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venerdì 29 marzo 2024

"Parole alate", incontro online sugli écrits brut a cura dei Chille de la Balanza

19-11-2020
Giovedì 19 Novembre alle ore 17.30 si terrà la nuova iniziativa della compagnia teatrale Chille de la Balanza, residente nell'ex-manicomio fiorentino di San Salvi. L'evento avrà luogo sulla pagina Facebook dei Chille e consisterà in una tavola rotonda a tema "Parole Alate - écrits bruts – scritti irregolari".

Le "Parole Alate" sono quelle degli écrits brut, scritti grezzi analoghi alle opere visive dell'Art brut, ma meno conosciuti e dibattuti. Da qui l'esigenza di chiamare a confronto linguisti, antropologi, neuropsichiatri, psichiatri di tutt'Italia: Alfio Cantini, coordinatore del progetto, Luciana Brandi, Luciano Giannelli, Gloria Gagliardi, Giuseppe Cardamone, Sergio Zorzetto e Pietro Clemente. L'incontro sarà introdotto da Eva Di Stefano, storica dell'arte contemporanea e fondatrice della rivista specializzata "Osservatorio Outsider Art".

Per i Chille saranno presenti Claudio Ascoli e Matteo Pecorini, che già lo scorso anno lavorò su écrits bruts, realizzando un primo studio intitolato "Il giorno che è sprovvisto il maggior penetro", curioso incipit dalla trascrizione di un testo che Cantini così presenta: "È di un autore che è persona disabile a causa di malformazioni congenite e di un disordine dello sviluppo intellettivo. I monologhi di questa persona, tanto suggestivi quanto sfuggenti nel significato, furono registrati alla fine degli anni '70 su nastro e poi trascritti da chi, nel suo ambiente, ne aveva apprezzato la qualità creativa, molto distante dal suo parlato colloquiale. Indizi di un intervento di editing si riconoscono nella strutturazione del testo in paragrafi. Certamente l'autore era capace di scrivere e ha anche riempito vari quaderni con manoscritti autografi, finché si è disfatto di tutto quanto negli anni '90. Attualmente si dedica alla compilazione di lunghe liste di nomi di città e altri luoghi, curatissime nella forma. Le sedici pagine dattiloscritte in nostro possesso sono riferibili al periodo dei transcripts e, a quanto ci consta, sono ciò che resta di tutta la sua produzione della prima maniera".

Gli écrits bruts – manoscritti raccolti soprattutto negli ospedali psichiatrici ma non solo – hanno fino a poco fa trovato difficoltà ad integrarsi nel campo letterario, ma ora in tutt'Europa stanno uscendo dal cono d'ombra. Si tratta spesso di testi che possono avere un valore estetico al pari delle immagini, ma sono di più difficile accesso in molti sensi. Le collezioni museali di art brut e altri testi ubicati rappresentano un vasto giacimento virtuale, di cui in Italia ancora non sono state sistematicamente esplorate né l'estensione né le potenzialità. Il confronto a casa Chille vuole essere un primo passo per renderli disponibili anche nel nostro paese, attraverso la costituzione di database digitali, i cui cataloghi siano organizzati in funzione dell'utilizzo multidisciplinare e del libero accesso.

Per maggiori informazioni: www.chille.it

C.B.