Lunedì 24 gennaio 2022, alle ore 15.30, si terrà l'incontro online "Etty Hillesum - Un senso nuovo dalle profondità della disperazione". L'ebrea olandese è morta ad Auschwitz nel 1943 dopo aver rifiutato di salvarsi per condividere il destino del suo popolo e aver scritto un toccante diario e intense lettere da un campo di transizione. L’evento è organizzato per il Giorno della Memoria 2022 dal Dipartimento FORLILPSI dell’Università di Firenze e dalla Fondazione il Fiore con il patrocinio dell’Associazione di Amicizia Ebraico-Cristiana di Firenze. Interventi di Ida Zatelli, padre Adolfo Lippi, Sara Gomel e Luciana Breggia. Saluti anche del presidente della Comunità Ebraica di Firenze Enrico Fink.
Esther (Etty) Hillesum, ebrea olandese morta ad Auschwitz nel 1943, non ancora trentenne, dopo aver rifiutato la possibilità di salvarsi per condividere il destino del suo popolo e dopo aver scritto un toccante diario tra il 1941 e il 1943 e poi delle intense lettere dal campo di transizione di Westerbork che sono fortunosamente scampati allo sterminio della sua famiglia. Testi, pubblicati a partire dagli anni Ottanta con grande successo, che documentano un originale percorso interiore di resistenza esistenziale alla barbarie del nazismo e all’orrore dell’Olocausto e di ricerca del divino nel tentativo di preservare almeno la propria anima e umanità, la propria capacità di sentire.
Il webinar, che ha il patrocinio dell’Associazione di amicizia ebraico-cristiana di Firenze, è intitolato “Etty Hillesum - Un senso nuovo dalle profondità della disperazione” e si svolgerà a partire dalle ore 15.30 di lunedì 24 gennaio 2022 in diretta al link https://zoom.us/j/92798910978?pwd=cWN5R1FFVXpyaTlrcTlLaFpYY2hVQT09 (ID Riunione 927 9891 0978 – Pass 104576).
Ad aprire l’incontro saranno i saluti istituzionali della presidente della Fondazione il Fiore Maria Giuseppina Caramella, della direttrice del Dipartimento FORLILPSI dell’Università di Firenze Vanna Boffo, del presidente della Comunità Ebraica di Firenze Enrico Fink e del consigliere dell’Associazione di Amicizia Ebraico-Cristiana di Firenze Giulio Conticelli.
Il primo intervento sarà di Ida Zatelli, ordinaria di Lingua e letteratura ebraica all’Università di Firenze e vicepresidente dell’Associazione Italiana per lo Studio del Giudaismo (AISG), sulla “Memoria e testimonianza come valori biblici”, in cui parlerà della funzione attualizzante, e non di semplice rievocazione nostalgica, del concetto di memoria attestato nella Bibbia e della necessità di affrontare il Giorno della Memoria proponendo valori e non un mero rituale.
Poi Padre Adolfo Lippi, religioso passionista da molti anni legato all’amicizia ebraico-cristiana, con la sua relazione intitolata “Osare di credere: un’esperienza felice per Etty Hillesum”, racconterà come Etty, ebrea «bene immersa nel suo popolo fino alle ultime conseguenze», «però non aveva cominciato la sua vita con la fede e le pratiche religiose» ma «fu condotta a diseppellire Dio in se stessa per trovare in questo una sorgente di sicurezza, di creatività, di capacità di aiutare altri e, si può veramente dire, di felicità non condizionata dalle situazioni nelle quali ci si viene a trovare. Fu veramente una presenza (Shekhinah) di Dio in una specie di inferno, un dono che non possiamo dimenticare».
Sara Gomel, docente tutor dell’Università di Bologna e profonda conoscitrice di Etty Hillesum, su cui ha scritto un saggio edito da Castelvecchi, terrà una relazione intitolata “La resistenza in Etty Hillesum - dove non vi sono uomini procura tu di essere uomo”. In essa, affrontando interrogativi quali «che cosa significa resistere all'oppressione e alla violenza sistematica tenendosi fuori da essa? è possibile custodire la propria interiorità e il proprio sentire quando tutto mira ad annichilirci?», spiegherà in che senso «Etty Hillesum, con il suo diario, ci rende testimoni di una forma di resistenza alla barbarie nazista che non è resistenza politica né fuga, ma una resistenza dell'anima, che non è perdono né oblio, ma salvaguardia di ciò che di più umano vi è nell'essere umano».
Infine la magistrata Luciana Breggia, ex presidente della Sezione specializzata sull’Immigrazione e la protezione internazionale presso il Tribunale di Firenze, autrice di un saggio e un testo teatrale su Etty Hillesum e attenta studiosa del pensiero di Edith Stein e Simone Weil, interverrà sul tema “Parola chiave ‘destino di massa’: attualità di Etty Hillesum” cercando di «sviluppare i motivi dell’attualità della testimonianza e del pensiero di Etty Hillesum» a partire dalla «scelta di voler condividere il destino di massa della sua gente, quella degli oppressi, degli ebrei inviati allo sterminio».
Per ulteriori informazioni, Fondazione il Fiore. Tel.: 055-225074