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sabato 02 novembre 2024
"Nella vita o si vive o si scrive", incontro su Piera Oppezzo allla Biblioteca delle Oblate
07-12-2021
Martedì 7 dicembre 2021, alle ore 17.30, la Biblioteca delle Oblate di Firenze (Via dell'Oriuolo, 24) ospiterà l'incontro "Nella vita o si vive o si scrive", curato dall'associazione Idee Erranti e dedicato all'opera e la vita della poetessa Piera Oppezzo. Saranno presentati i libri “Esercizi D’Addio” e “Una lucida disperazione” di Piera Oppezzo, curati da Luciano Martinengo. L'incontro si terrà alla presenza del curatore della poetessa Giovanna Rosadini e della scrittrice e poetessa Elena Petrassi.
A Martinengo si deve la riproposizione della poesia di Piera Oppezzo, nata nel 1934, personalità appartata del mondo poetico del secondo Novecento, autrice di testi indimenticabili e paradigmatici, dal punto di vista dello scavo psicologico. Nel 1966 fece scalpore la pubblicazione nella prestigiosa collana bianca della casa editrice Einaudi della raccolta di poesie “L’uomo qui presente”, cui seguirono in vita altre pubblicazioni.
I testi raccolti nei due libri curati da Luciano Martinengo, usciti a qualche anno di distanza dalla morte dell’autrice, coprono l’intero arco temporale dell’opera poetica di Piera Oppezzo dai primi anni ’50 al 2009 (anno del decesso). Sono poesie che ci regalano parole di struggente intensità sulla ricerca di senso dell’avventura esistenziale e sulla sofferenza umana. Lo stile della Oppezzo è semplice e immediato, sfrondato da orpelli retorici e complessità ermeneutica e le sue parole arrivano dirette alla nostra comprensione. La sua non è mai una ricerca del consenso del lettore, ma piuttosto un’urgenza di scrivere; la scrittura come prima occupazione della sua vita. Del resto la stessa scrittrice ebbe a dire di sé: “a suo tempo decisi che l’atto di scrivere è l’atto principale che ritengo di dover compiere”.
Nel corso dell’incontro sarà presentato anche un docufilm sulla vita della Oppezzo. Il film ci condurrà lungo la vita dolorosa e solitaria della poetessa, nata in una famiglia estremamente umile, avviata a lavorare ancora bambina, approdata a Milano dove ha vissuto gli anni dell’impegno politico e delle utopie di trasformazione sociale, militando nei movimenti femministi e nella sinistra extraparlamentare degli anni ’70.
Un incontro di estremo interesse che attraverso le parole di “buoni maestri” avvicinerà il pubblico alla poesia e all’infinita bellezza delle parole.