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venerdì 01 novembre 2024
Pianeta Galileo: sei videoconferenze per il "Primo incontro con la scienza"
05-05-2021
Mercoledì 5 maggio 2021, alle ore 10.30, ripartirà la formula ormai più che decennale di "Primo incontro con la scienza" il progetto di "Pianeta Galileo" per leggere, discutere, elaborare opere di divulgazione scientifica con studenti delle scuole superiori. Il primo dei sei incontri che si terranno in modalità videoconferenza nel rispetto delle misure di contrasto alla pandemia, sarà con Amedeo Balbi per l’analisi del volume ‘L’ultimo orizzonte. Cosa sappiamo dell'universo’.
Cosa sappiamo dell’universo? Molto, moltissimo: la sua età, la sua struttura, cosa contiene e come ha fatto a evolvere in uno spazio disseminato di galassie, stelle, pianeti. Solo poco più di un secolo fa, non sapevamo quasi nulla di tutto questo. Il racconto di come la fisica moderna sia arrivata così avanti sulla strada della conoscenza del cosmo è il racconto di una straordinaria avventura scientifica, che Amedeo Balbi, astrofisico e divulgatore, ci aiuta a seguire passo dopo passo: dalla teoria della relatività di Einstein alla scoperta dell’espansione dell’universo, dall’osservazione della radiazione cosmica di fondo, fino all’elaborazione del modello “classico” del Big Bang che oggi riteniamo la migliore descrizione dell’origine del cosmo.
Allora, ormai sappiamo tutto dell’universo? Naturalmente no: se siamo sicuri dell’impianto generale, non abbiamo di certo definito con precisione tutti i dettagli. Balbi allora ci invita alla scoperta della terra di frontiera su cui si svolge la ricerca attuale, dalle conferme della teoria inflazionaria, alla ricerca della materia oscura, alla spiegazione dell’accelerazione dell’espansione dell’universo. Ma anche alla frontiera della ricerca, siamo ben lontani dal trovare la risposta definitiva a domande basilari: l’universo è finito o infinito? Lo spazio e il tempo hanno avuto un inizio, e avranno una fine? Le leggi di natura potevano essere diverse? Esistono altri universi oltre il nostro?
Per affrontare queste domande con gli strumenti della scienza bisogna spingersi oltre l’ultimo orizzonte, dove gli avvenimenti dei primordi sono nascosti al nostro sguardo da un muro di fuoco, dove le misurazioni che abbiamo fatto sull’universo potrebbero non valere più, dove potremmo scoprire che la fisica che abbiamo elaborato descrive solo un breve momento e un limitato spazio di un ben più ampio e irraggiungibile cosmo.
Amedeo Balbi, astrofisico, è professore associato all’Università di Roma Tor Vergata. I suoi studi spaziano dalla cosmologia alla ricerca di vita nell’universo. Sul fronte della divulgazione, cura da anni una rubrica sul mensile “Le Scienze”, ha collaborato con programmi radio e tv e scritto per numerosi quotidiani e periodici, tra cui “la Repubblica” e “La Stampa”. È autore di diversi libri, tra cui il saggio a fumetti Cosmicomic, tradotto in quattro lingue. Nel 2015 ha vinto il Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica con il libro Cercatori di meraviglia (Rizzoli).
I prossimi appuntamenti già in calendario saranno il 6 maggio 2021 alle 11 con Vincenzo Manca e il suo ‘Un meraviglioso accidente’, 14 maggio 2021 alle 10.30 con Filippo Giorgi e ‘L'uomo e la farfalla. Sei domande su cui riflettere per comprendere i cambiamenti climatici’, 18 maggio 2021 alle 11 con Guido Tonelli e il volume ‘Genesi’, 17 maggio 2021 alle 10.30 con Guido Barbujani ‘Sillabario di genetica per principianti’, il 19 maggio 2021 alle 10.30 con Barbara Mazzolai e il libro ‘La natura geniale. Come e perché le piante cambieranno (e salveranno) il pianeta’. Le videoconferenze si terranno sulle piattaforme informatiche messe a disposizione dalle università partner.
Pianeta Galileo è il progetto promosso dal Consiglio regionale della Toscana che ogni anno offre alle scuole secondarie di secondo grado della Toscana occasioni di conoscenza e di approfondimento. Nato da un accordo di collaborazione con gli atenei toscani e con l’Ufficio scolastico regionale, siglato nel 2004, e da allora ciclicamente rinnovato, continua nella sua opera di diffusione della cultura scientifica attraverso appuntamenti ricorrenti dalle lezioni incontro alle lezioni a due voci. Motore del progetto è il comitato tecnico-scientifico, del quale fanno parte rappresentanti del mondo universitario e dell’Ufficio scolastico regionale, vero e proprio laboratorio che propone i contenuti e l’offerta del programma annuale. Ma i veri protagonisti del mondo di Pianeta Galileo sono gli studenti e i docenti delle scuole, la cui attiva partecipazione è il banco di prova per il successo dell’iniziativa.