Home > Webzine > Lettura > "Rileggere i classici per migliorare il presente", nuovi incontri alla Biblioteca delle Oblate
sabato 02 novembre 2024
"Rileggere i classici per migliorare il presente", nuovi incontri alla Biblioteca delle Oblate
01-04-2022
Rafforzare il senso civico dei giovani, trasmettere l'importanza della cittadinanza attiva e la responsabilità civica, la cultura della convivenza basata su libertà, limiti, diritti e doveri. Sono gli obiettivi del ciclo di incontri "Rileggere i classici per migliorare il presente" promosso dall'Istituto Gramsci Toscano, in collaborazione con Per Un Nuovo Mondo Comune e Società Filosofica Italiana - sezione di Firenze, alla Biblioteca delle Oblate (via dell'Oriuolo, 24).
L'Istituto Gramsci Toscano è un'associazione culturale di ricerca e dibattito, con sede in via Giampaolo Orsini 44, che sviluppa e promuove la riflessione e la discussione sui grandi temi della politica contemporanea, coglie le trasformazioni in atto, mette in relazione ricerche culturali, competenze, saperi e politica prevalentemente all'interno di gruppi di lavoro. L'attività di ricerca comprende anche l'organizzazione di convegni nazionali e internazionali, nonché seminari e corsi di formazione. Altro obiettivo fondamentale dell'Istituto è l’approfondimento e la divulgazione del pensiero e delle opere di Antonio Gramsci.
Programma "Rileggere i classici per migliorare il presente"
Venerdì 1 aprile 2022 - ore 17.30 Luce Irigaray, relatrice Vittoria Franco Filosofa, linguista e psicoanalista belga, Luce Irigaray è considerata una delle più importanti filosofe contemporanee. Il nucleo attorno al quale si sviluppa il suo pensiero è il tema dell'alterità: muovendo da quella di genere e identificando il femminile come la più significativa rimozione operata dalla cultura occidentale. Membro dell'École freudienne de Paris, dalla quale fu allontanata nel 1974 per la presunta radicalità delle sue tesi, è, dal 1985, docente all'École des hautes études en sciences sociales di Parigi. Tra le sue opere: Elogio del toccare (Il melangolo 2013), All’inizio, lei era (Bollati Boringhieri 2013), Condividere il mondo (Bollati Boringhieri 2009) e L'ospitalità del femminile (Il Nuovo Melangolo 2014).
Venerdì 6 maggio 2022 - ore 17.30 John Rawls, relatore Antonio Floridia Considerato tra i massimi filosofi politici del Ventesimo secolo, John Rawls è stato professore emerito alla Harvard University, dove ha insegnato dal 1962 al 1991. Tra i suoi testi tradotti in italiano ricordiamo: Una teoria della giustizia (Feltrinelli, 1982, 2008); Unità sociale e beni primari, in Utilitarismo e oltre, a cura di Amartya Sen e Bernard Williams (il Saggiatore, 1984); Il liberalismo politico (Edizioni di Comunità Einaudi, 1994); Il diritto dei popoli (Edizioni di Comunità Einaudi, 2001); Saggi. Dalla giustizia come equità al liberalismo politico (Edizioni di Comunità Einaudi, 2001); Giustizia come equità. Una riformulazione (Feltrinelli, 2002); Lezioni di storia della filosofia morale (Feltrinelli, 2004) e Lezioni di storia della filosofia politica (Feltrinelli, 2009).
Venerdì 20 maggio 2022 - ore 17.30 Guido Calogero, relatore Emidio Spinelli Storico della filosofia antica, filosofo, e politico, Guido Calogero fu allievo di Giovanni Gentile, andò in cattedra giovanissimo nel 1927, anno in cui pubblicò I fondamenti della logica aristotelica. Del 1928 è un’edizione critica e un’introduzione al Simposio di Platone in cui si concretizzò anche un primo studio del pensiero di Socrate, del 1932 sono gli Studi sull’Eleatismo, del 1967 la Storia della logica antica. Del 1938 è La conclusione della filosofia del conoscere, in cui operò una distruzione della metafisica, ontologica e gnoseologica. Fu autore di gran parte delle voci di filosofia dell’Enciclopedia Treccani, tra cui quella su Leonard Nelson. Tra il 1946 e il 1948 uscirono le Lezioni di Filosofia in tre volumi, scritte in carcere qualche anno prima, dove era stato rinchiuso per attività antifasciste. Tradusse la sua filosofia in una prassi etico-politica rigorosa, e, teorizzatore del liberalsocialismo, fu fra i fondatori del Partito d’Azione. Il suo moralismo assoluto trovò espressione ne La scuola dell’uomo (1939), in Logo e Dialogo (1950) e Filosofia del dialogo (1962).
