Città di Firenze
Home > Webzine > Lettura > "Il nodo magico. Ulisse, Circe e i legami che rendono liberi" di Cristina dell’Acqua
sabato 02 novembre 2024

"Il nodo magico. Ulisse, Circe e i legami che rendono liberi" di Cristina dell’Acqua

01-10-2021

Venerdì 1 ottobre 2021, alle ore 18.30, al Museo Novecento di Firenze Cristina dell’Acqua presenterà il suo nuovo libro “Il nodo magico. Ulisse, Circe e i legami che rendono liberi”. Possono i legami renderci liberi? Sì, se sono fatti di nodi magici, direbbe Omero. Per pochi istanti, in pochi versi dell’Odissea, Omero ci presenta un vero nodo ed è quando Arete, madre di Nausicaa e regina dei Feaci, dona a Ulisse, prima del suo ultimo viaggio verso Itaca, uno scrigno pieno di tesori e lo prega di legarlo saldamente con un nodo. Quello che Ulisse esegue è un nodo che gli ha insegnato molti anni prima la maga Circe. C’è quindi da scommettere che si tratti di un nodo magico.
Il nodo di Circe non è un nodo qualsiasi, è femminile, perché si scioglierà grazie alle donne incontrate, è desmós, dal verbo deo che significa legare, poikilos, complesso, come è la vita, colorato, variopinto, come sa renderlo la maga. Il nodo è l’essenza dei legami profondi. È una saldatura, invisibile. Ci tiene stretti all’altro, ma non è prigione. I legami veri non possono che essere un dono di libertà, di cura, di attenzione, di ascolto dell’altro.
Questo libro parla dunque di Ulisse e dei suoi legami. Nel suo lungo viaggio di ritorno da Troia, Ulisse è uomo vittorioso, ma solo. Non più un eroe ma un naufrago. Il senso e la direzione non sa più dove siano. Saranno alcuni incontri speciali ad aiutarlo a ritrovare una forza che non è scritta in nessuna guerra. Nausicaa, Circe, Calipso, Penelope, Anticlea, Atena sono le figure che lo guidano in un percorso che non è solo un ritorno a casa, ma tracciano la mappa della sua educazione sentimentale. Il ritorno di Ulisse è costruito sui nodi dell’amore,

dell’amicizia e dell’ospitalità ma anche del dolore e della nostalgia, fondamenta indispensabili per la ricostruzione della memoria di chi è stato e di chi diventerà. Al pari di Ulisse, tutti noi siamo le nostre relazioni.
Cristina dell’Acqua torna a sondare il mondo classico a caccia di domande e riposte che illuminino anche il nostro presente. «In questo nuovo viaggio» scrive «ci guideranno la fantasia di Omero, le donne, gli amici, le anime che Ulisse incontrerà e il nodo intricato e magico, che scopriremo legato a doppio filo a noi. Per ricordare, oggi e sempre, che è nei legami che è riposta la nostra libertà».

Cristina Dell’Acqua, laurea in Lettere Classiche all’Università degli Studi di Milano. Insegna greco e latino al Collegio San Carlo di Milano dove è ora Responsabile dei Progetti Culturali. Da sempre appassionata di sperimentazione didattica, ha seguito ad Annapolis, Maryland, USA corsi di specializzazione in Arts Integration e le conferenze annuali di aggiornamento didattico ed editoriale organizzate in Usa (San Francisco, Philadelphia, Chicago, Los Angeles) da ASCD, comunità globale dedicata all’eccellenza nell’insegnamento. Autrice di Una Spa per l’anima. Come prendersi cura della vita con i classici greci e latini (2019, Mondadori, ora collana degli Oscar). Tiene la rubrica settimanale Dizionario del Tempo Presente sull’online e sui social di La7. Ha pubblicato alcuni articoli su Domani e il Corriere della Sera.

Tutti gli incontri sono gratuiti.


Per ulteriori informazioni:
http://www.museonovecento.it/ - segreteria.museonovecento@musefirenze.it