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sabato 02 novembre 2024
"Quasicristalli", incontro con Luca Bindi al Museo di Storia Naturale di Firenze
24-03-2022
Giovedì 24 marzo 2022, alle ore 16.30, la sala Strozzi del Museo di Storia Naturale, Geologia e Paleontologia dell'Università di Firenze, in via La Pira 4, ospita la presentazione del libro di Luca Bindi "Quasicristalli. L'avventura di una scoperta" (Gruppo editoriale Tab), con contributi di Barbara Gallavotti, Luciano Maiani e Marco Tavani, nell'ambito del ciclo di incontri "Dialoghi attorno alla Natura: libri e incontri al Museo di Storia Naturale". Discute con l'autore: la curatrice del Museo di Geologia e Paleontologia Elisabetta Cioppi.
Un frammento di popular science che apre lo sguardo su una scoperta cruciale e straordinaria. Dalle parole del Premio Aspen, il racconto dell’intricato e affascinante percorso che lo ha portato a cercare quella prova sperimentale sull’esistenza dei quasicristalli che in natura sembrava impossibile scovare. Con tenacia e intuizione, Bindi e Steinhardt si sono impegnati in una spedizione che ha i connotati di un’avventura, ricca di fascino, incognite e difficoltà. Un viaggio fisico, umano e scientifico, che parte dall'Italia, attraversa gli Stati Uniti, arriva fino all’Estremo Oriente russo e strizza l'occhio allo spazio. Una ricerca intensa sui materiali proibiti e impossibili, che ha portato a una rivelazione che infrange dogmi e certezze consolidati in centinaia di anni. Una ricerca che tenta di rispondere a domande insidiose: il quasicristallo esiste? È scientificamente possibile? Si è formato sulla Terra o proviene dallo spazio?
Luca Bindi è professore ordinario di mineralogia e cristallografia all’Università di Firenze, dove è direttore del Dipartimento di Scienze della Terra. Ricercatore all’Istituto di Geoscienze e Georisorse del CNR, la sua intensa attività di ricerca, condensata in oltre 300 pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali, è rivolta principalmente a studi cristallografico-strutturali che integrano la mineralogia con i settori più avanzati della cristallografia. La sua scoperta dei quasicristalli naturali (pubblicata su «Science» nel 2009) ha avuto un'incredibile risonanza nella comunità scientifica internazionale, ridefinendo le scienze della terra, fisiche, chimiche e dei materiali. La sua attività di ricerca lo ha portato a ricevere numerosi premi e riconoscimenti scientifici internazionali, tra cui il Premio Presidente della Repubblica 2015 per le Scienze Fisiche, Matematiche e Naturali dell’Accademia Nazionale dei Lincei e il Premio Aspen 2018. Due lavori riferiti alla scoperta del primo quasicristallo naturale sono stati citati dalla Royal Swedish Academy of Sciences per l’assegnazione del premio Nobel per la chimica 2011. Tra le sue collaborazioni internazionali si annoverano Princeton University, Harvard University e California Institute of Technology. Per onorare il suo contributo alle scienze mineralogiche e planetarie, la comunità gli ha dedicato nel 2011 un minerale (lucabindiite) e nel 2018 un pianeta (Bindiluca = 2000 DG). È fellow di prestigiose associazioni internazionali, tra cui la Mineralogical Society of America, e socio dell’Accademia dei Lincei. Dalla scoperta del primo quasicristallo naturale nel 2009, Luca Bindi ha continuato a essere protagonista di scoperte rilevanti nel mondo della cristallografia e mineralogia, fino all'ultimo articolo pubblicato su «PNAS» nel luglio 2021 inerente la scoperta di un quasicristallo naturale nella prima esplosione atomica.