Fra i 700 luoghi che tra sabato 12 e domenica 13 ottobre 2024 saranno eccezionalmente aperti al pubblico in tutta Italia per le Giornate FAI d’Autunno ci sarà anche l’ex Oratorio di Gesù Pellegrino, oggi Sala Pretoni dell’Accademia di Belle Arti di Firenze. A introdurre i visitatori alla scoperta di questo gioiello dell’architettura e della pittura tardo cinquecentesca, con le sue pareti affrescate che formano un ambiente inalterato e raro per temi e finalità religiose fin dalla sua fondazione, sarà un gruppo di studentesse e studenti del Triennio di Didattica per i Musei e dei Bienni di Curatela artistica e Didattica dell’arte, interni al Dipartimento di Comunicazione e Didattica dell'Arte.
Situato all’angolo tra via San Gallo e via Arazzieri, l’edificio fu fondato nel 1313 dalla Congrega di Gesù Pellegrino. In origine era di ospitalità e soccorso ai preti poveri e infermi (da qui l'appellativo "pretoni") specie del contado, ma dell'edificio trecentesco non rimangono tracce visibili. L’attuale Oratorio, entrato dalla metà del Quattrocento nell’area di urbanizzazione medicea, si trova in prossimità del Giardino laurenziano di San Marco, dove si formò Michelangelo, ed è attiguo al Casino di Francesco I de’ Medici. Fu ricostruito dall’architetto Giovan Antonio Dosio per volontà del cardinale Alessandro de’Medici, poi papa Lene XI. Al suo interno è custodito un ciclo di affreschi realizzato da Giovanni Balducci detto "il Cosci" raffigurante le Apparizioni di Cristo Risorto, mentre nel pavimento è visibile la lapide del Pievano Arlotto (Carlo Mainardi), figura ancor oggi popolare per le famose “burle", morto in questo ospizio nel 1484. Soppresso nel 1798 fu poi assegnato al Capitolo di San Lorenzo e a fine Ottocento acquisito dallo Stato. Lo spazio, attualmente riservato alla didattica teorica dell'Accademia di Belle Arti di Firenze (è stato concesso in comodato d’uso gratuito fino al 2038), è aperto al pubblico solo eccezionalmente.
Le visite guidate si svolgeranno dalle ore 10 alle 17.
Per informazioni: https://fondoambiente.it/luoghi/oratorio-di-gesu-pellegrino-detto-dei-pretoni?gfa
Carte in dimora
Sabato 12 ottobre 2024 (ore 10-13) l'Accademia offrirà la possibilità di conoscere il suo vasto patrimonio documentale, generalmente riservato a studiosi e ricercatori in campo artistico, attraverso visite guidate condotte dal Direttore della Biblioteca e dell'Archivio Storico, Daniele Mazzolai. I visitatori raggiungeranno l'Archivio Storico attraverso passaggi interni solitamente chiusi al pubblico, passando dai locali della Biblioteca ottocentesca e incrociando - in parte - anche gli spazi dedicati alle attività didattiche.
Le 'carte' conservate nell'Archivio storico dell'Accademia di Belle Arti narrano la storia di un'istituzione antica - nel suo genere, la più antica d'Europa - e delle sue trasformazioni, con un patrimonio che ha iniziato a formarsi già a partire dal 1611, per poi consolidarsi nella forma attuale nel 1784 quando il Granduca di Toscana Pietro Leopoldo separò l'Accademia di Belle Arti dall'Accademia delle Arti del Disegno. Da qual momento in avanti l'Accademia di Belle Arti diventò un ente dedicato alla formazione artistica e per questo iniziò a custodire esclusivamente i documenti legati alla storia dell'insegnamento artistico.
Per partecipare, è necessaria la registrazione: www.associazionedimorestoricheitaliane.it/evento-dimora/431916/?tab=toscana&prov=firenze&lan=it
Foto: Giovanni Grimaudo
Per maggiori informazioni: www.accademia.firenze.it