Rinviato a data a destinarsi, per indisponibilità delle autrici, l'incontro sul libro "Senza Sbarre. Storia di un carcere aperto" previsto in calendario per mercoledì 30 novembre 2022.
Mercoledì 30 novembre 2022, alle ore 17.30, per la rassegna "Leggere per non dimenticare", la Biblioteca delle Oblate di Firenze (via dell'Oriuolo, 24) ospita la presentazione del libro "Senza sbarre. Storia di un carcere aperto" di Cosima Buccoliero con Serena Uccello (Einaudi, 2022). Presenta: Elena Granata.
Il carcere può e deve essere a tutti gli effetti un elemento della comunità, un libro importante che parla in modo inedito di un argomento scottante che tocca profondamente la sensibilità della cittadinanza, che stimola una riflessione, che indica una via, non solo concreta dal punto di vista dell’amministrazione carceraria, ma anche dal punto di vista etico-sociale. Un’opera di condivisione, affinché l’esperienza personale dell’autrice non rimanga un caso isolato. Cosima Buccoliero è stata a lungo vicedirettrice e poi direttrice del carcere di Milano Bollate. Il suo può sembrare un lavoro duro, in cui freddezza e rigore sono i presupposti per avere tutto sotto controllo. Eppure il suo approccio è un altro. Quando ha dichiarato che gli ergastolani nel suo carcere hanno diritto a una camera singola, Buccoliero ha suscitato stupore in chi crede che oltre le sbarre non ci debba essere piú speranza. Ma questa è la chiave del suo lavoro: accoglienza e umanità. Per lei il carcere è un microcosmo brulicante di vitalità. Ci sono i carcerati, il personale di sorveglianza e medico, i tanti volontari. E le loro famiglie. L’Ambrogino d’oro che ha ricevuto nel 2020 l’ha ottenuto grazie a questo modello virtuoso di prigione: per lei la pena detentiva deve mirare a un reinserimento e non ridursi alla sola punizione. La detenzione non deve perdere la sua funzione rieducativa, altrimenti diventa solo afflizione. Questo libro ci spiega perché.
Cosima Buccoliero dirige la Casa circondariale Lorusso e Cutugno di Torino. In precedenza ha ricoperto la vicedirezione della Casa di reclusione di Opera a Milano, la piú grande in Italia, mantenendo anche la guida dell'Istituto penale minorile di Milano Cesare Beccaria. È stata vicedirettrice e successivamente direttrice della II Casa di reclusione di Milano Bollate. In questi anni ha rivoluzionato l'approccio alla detenzione, contribuendo a trasformare Bollate in un carcere modello, ove si incontra «l'umanità che non ti aspetti». Per Einaudi ha pubblicato, con Serena Uccello, Senza sbarre. Storia di un carcere aperto (2022).
Serena Uccello, giornalista de «Il Sole-24 ore», si è occupata di economia del lavoro, ha scritto di cultura per il web e di società per il mensile «IL». Per Einaudi ha pubblicato, con Nino Amadore, L'isola civile. Le aziende siciliane contro la mafia (2009), con Marzia Sabella, Nostro Onore. Una donna magistrato contro la mafia (2014), con Piergiorgio Baita, Corruzione (2016) e, con Cosima Buccoliero, Senza sbarre. Storia di un carcere aperto (2022). Ha scritto anche Generazione Rosarno (Melampo 2015) e La nostra casa felice (Giulio Perrone Editore 2019).
Per ulteriori informazioni: www.leggerepernondimenticare.it