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martedì 05 novembre 2024
"Tetragono a colpi di ventura", ciclo di conferenze alla Biblioteca Villa Bandini di Firenze
20-10-2022
Dal mese di ottobre alla Biblioteca Villa Bandini (via del Paradiso, 5 - Firenze) un ciclo di conferenze a cura di Aldo Pasquali, a partire dal tema della teoria umorale di Ippocrate. Gli incontri si tengono alle ore 17.00 nella Sala Paradiso. In occasione della rassegna la Biblioteca proponte una bibliografia tematica. I titoli sono disponibili per il prestito locale e interbibliotecario.
“La vita è breve, l'arte è lunga, l'occasione è fugace, l'esperienza è fallace, il giudizio è difficile”: così inizia il libro degli Aforismi di Ippocrate, colui che mise a punto una a teoria degli umori al fine di fornire una spiegazione eziologica della insorgenza delle malattie. Ad occhi contemporanei essa può sembrare un vecchio armamentario del passato, eppure la struttura esplicativa del sistema umorale è sempre valida. Come prodotto dello sforzo di capire noi stessi, il sistema degli umori è un riflesso della nostra stessa autocoscienza: ci ricorda che dobbiamo inevitabilmente accontentarci di spiegazioni per approssimazione e che i migliori dottori e scienziati sono quelli che, come Socrate, sanno di sapere poco.
PROGRAMMA: La freccia e il mortaio - 20 ottobre 2022 Nell'antichità le malattie erano spiegate come provocate da una colpa umana che suscitava la collera divina. Gli dèi punivano, ma erano anche coloro che guarivano: Apollo è una divinità portatrice di pestilenze e di miracolose guarigioni. Nel mondo antico, dalla Mesopotamia all'Egitto fino alla Grecia classica, cominciano a delinearsi due categorie di interpreti della volontà divina, in continua osmosi: lo ierofante, che si faceva tramite della divinità presso i malati e un medico non più stanziale nei templi, ma itinerante, che esercita un'arte razionalistica e profana, una techne della mano e della parola, e che culmina nella figura di Ippocrate.
Umori e temperamenti - 17 novembre 2022 La teoria dei quattro umori, formulata da Ippocrate, sosteneva che la mescolanza armonica o squilibrata nel corpo umano era in grado di determinare la salute o le malattie. Fu poi Galeno a trasformarla in una scienza dei temperamenti umani, attribuendo quest'ultimi alla prevalenza di uno degli umori sugli altri tre. Quattro sono gli umori: il sangue caldo e umido, la bile nera fredda e secca, la bile gialla calda e secca, il flemma freddo e umido. I quattro umori corrispondevano agli elementi del cosmo e alla suddivisione del tempo, controllavano tutta l'esistenza, i comportamenti dell'umanità e i caratteri degli individui.
Armonie cosmiche - 15 dicembre 2022 La teoria degli umori era una visione olistica, comprendente sia il macrocosmo che il microcosmo umano, nel quale la predisposizione all'eccesso di uno dei quattro umori definisce gli aspetti psichici caratteriali e insieme la costituzione fisica. A partire dal XVII sec., quando si capì come funzionava la circolazione sanguigna, e quando si stabilì la connessione fra la malattia e la presenza di germi, la teoria degli umori entrò in crisi, pur continuando a trovare credito in un sapere popolare improntato al senso comune.
La linfa della vita - 19 gennaio 2023 L'umore del sangue è il più neutrale; prodotto nel fegato, è caldo e umido, associato alla primavera e all'infanzia e la sua prevalenza nell'organismo è correlata alla salute, alla serenità, alla sensualità e all'ottimismo. Così viene descritta la persona dal temperamento sanguigno, gioviale, allegro, goloso e sensuale. Il sangue, che simboleggia i valori del fuoco e del calore solare, è considerato il veicolo della vita edell'anima, il che spiega i riti sacrificali e il sacrificio cruento, rito centrale di tutte le religioni delle civiltà antiche tradizionali.
La pigrizia andò al mercato - 16 febbraio 2023 Il flemma è l'umore freddo e umido proveniente dal cervello, da dove discende nei polmoni, per defluire poi dal naso alla bocca. Nell'uso figurato, il temperamento flemmatico indica calma, lentezza, scarsa emotività, indolenza e causa della pigrizia: collocato all'opposto dell'irascibile, nel Medioevo finirà per indicare quel torpore spirituale, detto acedia,che induce il monaco a trascurare i propri doveri e ad abbandonarsi alle fantasticherie. L'inerzia e la mancanza di vivacità sono però compensate dall'amore per la quiete e l'ordine, dall'affidabilità e dalla diplomazia.
Cupo genio saturnino - 16 marzo 2023 Fra tutti gli umori, la bile nera o atrabile, è quella le cui variazioni sono più rapide e pericolose, e che può causare perturbazioni cognitive o innescare stati estremi di paura o disperazione, fino alla pazzia furiosa. Fredda per natura, poteva raffreddarsi o scaldarsi oltre misura e indurre a comportamenti eccessivi, il che portava a considerare i melanconici, descritti come depressi, tristi, fobici, anche come esserieccezionali o fuori della norma, che possono essere caratterizzati da una vocazione eroica, dal dono della profezia o dal genio poetico: con Platone l'humor melancholicus cominciò a essere visto addirittura come fonte della più alta esaltazione spirituale.
Un sole nero - 20 aprile 2023 L'incisione di Dürer nota come Melancholia I rappresenta il passaggio dal Medioevo all'uomo moderno, liberato dall'influsso degli astri e scopritore della tecnica e della meccanica. Simbolo perfetto della malinconia, essa designa un certo stato della mente, la condizione teoretica dell'uomo moderno e il legame molto stretto che unisce melanconia e genio. Al pensiero, come al respiro, appartiene non solo il momento centripeto della concentrazione, ma anche quello centrifugo della dispersione. Fra questi due poli si compie la parabola dei tanti melanconici che affollano, dal Romanticismo fino ad oggi, le pagine dei libri.
Ira funesta - 8 maggio 2023 La bile gialla, liquido organico prodotto dal fegato, è vischiosa, nauseabonda, amara e viene secreta in eccesso dagli invidiosi, dai gelosi, dai traditori, ma soprattutto dai collerici. Il tipo bilioso viene descritto di complessione asciutta e di carattere irascibile, permaloso, generoso e superbo: l'esempio più celebre è quello di Achille. L'Iliade fa del massacro dei nemici lo spettacolo nobile per eccellenza: non vi è alcun interdetto nei riguardi dell'uccisione, il momento in cui l'eroe si mette alla prova e legittima il suo potere. La risposta collerica alla minaccia altrui non lascia al nemico se non l'alternativa tra morte e asservimento.
La partecipazione è gratuita ed è consigliata la prenotazione telefonando al numero 055 6585127 oppure scrivendo all'indirizzo bibliotecavillabandini@comune.fi.it