Termina il viaggio letterario di Intemporanea, la rassegna ideata da Pinangelo Marino. L’ultimo appuntamento è con lo scrittore Andrea Pomella, che presenterà il suo “Il dio disarmato”, edito da Einaudi, venerdì 23 settembre 2022 alle 17 alla Biblioteca Mario Luzi (via Ugo Schiff, 8) a Firenze. La manifestazione, giunta alla sua quarta edizione, si inserisce nel programma dell’Estate Fiorentina: sette incontri di qualità, un percorso tra letteratura, podcast e lectio d’autore con le firme della narrativa italiana, che ha portato il pubblico nei luoghi della cultura attraverso tutta la città, dal centro fino alle biblioteche di quartiere.
L’ultimo lavoro di Pomella - nelle librerie dal 6 settembre 2022 - si apre come farebbe un saggio, ma siamo nel campo della letteratura. Sotto la sua penna finisce il rapimento di Aldo Moro da parte delle Brigate Rosse e il massacro dei cinque agenti della scorta: l’evento che ha generato la piú grave frattura emotiva, politica e sociale della storia repubblicana. L’attacco dura tre minuti. Tre minuti che, a piú di quarant’anni di distanza, continuano a essere oggetto di ricerche, ricostruzioni e speculazioni. Ogni scrittore sa come manipolare il tempo, può condensare dieci anni in una frase o dilatare pochi secondi e farli durare quanto vuole, se in quei secondi si nasconde una verità su cui lo sguardo continua a posarsi. Il metodo in un certo senso è quello del realismo traumatico: mettere in scena e replicare per sfiorare la verità. Non la verità storica, ma quella piú sfuggente della percezione individuale e collettiva. Ecco allora alternarsi nella narrazione i testimoni oculari, i brigatisti, i politici, gli uomini della scorta, persino personaggi storici vissuti secoli prima. L’azione, gli spari, la fuga, il congegno che scatta e che si replica all’infinito, perennemente identico a se stesso, vengono osservati ogni volta da una prospettiva diversa. A intersecare i fatti pubblici è il racconto privato delle ultime otto ore di vita di Aldo Moro prima del sequestro. “Il dio disarmato” è un romanzo senza aggettivi: storico, politico, filosofico, lirico, documentario, nessun termine riesce davvero a definirlo. È un libro che indaga nel profondo le scelte individuali e i disegni del destino, il territorio e lo spazio urbano, la sostanza del tempo, il mormorio segreto della vita di un uomo tra i piú importanti della storia d’Italia, che quando tornava a casa si toglieva di dosso l’aggettivo «politico» per cercare di essere soltanto un uomo.
Andrea Pomella è nato a Roma nel 1973. Ha pubblicato per Einaudi “L’uomo che trema” (2018, Premio Napoli 2019 e Premio Wondy 2020) e “I colpevoli” (2020). Ha scritto anche “Il soldato bianco” (Aracne 2008), “10 modi per imparare a essere poveri ma felici” (Laurana 2012), “La misura del danno” (Fernandel 2013) e “Anni luce” (add 2018). Scrive su «doppiozero» e «minima&moralia» e insegna scrittura autobiografica alla Scuola del Libro di Roma.
L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti, l’evento è organizzato in collaborazione con la Biblioteca Mario Luzi.
Per maggiori informazioni: www.intemporanea.eu