Città di Firenze
Home > Webzine > Arte > Al via le giornate di studio sul pittore Armando Spadini all'Accademia di Belle Arti di Firenze
giovedì 20 novembre 2025

Al via le giornate di studio sul pittore Armando Spadini all'Accademia di Belle Arti di Firenze

24-11-2025

A cent’anni dalla morte di Armando Spadini, pittore fiorentino che Giorgio de Chirico definì “il Renoir italiano”, Accademia di Belle Arti di Firenze, Fondazione Ragghianti e Museo Ardengo Soffici presentano la giornata di studi “Acuto senso e profondo amore”. Nuove ricerche su Armando Spadini a cent’anni dalla morte, a cura di Gaia Bindi, Direttrice dell’Accademia di Belle Arti di Firenze, Paolo Bolpagni, Direttore della Fondazione Ragghianti di Lucca e Giovanna Uzzani, Direttrice del Museo Soffici, con Michele Amedei

La giornata di studi, aperta a tutti gli interessati e agli appassionati di Storia dell'Arte, si svolgerà lunedì 24 novembre a Firenze (Sala Pretoni dell’Accademia di Belle Arti, via San Gallo 22) a partire dalle ore 9.30. Seguirà, martedì 25 novembre, un doppio appuntamento: in mattinata a Lucca (Sala “Vincenzo Da Massa Carrara”, Fondazione Ragghianti) e, nel pomeriggio, a Poggio a Caiano (Museo Ardengo Soffici e del ’900). 

Le due giornate si svolgeranno anche in diretta streaming sui canali ufficiali degli enti promotori, visibili sempre nelle tre sedi tramite i collegamenti a distanza.

Nato a Firenze nel 1883, appena diciassettenne Armando Spadini si iscrisse all'Accademia di Belle Arti, dove studiò con Giovanni Fattori. Sempre in Accademia, agli inizi del ‘900, con l’artista e maestro Adolfo De Carolis fu tra i fondatori della rivista “Leonardo”, per cui realizzò xilografie e illustrazioni. Fra i cavalletti dell’Accademia trovò anche l’amore: Pasqualina Cervone, sua musa e poi consorte, che ritrasse in molte opere. Si trasferì a Roma grazie alla vincita del Pensionato Artistico Nazionale nel 1909 e lì visse fino alla morte precoce, nel 1925. 

Alcuni suoi dipinti sono tra i più celebri dell’arte del Novecento italiano: sua è l’immagine riprodotta sul retro delle mille lire coniate fra il 1990 e il 1998 – dedicate a Maria Montessori – con i “Bambini che studiano”. 

Firenze conserva un suo autoritratto e numerose sue opere alle Gallerie degli Uffizi. L’Accademia di Belle Arti conserva quattro suoi disegni-studio per l’opera “Mosè salvato dalle acque” all’interno del Fondo Carena.

Figura centrale del panorama artistico fiorentino e romano dell’epoca, Armando Spadini si distingue per una pittura intima, raffinata, ricca di luce e di umanità, apparentemente lontana dagli sperimentalismi avanguardistici e dalle contemporanee correnti artistiche francesi. 

Oggi la sua opera si riaffaccia prepotentemente nel dibattito storiografico contemporaneo grazie a nuove fonti archivistiche, carteggi inediti e approfondimenti stilistici, indagati nelle due giornate di studio secondo diverse prospettive. “Acuto senso e profondo amore” – citazione dall’epigrafe commemorativa scritta da Ardengo Soffici e voluta da Felice Carena nel 1925 per ricordare agli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Firenze il luogo dove Spadini si era formato vuole essere l’occasione per restituire all’artista il posto che gli spetta nella storia dell’arte italiana ed europea del XX secolo, e per far conoscere al pubblico un interprete capace ancora oggi di emozionare per la straordinaria qualità della sua pittura.. 

Al convegno interverranno gli studiosi: Michele Amedei, Gaia Bindi, Paolo Bolpagni, Manuel Carrera, Francesco De Carolis, Benedetta Fanciulli, Cristina Frulli, Elena Lazzarini, Elena Marconi, Marco Moretti, Giovanni Occhini, Agnese Sferrazza, Carlo Sisi e Valentina Zucchi, mentre le conclusioni saranno affidate a Mirella Branca.

Per maggiori informazioni: www.accademia.firenze.it

Foto: Armando Spadini, Confidenze. Scena familiare (1919-1922), Galleria d'Arte Moderna, Palazzo Pitti