La Crumb Gallery di Firenze (Via San Gallo, 191 rosso) presenta Small Size 2025, in programma dal 13 al 23 dicembre 2025 e ancora dal 27 al 30 dicembre: una costellazione di sette artiste – Beatriz Basso, Maria Giulia Berardi, Rubina Brugugnoli, Silvia Coppetti, Sophie Dickens, Adriana Luperto e Louises Will – che, pur con linguaggi diversi, condividono una stessa tensione verso il racconto del reale, dei suoi mutamenti e dei suoi fragili equilibri.
Nata come una mostra dedicata al piccolo formato – dipinti, fotografie, sculture – SMALL SIZE, arrivata alla sua quarta edizione, è oggi un luogo d’incontro tra poetiche che dialogano tra loro. Le opere, intime per dimensione ma ampie per visione, creano un percorso corale in cui sguardi, tecniche e immaginari si intrecciano: un mosaico di pratiche artistiche femminili che, pur affondando in radici culturali lontane, trovano una risonanza comune nella capacità di interrogare il contemporaneo.
Il “piccolo” è anche una scelta politica: mantenere i prezzi delle opere accessibili perché l’arte possa davvero appartenere a tutti. Nel periodo delle feste SMALL SIZE diventa così un invito a scegliere un dono che parli di bellezza e di creatività, contribuendo a costruire un’idea di arte come bene condiviso, capace di entrare nelle case e nelle vite di ognuno.
Il percorso si apre come un viaggio attraverso luoghi, memorie e sensibilità che si sfiorano e si rispondono l’una con l’altra. La prima voce è quella di Beatriz Basso, che porta con sé il respiro dell’India. Le sue tele, nate da una residenza proprio in India, sono frammenti di un diario sensoriale dove colori, suoni e profumi diventano materia astratta. In questi segni vibranti si avverte l’eco di due mondi lontani che si incontrano: un passaggio continuo tra culture, ricordi e percezioni.
Da questo orizzonte distante si passa alla Parigi di Maria Giulia Berardi, dove la meraviglia dell’infanzia si accende nell’istante di un gioco d’acqua. La tecnica della doppia esposizione crea immagini sospese, in cui i piani si sovrappongono come ricordi che affiorano. Sono immagini che catturano quella felicità immediata, senza tempo, che spesso gli adulti faticano a ritrovare. Nella stessa direzione dello sguardo che cerca, che stratifica, si muove Rubina Brugugnoli: le sue fotografie – architetture, paesaggi, il corpo, il suo – sono apparizioni che affiorano attraverso velature e sfocature materiche. Sono frammenti di una realtà mobile, percepita nel suo apparire, più che nella sua definizione.
Si prosegue nei Mondi di Silvia Coppetti, microcosmi generati dalla monotipia: opere uniche, irripetibili, che sembrano piccoli pianeti sospesi. In ciascuno, l’artista celebra la diversità come ricchezza, ricordandoci che ogni essere, ogni forma, è un universo a sé pur parte di un tutto.
Con Sophie Dickens la scena si popola delle gouache dedicate agli “angeli caduti” e di una scultura della serie dei “ratti”, figure che emergono dalla penombra come creature mitologiche di un presente inquieto. Nei loro corpi l’artista britannica unisce un primitivismo moderno a una precisione anatomica quasi danzante. Figure marginali, spesso respinte, che qui trovano dignità e forza, diventando simboli di un’umanità fragile ma tenace.
La narrazione si addolcisce nei paesaggi di Adriana Luperto, dove il confine non è solo geografico ma emotivo. I suoi piccoli oli evocano luoghi lontani, filtrati dalla memoria e avvolti da una luce ovattata. Sono paesaggi che si ricordano più che si vedono, spazi interiori in cui nuvole e cieli portano con sé un tempo sospeso.
Infine, si arriva alle cartoline di Louises Will, fotografie che sembrano provenire da un album di viaggio di un’altra epoca. In realtà raccontano la Toscana di oggi, attraversata dalle tracce dell’uomo e dai segni del suo passaggio. In questi paesaggi – moderni ma con un sapore antico – l’artista riflette sui cambiamenti degli ultimi 150 anni, smontando l’idea di un progresso lineare e mostrando invece un mondo che porta, nel paesaggio, la memoria di ciò che ha vissuto.
Crumb Gallery è stata fondata nel 2019 da Rory Cappelli, Lea Codognato, Adriana Luperto ed Emanuela Mollica. Crumb Gallery #womeninart nasce come spazio esclusivo per artiste donne. Promuove, divulga, sostiene ed espone pittura, sculture, fotografie, installazioni e performance di artiste. Le gallerie che espongono solo donne, nel mondo, si contano sulle dita di una mano e Crumb Gallery #womeninart vuole dare il suo piccolo contributo per ridurre il gap tra uomini e donne nel mondo dell’arte contemporanea.
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