Venerdì 3 giugno 2022 - ore 17.30 Cesare Luporini, relatore Sergio Filippo Magni Filosofo di fama internazionale e grande intellettuale del Novecento, Cesare Luporini fu tra i maggiori esponenti del marxismo italiano. Aveva studiato all'Università di Firenze; insegnato storia della filosofia nelle università di Cagliari e Pisa, per poi tornare come professore di filosofia morale a Firenze. Ha partecipato alle attività della rivista Società, di cui è stato anche direttore responsabile. Dopo l'interesse iniziale per l'esistenzialismo ha approfondito l'analisi delle opere filosofiche di Karl Marx. Ha scritto i saggi di filosofia teoretica Situazione e libertà nell'esistenza umana (1941) e Dialettica e materialismo (1974), e di storia della filosofia Filosofi vecchi e nuovi (1947). Nella critica leopardiana ha avuto una notevole importanza il suo saggio Leopardi pogressivo (1980). Membro del Senato della Repubblica e del comitato centrale del Partito Comunista Italiano dagli anni Cinquanta fino allo scioglimento. La presenza politica di Luporini copre un arco temporale vasto e rilevante, segnato da grandi eventi storici: la Guerra fredda e i governi di centrosinistra in Italia, la riforma della scuola media e il 1968, gli anni di piombo e il compromesso storico, il crollo del socialismo reale e la fine del PCI.
Venerdì 17 giugno 2022 - ore 17.30 Edgar Morin, relatore Francesco Bellusci Sociologo, filosofo e saggista francese di origine ebraica, Edgar Morin è l'iniziatore del “pensiero complesso”: la necessità di una nuova conoscenza che superi la separazione dei saperi presente nella nostra epoca e che sia capace di educare gli educatori ad un pensiero della complessità. Ha partecipato alla Resistenza (rinunciando agli studi universitari) assumendo il cognome della sua futura moglie: Morin. Ha preso parte a movimenti anarchici, pacifisti e libertari e al Partito Comunista Francese, da cui è stato espulso nel 1951. Negli anni Cinquanta è stato ricercatore presso il C.N.R.S. (Centre national de la recherche scientifique) compiendo studi sul divismo, i giovani e la cultura di massa. Oggi è il direttore per la sezione scienze umane e sociali. Nel 1956 ha fondato la rivista «Arguments», trattando i temi politici centrali degli anni Cinquanta e Sessanta. Nel 1967, con Roland Barthes e Georges Friedmann, ha fondato la rivista «Communications», di cui è tuttora co-direttore. Nel 1969, un soggiorno al Salk Institut lo ha messo in contatto con la teoria dei sistemi che ha influenzato profondamente le sue ricerche epistemologiche. Attualmente è Presidente dell'Associazione per il Pensiero Complesso, con sede a Parigi, e Presidente dell'Agenzia europea per la Cultura (UNESCO). Nel 2012 è stato insignito del Premio Scanno per la sociologia. Ha pubblicato, tra i tanti libri, I fratricidi (1997), I miei demoni (1999), Introduzione a una politica dell’uomo (2000) L’uomo e la morte (2002) e Lo spirito del tempo (2017).
Venerdì 23 settembre 2022 - ore 17.30 Federigo Enriques, relatore Gaspare Polizzi Matematico, storico della scienza e filosofo, Federigo Enriques dopo la laurea in Matematica alla Scuola Normale Superiore di Pisa iniziò a collaborare con Guido Castelnuovo, Luigi Cremona e Corrado Segre. Nel 1911, Enriques presiede il Congresso Internazionale di Filosofia e nel discorso di apertura suscitò un’aspra polemica con Benedetto Croce, elogiando lo spirito aperto e non dogmatico della scienza, caratterizzata da una ricerca continua di una teoria che possa dare un senso complessivo alla realtà. Sebbene fosse legato all’osservazione empirica, lo scienziato non rinunciò allo scopo ideale di soddisfare le esigenze razionali, estetiche e morali innate nell’essere umano. Tra i fondatori della Scuola italiana di geometria algebrica, per le origini ebraiche dovette rinunciare alla docenza dal 1938 al 1944. Teorico dell’unità del sapere filosofico e scientifico, si è impegnato alla promozione dell’insegnamento di Storia della scienza nelle scuole. Ha diretto la sezione di Matematica dell’Enciclopedia Italiana.
Venerdì 14 ottobre 2022 - ore 17.30 Ildegarda de Bingen, relatrice Michela Pereira Una delle poche donne che occupino a buon diritto un posto nella filosofia occidentale prima dell’età contemporanea, Ildegarda di Bingen (1098-1176) è l'autrice di testi didascalico-teologici, scientifico-fisiologici e letterari, tra cui numerosi poemi e una commedia, tra cui i fondamentali: Liber Scivias; Liber vitae meritorum; Liber divinorum operum e Liber subtilitatum diversarum naturarum creaturarum suddivisa in seguito in Physica e Causae et curae. La religiosa medievale benedettina tedesca, che ha compiuto diversi viaggi in tutta Europa e intrattenuto relazioni politico-religiose con imperatori, pontefici e teologi, deve la sua fama soprattutto all'opera mistica e filosofica, alle visioni che le valsero la santità e a pregevoli composizioni musicali.
