firenze della fine degli anni Settanta e degli inizi degli Ottanta e farli incontrare con le nuove generazioni di street artist. Giovedì 14 settembre si inizierà con un live painting sulle vetrate dello Zap, firmato e progettato dallo street artist Ninjaz e Aroldo Marinai in omaggio al suo Frogmen, che invase le strade di Firenze nel 1979. Venerdì 15 settembre alle ore 18.00 si inaugura l’esposizione fotografica “Wails & words on street art”. Un affresco per immagini degli interventi artistici urbani tra la fine degli anni Settanta e gli anni Ottanta a Firenze. Sarà presente Alessia Bettini (vicesindaca di Firenze), Lorenzo Zambini (direttore ZAP) e Stelleconfuse (artista), con una performance “Artist in Presence” dell’artista Lorenzo Pezzatini e la proiezione di un film a lui dedicato ‘Losing the Thread’ di Jonathan Nossiter. Sabato 16 settembre si terranno due talks. Alle 16.30 sara possibile incontrare i testimoni e i protagonisti di quella straordinaria esperienza culturale che è stato il muro TuttoMondo, realizzato da Keith Haring a Pisa nel 1989 con Lorenzo Bani (assessore cultura Comune di Pisa nel 1989), Elisa Bani (autrice "Pisa è TuttoMondo"), Luca Miniati 'LED' (ballerino) e Cosimo Guccione (assessore politiche giovanili Comune di Firenze). A seguire alle 18 il racconto di The First Graffiti Competition organizzata nello storico locale Manila nei primi anni degli anni Ottanta con Bruno Casini (scrittore e organizzatore Graffiti Competition), Antonella Di Ludovico (artista) e Pedro Riz à Porta (artista). Domenica 17 settembre dalle 16.30, otto artisti dialogheranno sulle origini del loro lavoro artistico e dell’esigenza di esprimersi nello spazio pubblico.
Parteciperanno: Marino Vismara, Stelleconfuse, Lorenzo Pezzatini, Rinascimento Punk, Bue2530, Sedicente Moradi, Gianni Dorigo e Clet. Durante tutto il periodo della manifestazione saranno esposte installazioni e opere di Bue2530, Paolo Buggiani, Sedicente Moradi, Lorenzo Pezzatini, Rinascimento Punk e Stelleconfuse.
Il manifesto della manifestazione nasce dalla collaborazione tra gli artisti Lorenzo Pezzatini e Stelleconfuse, proprio a simboleggiare il dialogo e la contaminazione artistica.
GLI ARTISTI PRESENTI A WAILS & WORDS ON STREET ART
Paolo Buggiani è un artista contemporaneo nato nel 1933 a Castelfiorentino e attivo tra street art, installazioni, performance, pittura, scultura, fotografia. Negli anni '80 vive a New York (e il clima di quegli anni) stupendo la città con le sue performance che si sono espresse nelle forme più disparate: dalla pittura sulla neve agli incendi su delle silhouette di fuoco, dall’installazione estemporanea delle sue sculture metalliche alle performance sui pattini (incendiati!) in mezzo al traffico, fino ai voli calandosi in mezzo ai grattacieli. Qui ha conosciuto Andy Warhol e collaborato con Haring e Hambleton. Il messaggio che sottende in ogni opera è la disobbedienza che lo rende un artista libero nell'azione e nella sua determinazione.
Clet Abraham è un artista francese, dal 2005 ha scelto Firenze come sua casa artistica. Dal 2009 inizia a lavorare intorno alla segnaletica stradale, aggiungendo significato ai cartelli con l'applicazione di inserti adesivi. Le installazioni di Clet nel contesto urbano non sono limitate ai cartelli stradali. Nel 2010, con un gesto provocatorio, riuscì a posizionare un suo autoritratto dentro la galleria di Palazzo Vecchio accanto a uno quadro del Pontormo. Nel 2014 ha installato su uno degli speroni del Ponte delle Grazie la sua opera “Uomo Comune”, statua iconica dell'artista, che rappresenta un uomo stilizzato, con una gamba attaccata al ponte e l’altra che procede nel vuoto sopra l’Arno.
Tommaso Tozzi dal 1974 si interessa all'arte concettuale, grazie alla vicinanza con l'artista Giuseppe Chiari, all'undeground, alla musica, alla politica (Collettivi Politici Unitari, Firenze) e all'area dei movimenti antagonisti. Dopo alcune esperienze di arte urbana negli anni Settanta (firmandosi "Zedo"), nel 1981 comincia a lavorare con gli spray sui muri della città, con lo pseudonimo "Zedo & Wz", realizzando graffiti e altre opere d'arte. Dalla fine degli anni Settanta segue lo sviluppo del punk in Toscana e collabora dal 1983 alla fanzine "Nuove dal Fronte" (in seguito "G.D.H.C."). Dal 1982 inizia a fare delle incursioni urbane con altri graffitisti, come Abele e Françoise de La Brioske, gruppo che si allargherà negli anni e dal 1984 prenderà nome "Bambina Precoce", dall'omonima "fanzine da attaccare sui muri", ideata da Tozzi stesso. Per completare la sua tesi di laurea all'Accademia di Belle Arti, su "l'East Village e i graffiti a New York", nel 1984 parte per NY. Nel 1980 segue un corso di Estetica Sperimentale con Carmelo Genovese, in cui impara a fare grafica al computer, strumento che da quel momento diventerà fondamentale nel suo lavoro artistico. Nel 1989 idea il termine "Hacker Art", che diventerà una sorta di etichetta per definire la sua poetica artistica.
