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mercoledì 02 luglio 2025

"Photography * Research * Library", mostra online del Kunsthistorisches Institut in Florenz

16-06-2025

Dal 16 giugno 2025 il Kunsthistorisches Institut in Florenz – Max-Planck-Institut (KHI) presenta una mostra online dedicata a una sezione speciale della sua biblioteca denominata ‘Biblioteca di Fotografia’.

Da alcuni anni la Fototeca e la Biblioteca del KHI collaborano alla creazione di una collezione che comprenda letteratura dedicata alla teoria e alla storia della fotografia, selezionata secondo un approccio internazionale e transdisciplinare. Gli oltre undicimila volumi attualmente presenti, in costante aumento, trattano aree geografiche molto diversificate e non circoscritte soltanto all’Europa, ma anche ad Africa, America, Asia e Oceania. Questo spazio offre una selezione estremamente eterogenea per quanto riguarda le tipologie di libri, al fine di poter soddisfare diversi percorsi di ricerca. Si possono trovare dizionari ed enciclopedie, manuali tecnici, saggi, atti di convegno, monografie di fotografi, cataloghi di mostre. La Biblioteca di Fotografia è collocata nelle immediate vicinanze della Fototeca, in una nuova sede dell’Istituto recentemente inaugurata in via Gustavo Modena 13. La prossimità tra biblioteca specializzata e archivio fotografico contribuisce a creare, all’interno del KHI, un vero e proprio laboratorio per la ricerca sulla fotografia. Qui, gli utenti possono consultare, allo stesso tempo, fotografie e bibliografia di riferimento, con l’eventuale supporto tecnico e scientifico dello staff.

L’obiettivo di questa mostra è delineare la complessità della Biblioteca di Fotografia, presentando alcuni tra i libri più peculiari e tracciando una mappatura della collezione, utile a orientare gli utenti nella ricerca. In cinque capitoli la mostra descrive gli spazi, il lavoro, l’interazione con l’utenza e alcune tra le serie di libri che caratterizzano maggiormente la collezione. Sono menzionate le tre grandi collezioni private di esperti di rilevanza internazionale come l’austriaco Timm Starl e l’italiano Diego Mormorio, entrambi storici della fotografia e il fotografo inglese Martin Salter. Un approfondimento particolare è dedicato ai libri che presentano temi di rilevanza politica in diversi periodi storici e paesi nel mondo. Vi sono da una parte fotoreportage giornalistici, dall’altra materiali di propaganda o persino pubblicazioni sorte in contesto coloniale. Questi libri possono risultare problematici dal punto di vista visuale e testuale, ma rimangono fonti e documenti particolarmente rilevanti per la ricerca e la critica in ambito transdisciplinare. Nella Biblioteca di Fotografia essi sono affiancati dalla corrispondente letteratura critica. Un altro capitolo è dedicato a libri particolarmente preziosi poiché antichi o rari, tra cui ‘incunabula fotografici’, cataloghi di vendita pubblicati da studi fotografici o singoli fotografi e libri d’artista. Nell’ultima sezione della mostra, lo sguardo della fotografa Bärbel Reinhard reinterpreta alcuni libri con formati o allegati particolari, evidenziandone gli aspetti materiali. Oltre ai contenuti testuali e visuali infatti, anche le caratteristiche oggettuali del libro fotografico concorrono a raccontarne il percorso di produzione, circolazione e conservazione. Alcuni tra i book-objects più preziosi e singolari sono caratterizzati dal loro formato - leporello, album -, altri dai loro allegati - visori stereoscopici, dischi in vinile.

Il progressivo arricchimento della Biblioteca di Fotografia con un’ampia varietà di pubblicazioni come quelle presentate in questa mostra è abbinato al dialogo costante con numerose biblioteche e istituti a livello internazionale che conservano fondi librari significativi sulla fotografia. Il lavoro di costruzione della Biblioteca di Fotografia contribuisce quindi a creare a Firenze un nuovo polo per lo studio della fotografia e una rete sempre più ampia e coesa per lo sviluppo della ricerca in questo campo.

Il Kunsthistorisches Institut in Florenz – Max-Planck-Institut, fondato nel 1897, è un istituto della Società Max Planck dal 2002. Le sue ricerche si concentrano sulle storie dell’arte e dell’architettura in una prospettiva transculturale, in un ampio spettro cronologico e geografico. Una delle principali missioni del KHI è quella di combinare la ricerca storica con un impegno critico nei dibattiti e nelle sfide attuali, come ad esempio l’urbanistica, l’ecologia, l’estetica, il patrimonio, la migrazione e la diversità, il futuro dei musei, i media e le culture materiali e la trasformazione digitale, tra gli altri. L’istituto è particolarmente impegnato a sostenere giovani studiose e studiosi, mentre la sua rinomata Biblioteca e la Fototeca sono aperte alla comunità della ricerca internazionale.

Per maggiori informazioni: https://www.khi.fi.it