Venerdì 18 novembre 2022 - ore 17.30 Sartre versus Heidegger, relatore Sergio Givone Romanziere, drammaturgo, filosofo e critico letterario francese, Jean-Paul Sartre è stato fra i pensatori più significativi del Novecento e rappresentante dell’esistenzialismo. Compì i suoi studi all'École normale supérieure di Parigi (dove conobbe Simone de Beauvoir, compagna di una vita); subito dopo l'università insegnò filosofia nei licei a Le Havre e a Parigi. Nel 1939 fu chiamato alle armi e fu fatto prigioniero dai tedeschi. Quando venne liberato nel 1941 tornò a Parigi e partecipò alla Resistenza. Fondò la rivista «Les temps modernes» attraverso cui diffuse le sue idee politiche e letterarie divenendo un’icona della gioventù ribelle e anticonformista del dopoguerra. Critico verso il gaullismo come verso lo stalinismo, si avvicinò alle posizioni della sinistra marxista attirando sia le critiche dei comunisti sia quelle degli anticomunisti arrivando a una clamorosa rottura con Albert Camus. Intervenne in difesa dell'Indocina, contro la repressione sovietica in Ungheria, a sostegno della libertà algerina , contro i crimini di guerra statunitensi nel Vietnam (con Bertrand Russell, fondò l'organizzazione per i diritti umani denominata Tribunale Russell-Sartre) e contro l'invasione della Cecoslovacchia. Nel 1964 fu insignito del Premio Nobel per la letteratura, che però rifiutò, motivando il rifiuto col fatto che un reale giudizio su un letterato può essere dato solo postumo e non in vita. Della sua vasta produzione filosofica e letteraria ricordiamo le opere più celebri, tra cui: La nausea (1938), L’essere e il nulla (1943), Che cos’è la letteratura? (1947), Le mani sporche (1948), Critica della ragione dialettica (1960), Le parole (1964). Uno dei filosofi più influenti dell'età contemporanea e della storia del pensiero nella società occidentale, Martin Heidegger è il maggiore esponente dell'esistenzialismo. Di famiglia cattolica studia teologia a Friburgo. In seguito si allontana dal cattolicesimo e diventa assistente di Edmund Husserl e poi, nel 1928, suo successore; a lui Heidegger, l’anno precedente, ha dedicato uno dei suoi testi più famosi, Essere e tempo. Che cos’è la metafisica e il saggio Kant e il problema della metafisica compongono la prima parte del ragionamento heideggeriano, incentrata al problema dell’essere e della sua natura. Nell'aprile del 1933 viene nominato rettore dell’Università di Friburgo; poco dopo aderisce al nazionalsocialismo: è questa una delle pagine più controverse della storia della vita e del pensiero del filosofo. Si dimette dal rettorato nel 1934 per proseguire l’attività di ricerca e dedicarsi ai corsi universitari (soprattutto quelli su Nietzsche, tra il 1936 e il 1940 ed editi nel 1961). Sono di questi anni importanti interventi, quali L’introduzione alla metafisica, L’origine dell’opera d’arte (1935), la conferenza a Roma intitolata Hölderlin e l’essenza della poesia (1936) e lo studio La dottrina platonica della verità (1942). Immediatamente successiva al secondo conflitto mondiale è Lettera sull’umanismo (1946), che riprende ed innova la riflessione di Essere e tempo di quasi vent’anni prima. Gli anni cinquanta vedono il filosofo pubblicare altri interventi quali La questione della tecnica e i Sentieri interrotti. Negli ultimi anni si ritira in una baita nell’amata Foresta Nera, dove avviene lo storico incontro con il poeta ebreo Paul Celan. Heidegger si spegne nel maggio del 1976.
Venerdì 2 dicembre 2022 - ore 17.30 Audre Lorde, relatrice Anna Scattigno Nata ad Harlem, New York, ultima figlia di immigrati da Grenada nei Caraibi, Audre Lorde comincia a scrivere poesia giovanissima (la prima viene pubblicata quando frequenta ancora il liceo) e negli anni intreccia lo studio, il lavoro (infermiera, operaia, segretaria, bibliotecaria, insegnante) alla produzione poetica, saggistica e in prosa. Nel 1990 viene nominata, prima donna e prima persona di colore, New York State Poet. Ha pubblicato dieci raccolte di poesie, un romanzo e numerosi saggi. Muore il 17 novembre 1992 a St. Croix, dopo una coraggiosa battaglia con il cancro.
La partecipazione è gratuita su prenotazione dal 20 del mese precedente. Per informazioni e prenotazioni contattare la biblioteca al numero 0552616523 oppure scrivere a bibliotecadelleoblate@comune.fi.it Per permettere le operazioni di registrazione all'iniziativa si richiede di arrivare 15 minuti prima dell'inizio dell'evento. Per partecipare agli eventi nelle Biblioteche è necessario indossare mascherine di tipo FFP2. L'accesso in Biblioteca è consentito esclusivamente agli utenti possessori del Green Pass rafforzato e di un documento di identità, agli utenti di età inferiore ai dodici anni e ai soggetti esenti dalla campagna vaccinale.