Pino Marchi è oggi un produttore cine-televisivo indipendente che vive e lavora a Firenze. Da sempre affascinato dalla Graffiti Art come forma di comunicazione, ha raccolto circa 30.000 tra foto e scritte di "pensiere-idee-opere-contestazioni". Oltre alle innumerevoli opere d'arte come i murales, i cartelli, le affissioni che sono una evoluzione del messaggio urbano sui muri.
Bue2530, attivo dalla fine degli anni ’90, si definisce un writer che disegna, artista poliedrico, in equilibrio tra la meccanica e la fantasia, si muove con naturalezza dalla street art alla pittura, fino ai tatuaggi. Il suo immaginario creativo è stravagante e complesso, le sue opere ricche di dettagli, dalla linea marcata e dalla vivacità cromatica. La maggior parte dei suoi soggetti sono animali unici nel loro genere, spesso fusi con architetture e macchinari lignei, con bellezza e profondità critica la condizione umana nei confronti dell’ambiente e delle altre creature che popolano il pianeta.
Marino Vismara è un artista poliedrico che opera anche con modalità concettuali. Attinge dalla musica, dal linguaggio, dal mondo naturale e animale, attraverso un lavoro di approfondimento percettivo e con ricerche storiche. Dal 1971 ha realizzato performance, opere e installazioni. La rilevazione dei fenomeni estetici casuali porta Vismara alla riflessione sulla Storia "come un'opera d'arte in sè" quasi utilizzandola come un ready made. Per quanto riguarda i sui interventi segnici ‘stradali’: -nel 1983 usa l’ immagine di un calamaro tardo miceneo, nell’elaborazione dell'opera cartello stradale "Mseo art cntempo", lavoro di comunicazione subliminale che sottolineava la mancanza di un museo di arte contemporanea in città. Nel 1977-78 aveva già operato sul cartello ‘Scritto’ (fraz. di Gubbio) e nel 2000, 2002 e 2004 collocò in varie città, cartelli, adesivi e striscioni stradali, scritti in un linguaggio da lui codificato con segni estrapolati dalle acqueforti di G. Fattori (realizzando anche mostre e libri).
Ninjaz nasce a Firenze nel 1986, nel quartiere di Rifredi. Nel ’98 si avvicina al mondo dei graffiti, in poco tempo quel passatempo giovanile diventa una vera e propria passione. Improvvisatore e sperimentatore pone lo strumento “spray” al centro della sua ricerca artistica e si concentra sul muro come su tela. Un’impostazione più vicina a quella della pittura che a quella del writing.
Aroldo Marinai, pioniere della street art fiorentina, dopo un viaggio a New York, alla fine del 1979 mette in atto un intervento creativo sui muri di Firenze: realizza l'immagine stencil di un uomo rana, una figura quasi poetica, una specie di subacqueo. Il suo Frogmen. Marinai ha anticipato di circa un anno le azioni di Bleck Le Rat con il suo celebre topo sui muri di Parigi. Frogmen apre un discorso sul complesso rapporto tra street art e spazio urbano, sul concetto di effimero, sul rapporto con i cittadini e sulla potenza del segno.
Sedicente Moradi segue l’idea “Ogni forma è Natura”, l’arte non va creata, esiste in natura ma bisogna riconoscerla. Nella sua attività artistica assemblea legno di recupero e in stato di abbandono, dai rami alle radici, strutturando forme umane e animali. Disegna tridimensionalmente usando le linee già contenute nel legno. Le sue installazioni spontanee hanno punteggiato negli anni il contesto urbano con spirito poetico e di interazione positiva con gli abitanti.
Gianni Dorigo è un artista che vive e lavora a Firenze. È sua la scritta "La poesia è nella strada" del 1975/1976, inserendosi nel contesto urbano con una nuova chiave di lettura, spontanea, sociale e allo stesso tempo di ricerca nel campo del graffitismo artistico. Rendendo così sempre più vana la separazione tra l'espressione tradizionale dell'arte e il linguaggio dei segni sui muri. Da precursore ha anticipato il discorso sulla produzione di nuove forme di espressione artistica - e delle sue "regole" di trasmissione.
Rinascimento Punk è un artista, uno sperimentatore che attinge al mondo multiforme della street art. Le sue opere sono una sfida provocatoria contro ogni potere, fruibili nei più diversi contesti, dal marciapiede all’argine del fiume. Nel suo processo artistico utilizza materiali riciclati o di scarto, oppure semplicemente raccolti dal mondo naturale dando un'impronta ecosostenibile alla sua arte, sia in senso sociale che culturale.
Lorenzo Pezzatini con il Filo creato nel 1977 costituisce il nucleo e la cellula generativa di tutto il suo lavoro: un oggetto filiforme e puntuto di colore acrilico blu, giallo e rosso, una vera e propria emanazione della pittura su tela, la forma ideale per alludere a una possibile trasformazione globale della realtà. Nato a Firenze nel 1944 si trasferisce nel 1974 negli Stati Uniti per ragioni di studio 1981 ottenendo un Master presso l’University of Massachussets – Amherst nel 1981. Negli anni ’80 ha vissuto a New York entrando in contatto con il graffitismo e a Roma dove dette inizio alla “Filografia Urbana” sui billboards 6X3, che in seguito avrebbe trasferito nelle strade di Firenze.
Stelle Confuse è uno dei più attivi sticker e stencil artist in Italia. Il suo progetto “Plant a Tree” nasce per ricordare l'importanza del verde contro la cementificazione e la deforestazione incontrollata. Dal 2008 ha iniziato a diffondere i suoi iconici alberi in tutto il mondo.