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venerdì 01 novembre 2024

"Nel frattempo un libro", incontro online con Luigi Manconi, Federica Graziani e Mirko Alagna

06-05-2021
"Passioni e pulsioni in tema di giustizia e pena" è il titolo del quinto appuntamento online del ciclo "Nel frattempo un libro" a cura dell'Associazione di volontariato penitenziario in collaborazione con il Polo Universitario Penitenziario di Firenze (PUP). Durante l’incontro, in programma giovedì 6 maggio 2021, alle 17.30, interverranno Luigi Manconi e Federica Graziani autori di "Per il tuo bene ti mozzerò la testa: contro il giustizialismo sociale" (Einaudi 2020) insieme a Mirko Alagna che presenterà il libro di "Tra cura e giustizia: le passioni come risorsa sociale" (Bollati Boringhieri 2020), scritto da Elena Pulcini, la filosofa e docente fiorentina scomparsa recentemente. Coordinerà l’incontro il direttore del Dipartimento di Scienze politiche e sociali dell'Ateneo fiorentino Marco Bontempi.
Link all'incontro online: https://meet.jit.si/Nelfrattempounlibro 


"Per il tuo bene ti mozzerò la testa: contro il giustizialismo sociale" di Luigi Manconi e Federica Graziani (Einaudi 2020)
«Beati gli affamati di giustizia perché saranno giustiziati». Questo vertiginoso aforisma illumina con esattezza il clima di sospetto che imperversa in Italia. Si diffonde l’idea che la società debba perseguire un modello assoluto di legge e ordine, senza scampo per nessuno e senza spazio per i dubbi della prudenza e della clemenza. È un orientamento, traducibile nello slogan «piú carcere per tutti», che si nutre di un esteso rancore sociale. Un umore con radici profonde che produce e alimenta il populismo, soprattutto nella sua veste penale. Partendo da tali considerazioni, Luigi Manconi e Federica Graziani tracciano un quadro ampio e allarmante dell’odierna mentalità giustizialista che trova il suo campione in Marco Travaglio, il cui metodo è analizzato in diverse pagine del libro. Con lucidità, ne investigano radici e degenerazioni politico-culturali. Ed evidenziano come l’unico argine possibile sia, nel nostro tempo, la cultura del garantismo, che va affermata a partire dal suo concetto cardine: la tutela delle garanzie individuali, sancita dallo stato di diritto e dalla Costituzione.
Il contenuto di questo libro sta tutto nel sottotitolo: contro il giustizialismo morale. Quell’orientamento culturale e politico che persegue un concetto assoluto e astratto di giustizia e pensa di affidarne la realizzazione alla spada dei tribunali, a prescindere dalle forme, dalle garanzie processuali e dai diritti individuali. Viviamo in un Paese in cui alcuni versano in condizioni disumane, altri stentate e in cui il sistema delle pene insegue le inquietudini della sicurezza pubblica, ricorrendo a un inasprimento delle sanzioni buono solo a far crescere l’angoscia collettiva. In questa società e in questo clima trovano largo spazio campagne di opinione tese a incentivare la voglia di rivalsa sociale e a offrirle facili bersagli. Il libro ripercorre gli ultimi anni di storia nazionale. Anni in cui, mentre le tutele individuali in campo penale si affievolivano e processi pubblici e gogne mediatiche si moltiplicavano, si diffondeva l’idea che ciò che è peccato è reato. E l’esito è stato tanto l’abbassamento del livello di civiltà giuridica quanto la mortificazione del senso collettivo di giustizia. Da tutto questo nasce il quesito che, attraverso 11 casi esemplari, il libro pone ai lettori: siete garantisti o giustizialisti? Un test per verificare quale sia il vostro grado di rispetto dei principî e delle regole dello stato di diritto.

"Tra cura e giustizia: le passioni come risorsa sociale" di Elena Pulcini (Bollati Boringhieri 2020)
Perché ci prendiamo cura degli altri anche quando non siamo legati da rapporti personali? Perché lottiamo per la giustizia anche quando non ci riguarda direttamente? Quali sono, insomma, i fondamenti motivazionali che ci spingono ad agire eticamente e ad adottare comportamenti socialmente empatici? La risposta a questa domanda richiede di interrogarsi sul ruolo delle passioni, per gettare un nuovo sguardo sui due paradigmi nei quali si riassume di fatto la proposta etica del nostro tempo. Partire dalle passioni (come invidia e indignazione, paura e compassione, risentimento e amore), purché affrancate da ogni sospetto di irrazionalità, ci consente in primo luogo di pensare un’idea di giustizia diversa da quella che fonda il paradigma razionalistico corrente, per mostrarne piuttosto i fondamenti affettivi e distinguere tra pretese legittime e pretese illegittime di giustizia.
In secondo luogo, ci consente di sottrarre la cura a una visione altruistico-assistenziale per mostrarne, insieme alla complessità emotiva non priva di aspetti perturbanti, le potenzialità di una forma di vita. Infine, permette di riaffermare, contro ogni riduzione unilaterale, la complementarità tra le due prospettive etiche, tanto più necessaria quanto più esse sono chiamate a misurarsi con le sfide radicali del nostro mondo globale: prima fra tutte, l’ampliamento dell’idea stessa di altro attraverso le due figure inedite dell’altro distante nello spazio (lo straniero, il diverso) e dell’altro distante nel tempo (le generazioni future).
Muovendosi attraverso i grandi classici della «simpatia» (Hume e Smith), la riflessione filosofica del Novecento (da Anders a Jonas, da Arendt a Derrida, da Mauss a Ricœur) e il dibattito contemporaneo (da Rawls a Sontag, da Gilligan a Nussbaum, fino a Foucault e Sloterdijk), Elena Pulcini si chiede quali passioni presiedano alla lotta contro l’ingiustizia e quali alimentino la capacità di una buona cura, confidando nella genesi di un soggetto emozionale: un soggetto che attraverso la dinamica interminabile della relazione con l’altro, sappia distillare dalle passioni la qualità etica e generativa capace di promettere un mondo migliore.

L’iniziativa è associata all'omonima campagna "Nel frattempo un libro", ideata per sensibilizzare l’opinione pubblica all’acquisto di libri destinati alle biblioteche per i penitenziari di Firenze e Prato dove il PUP è attivo. La campagna vede anche la collaborazione di Scioglilibro: una cartolina realizzata dagli illustratori dell’associazione culturale e accompagnata da testi scritti dai detenuti sarà data in omaggio a quanti contribuiranno all’iniziativa.

Prossimo appuntamento
Martedì 11 maggio 2021 - ore 17.30
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Per maggiori informazioni: www.polopenitenziario.unifi.it