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giovedì 28 marzo 2024

Alla scoperta di Amos Oz con Yair Qedar e le storie di Shaul Bassi nel giardino della Sinagoga

21-07-2022

Giovedì 21 luglio 2022, a partire dalle ore 19.00, il giardino della Sinagoga di Firenze (ingresso libero da via Farini, 6) ospita il quarto appuntamento della decima edizione del Balagàn Café, la speciale kermesse culturale estiva organizzata dalla Comunità Ebraica di Firenze e dal Comitato Rete Toscana ebraica in collaborazione con il Museo ebraico di Firenze, con il sostegno della Regione Toscana. Il Balagan per dieci giovedì dallo scorso 30 giugno e fino all’1 settembre 2022 animerà le serate d’estate fiorentine.

L’iniziativa è stata realizzata grazie al contributo di Fondazione CR Firenze nell’ambito del bando artistico e culturale. L’edizione del Balagan di quest’anno dal titolo “Toscana: Crocevia di culture” guarderà all’Europa, tristemente martoriata dalla guerra e al ruolo che i nostri territori hanno oggi e hanno avuto nella storia nel viaggio delle persone, delle culture, della storia. Il progetto, inserito nell'Estate Fiorentina del Comune di Firenze, è stato cofinanziato dall’Unione Europea – Fondo Sociale Europeo, nell’ambito del Programma Operativo Città Metropolitane 2014-2020.

Giovedì 21 luglio 2022 avranno luogo le visite guidate alla Sinagoga e al Museo ebraico, al costo di 10 euro dalle ore 19,30 alle 21, tenute da operatori dedicati; per partecipare è necessaria la prenotazione al numero 055290383.

Questa quarta serata del Balagàn Café 2022, vedrà la novità del “Balagàn Cinema all'aperto” (che proseguirà anche il 28 luglio e il 4 agosto), che racconterà un autore della cultura israeliana amatissimo in Italia come Amos Oz, scrittore, giornalista e intellettuale israeliano con il documentario “The fourth window”.

Alle ore 20 la presentazione del volume “Il Cortile del mondo” (edito da Giuntina) con le storie dal Ghetto di Venezia raccontate da Shaul Bassi, docente di letteratura inglese e postcoloniale all'Università Ca' Foscari di Venezia, oltre che direttore del Venice Center for Humanities and Social Change. Il cortile del mondo parla del ghetto di Venezia nel 2016, anno in cui diversi scrittori sono stati ospiti dei suoi palazzi, dei suoi campi e delle sue calli con l’obiettivo di raccontare quel luogo oggi. Il 2016 naturalmente non è stato scelto a caso: in quell’anno il ghetto ha compiuto mezzo millennio. Shaul Bassi professore che ha concentrato tanto del suo lavoro su Shakespeare e sulla teoria postcoloniale è partito domandandosi perché la letteratura moderna abbia sempre evitato il “ghetto”. Se Shakespeare ne Il mercante di Venezia mette l’elemento ebraico al centro della vicenda senza nominare mai il ghetto, ma dandolo come presupposto, autori successivi come Thomas Mann o Marcel Proust non hanno mai sfiorato questo luogo. Rimosso all’indomani dell’emancipazione, il ghetto torna a far parlare di sé dopo la Shoah, attraverso un lungo lavoro sulla memoria. Così cinquecento anni dopo la fondazione nel 1516, diciotto scrittori di diversi paesi, lingue, identità, religioni sono riusciti a tirar fuori sorprendenti prospettive su questo “cortile” veneziano aperto sul mondo. Divenuto luogo di segregazione poco dopo la sua creazione, il ghetto fu anche un vivacissimo centro culturale ebraico e interculturale. Il titolo del volume gioca proprio sul significato della parola “ghetto” che nella parlata ebraico veneziana veniva detto “hasèr”, la versione veneziana dell’ebraico “chatzèr”, “cortile” appunto. Un luogo di incontro, dove tutti si conoscono e dove si sono incontrati anche gli autori, tra gli altri: Amitav Gosh, Stanley Gazemba, Anita Desai, Doron Rabinovici, Marjorie Agosìn, Laura Forti.

Alle ore 21 inizia il Balacinema all’aperto alla scoperta di Amos Oz, una delle figure chiave della letteratura israeliana e anche della vita politica del paese, con “The fourth window”, il film documentario di Yair Qedar. Dopo aver diretto una serie di documentari biografici (ben 19) su personaggi letterari, come The Awakening e Zelda: A Simple Woman, il documentarista israeliano si è assunto il compito di raccontare la storia completa dello scrittore e saggista scomparso nel 2018. Il film è stato presentato in anteprima quasi contemporaneamente a livello internazionale nella selezione ufficiale del Festival del documentario di Salonicco e in patria nella competizione nazionale di Docaviv. Il film racconterà la storia e il grande successo internazionale di Amos Oz, simbolo della coscienza israeliana e scrittore tradotto in 45 lingue, ma anche le sue tragedie personali. In una serie di conversazioni con il suo amico e biografo Nurith Gertz, intrecciando passaggi biografici, letteratura e conversazioni con le persone principali della sua vita, Amos Oz racconterà la sua ultima storia. Le conversazioni telefoniche tra Gertz e Oz accompagnate dalle immagini di una particolare strada di Tel Aviv sono la spina dorsale del film, ma sarà possibile anche vedere le interviste con Gertz e altre potenze israeliane e globali nei campi della letteratura, dell'editoria, del giornalismo e della cultura, come David Grossman, Etgar Keret, Nicole Krauss e Natalie Portman, tra gli altri. Non mancheranno alcuni estratti dei suoi libri letti ad alta voce da Dror Keren che accompagnano i vari filmati d'archivio, e Description of a Struggle di Chris Marker (1960).

L’apericena a cura di Michele Hagen e Jean Michael Carasso sarà un’esperienza di gusto e cultura ispirata alle ricette del mondo ebraico. Protagonista del momento culinario del giovedì sarà la grigliata (anche nella gustosa variante vegetariana per chi lo volesse) che è diventata nel tempo simbolo gastronomico della festa di Lag Baomer che cade a maggio tra Pesach e Shavuot. I falò sono di tradizione e con i falò anche la grigliata come derivazione festiva. Come sempre le bevande e gli aperitivi sono a cura del Balagan Bistrot Café.
Per l’apericena i posti sono limitati ed è obbligatoria la prenotazione su https://www.jewishflorence.it/mostre-ed-eventi/  (offerta di partecipazione consigliata 10 euro).

Per maggiori informazioni: www.firenzebraica.it