l viaggio di Dante è da sempre un percorso di travaglio e rinascita, un viaggio di speranza attraverso la riflessione sui valori di un mondo in crisi che vive la necessità di esser profondamente rinnovato. Oggi più che mai quel viaggio è attuale, oggi più che mai quella riflessione, quell’umanità, quella comprensione e quel rigore sono necessari per guardare al futuro e ‘rinascere’ rinnovati.
Anche per questo Dante sarà nostro compagno di viaggio nel corso di questo 2021, un amico al nostro fianco nel pianeta ferito dalla pandemia, per ricordare a tutti noi che veniamo da lontano e andremo lontano, tutti insieme. Forti nei valori e orgogliosi di appartenere alla stessa terra di Dante.
“O Tosco”, così Farinata degli Uberti si rivolge a Dante nel X canto dell’Inferno. Tosco, cioè toscano. E Dante è la Toscana. Non c’è angolo di questa terra che non sia presente nella Commedia. Quella di Dante è una toscanità diffusa, radicata, evidenziata dalla conoscenza diretta, esplicitata dalle citazioni nelle terzine di ben 100 luoghi toscani, a cui volentieri aggiungo un 101esimo luogo, la Romagna toscana, inclusa nei confini toscani fino al 1925.
Dante è il padre culturale di tutta la Toscana, ma è anche qualcosa di più. È un amico, un ‘parente’ lontano e vicino al tempo stesso, una presenza familiare anche a chi non ha compiuto studi umanistici.
Per questo la Toscana non si tira indietro in occasione dei 700 anni dalla sua scomparsa. Nonostante le difficoltà legate alla pandemia in corso e le preoccupazioni che gravano su tutti noi, nel corso di tutto il 2021 daremo il massimo valore a questo anniversario e al suo valore simbolico.
Anche se non potremo organizzare grandi eventi di piazza, iniziative culturali in presenza, massima sarà l’attenzione dedicata al poeta, alla sua opera, alla sua eredità culturale.
Tutti i 101 territori toscani che Dante cita nella Commedia saranno interessati alle celebrazioni dantesche e ospiteranno tra giugno e settembre iniziative di vario tipo, con l’obiettivo di riscoprire, valorizzare e promuovere questo legame anche a fini turistici.
Avremo una app per raccogliere gli eventi e un portale per gli itinerari turistico-culturali. Ci sarà un documentario sulla sua vita trasmesso da Rai, ci sarà una mostra fotografica itinerante basata sul patrimonio Alinari, che comincerà il suo percorso dal Palazzo della Presidenza regionale.
Avremo due date simboliche: il 25 marzo, lo storico capodanno toscano – oggi ancora celebrato a Pisa – che Dante stesso sceglie come data di inizio del suo viaggio ultraterreno e che quest’anno sarà celebrato come ‘Dantedì’; e il 14 maggio, data in cui nel 1865, in occasione dei 600 anni dalla nascita del poeta, si tenne a Firenze il Corteo delle bandiere fino a Piazza Santa Croce.
Fu l’inizio della stagione di Firenze Capitale d’Italia e auspico con tutto il cuore che il prossimo 14 maggio le condizioni sanitarie siano tali da poter organizzare un nuovo corteo solenne, per rinnovare la tradizione e ripartire simbolicamente da Dante e dalla storia di Firenze.
(Eugenio Giani - Presidente della Regione Toscana)