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venerdì 01 novembre 2024

"La nuova museologia", la guida di Maurizio Vanni e Domenico Piraina per salvare i musei

04-02-2021
Come salvare i musei dalla crisi globale? Come trasformare le incertezze del presente pandemico in opportunità future? Quali gli scenari possibili per la cultura e le sue istituzioni? Sono gli interrogativi al centro de "La nuova museologia: le opportunità nell’incertezza. Verso uno sviluppo sostenibile", il nuovo volume di Domenico Piraina e Maurizio Vanni edito da Celid. Il manuale esplora con un approccio interdisciplinare le criticità legate all’emergenza sanitaria e illustra i traguardi possibili nel post-Covid.

Salute, benessere, economia, turismo, tecnologia, sociale e ambiente sono tra gli aspetti presi in esame dagli autori per delineare una nuova filosofia museologica secondo la quale i musei del futuro dovranno diventare vere e proprie “piattaforme di benessere esperienziale” senza abbandonare le proprie funzioni istituzionali che li pongono “al servizio della società e del suo sviluppo”. Dagli ecomusei ai musei integrali, dalla museologia sociale alla museoterapia, dalla Museum Social Responsibility fino alle esperienze in realtà aumentata in ambienti misti reale-virtuale, toccando il turismo sostenibile, il marketing H2H “human to human”, le nuove profilazioni dei pubblici grazie ai modelli digitali delle “personas” e alla segmentazione a specchio.

Attraverso numerosi casi di studio, dall’Italia e da tutto il mondo, il manuale affronta le inedite sfide che le istituzioni museali dovranno fronteggiare sia nell’immediato, sia sul lungo termine. L’obiettivo è quello di fornire strategie e metodi per rispondere alla flessione economica, al ridimensionamento dei flussi turistici, agli impatti sociali e psicologici della pandemia, senza trascurare l’integrazione del digitale nelle esperienze di fruizione e l’attenzione per l’ambiente. Per rispondere alle nuove esigenze dei visitatori dettate dalla condivisone dello stile di vita, dal benessere come bene primario e dalla rivoluzione sociale innescata dal distanziamento sociale e dal confinamento degli ambienti, le istituzioni dovranno dotarsi di nuovi strumenti e nuove competenze da integrare a quelle preesistenti: nuove governance, team multidisciplinari e nuove figure professionali per la gestione dei servizi e il ripensamento degli allestimenti; innovativi modelli di business e di reperimento fondi; nuovi paradigmi valoriali; regolamentazione dell’offerta digitale attraverso piattaforme virtuali, broadcaster e integrazioni con le visite in situ; nuove strategie per costruire e coinvolgere pubblici, come l’inbound marketing o il marketing olistico; analisi dei nuovi competitor. Una guida di facile consultazione, corredata da schemi e modelli, all’interno della quale si alternano proposte concrete ed esempi virtuosi, arricchiti dagli interventi di esperti autorevoli sui temi di volta in volta esaminati. Il risultato è un manuale snello, pensato non solo per imprenditori culturali, addetti ai lavori, amministrazioni e istituzioni, ma anche per il grande pubblico che nell’anno dell’emergenza sanitaria ha visto limitata, proibita o rimodulata la fruizione delle arti e dello spettacolo.

Domenico Piraina, laureato in Materie letterarie e in Scienze dell’amministrazione con un master in Management pubblico, è direttore del Polo Mostre e Musei Scientifici del Comune di Milano e direttore di Palazzo Reale a Milano. Esperto in management e comunicazione culturale, ha realizzato più di 1500 mostre in
Italia e all’estero.

Maurizio Vanni, storico dell’arte, museologo, specialista in marketing museale. È direttore generale del Lu.C.C.A. Lucca Center of Contemporary Art e docente di Marketing non convenzionale all’Università Tor Vergata. Ha curato oltre 600 mostre in 30 paesi del mondo e ha insegnato in più di 40 università in città come Seoul, Shanghai, San Paolo, Mosca, Parigi e Toronto. Già autore de Il Museo diventa impresa. Il marketing museale per il break even di un luogo da vivere quotidianamente (Celid, 2018).

Il Libro
Dopo un'analisi storico-politica sull'evoluzione della museologia italiana dagli Settanta ad oggi, gli autori definiscono le nuove funzioni del museo in risposta alle inedite problematiche di un’istituzione sempre più orientata verso il pubblico generico, in direzione di progetti etici e responsabili, sostenuti da piani sostenibili, in cui il bene comune, il bene immateriale e il bene relazionale rappresentano alcuni tra gli obiettivi principali. Ogni tema affrontato è supportato da casi di studio e testimonianze di specialisti italiani e internazionali. Tra gli interventi di rilievo, ad aprire il volume sono la presentazione di Massimo Osanna, direttore generale dei Musei del Mibact, e la prefazione di Massimiliano Tonelli, direttore editoriale di Artribune e Gambero Rosso. Seguono un’intervista allo psichiatra Paolo Crepet e la testimonianza di Won-Joo Suh, capo della Korean Society of Museum Studies, con una panoramica sulla risposta strategica dei musei coreani al Covid-19. Nelle pagine successive, a tema sostenibilità ambientale, sono inserite le testimonianze di Giuseppe Milano, segretario generale Greenaccord Onlus, e Davidson Panis Kaseker, direttore coordinamento Sistema Museale di San Paolo, con gli esempi di musei green tra Panama, Stati Uniti, Cina, Danimarca e il caso dei musei brasiliani a vocazione sociale. Il capitolo seguente è dedicato alla salute e alla responsabilità sociale delle istituzioni museali, come spazi di inclusione sociosanitaria. Alla rassegna di alcuni tra gli studi più autorevoli che hanno dimostrato gli effetti benefici delle attività culturali sulla prevenzione di disturbi come ansia e depressione, seguono gli interventi dello psichiatra Enrico Marchi, in merito alle esperienze di “salutogenesi”, cioè miglioramento e conservazione del benessere psicofisico, in occasione di ArTS Hub al Lu.C.C.A. – Lucca Center of Contemporary Art e l’intervista ad Anne Eschapasse, già vicedirettrice National Gallery Canada, dove dal 2018 la museoterapia è riconosciuta ufficialmente come presidio per la salute mentale. Si prosegue con un esame delle tecnologie digitali e alle esperienze aumentate, partendo dal caso della mostra di Raffaello alle Scuderie del Quirinale fino alla vasta gamma delle opportunità legate alle realtà miste, con un inserto di Massimo Bergamasco, ordinario di Meccanica applicata alle macchine alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa Il capitolo seguente illustra, invece, le nuove rotte del turismo nell’era del post-confinamento, plasmate su piccoli numeri, brevi distanze, limitate capacità di spesa a fronte di una domanda più attenta, esigente e diversificata, con una crescente attenzione agli impatti ambientali. Chiude il volume, la postfazione a cura di Claudio Bocci, già direttore di Federculture.

Per maggiori informazioni: www.celid.it 

C.D.B.