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martedì 05 novembre 2024

"Bianciardi e gli altri media", la giornata di studio alla Biblioteca delle Oblate di Firenze

27-10-2022

Giovedì 27 ottobre 2022, alle ore 10.00, la sala conferenze Sibilla Aleramo della Biblioteca delle Oblate di Firenze (via dell'Oriuolo, 24) ospita "Bianciardi e gli altri media: cinema, televisione, radio e giornali", la giornata di studio per approfondire la versatilità e l'attività meno nota di Luciano Bianciardi slegata dal mestiere di narratore: giornalista, cronista sportivo, autore per la radio, per la televisione e per il cinema. Partecipano: Arnaldo Bruni, Università di Firenze; Matteo Marchesini, giornalista; Rodolfo Sacchettini, Università di Firenze; Nicola Turi, Università di Firenze; Gabriele Rigola, Università di Genova.

Luciano Bianciardi (1922-1971) è forse il più irregolare e molto probabilmente il più versatile tra gli scrittori italiani del Novecento, nato a Grosseto, è stato insegnante, bibliotecario, giornalista, traduttore, commentatore sportivo. Promosse un furgone-biblioteca itinerante chiamato Bibliobus per alfabetizzare i lavoratori della provincia, e scrisse con Cassola un’inchiesta sui minatori della Maremma. Il suo romanzo più famoso, La vita agra (1962), un viaggio tra utopie, modernità e disincanto, nello scenario di una Milano sospesa tra lotte operaie e miracolo italiano. La storia, ampiamente autobiografica, vede il protagonista Mario, proletario anarchico e intellettuale di provincia, lasciare la provincia e con essa la moglie e il figlioletto per andare a vivere a Milano. L'intento iniziale è far saltare un grattacielo, per vendicare i minatori morti in un incidente causato dalla scarsa sicurezza sul lavoro (il riferimento è all'incidente alla miniera di Ribolla del 1954, in cui persero la vita quarantatré minatori). Ma il protagonista vive in perenne bilico fra voglia di far esplodere il sistema e desiderio di esserne riconosciuto e si lascia risucchiare dalla società del benessere e diventa un “creativo” pubblicitario. La sua genialità in questo lavoro, che egli tuttavia disprezza, gli varrà un’ottima assunzione nella stessa società che lo aveva licenziato. Il romanzo, pubblicato nel 1962, segnò per Bianciardi il momento dell'autentico successo, un successo che non tardò a fare entrare in sofferenza un intelletto indipendente come il suo sulle conseguenze umane e sociali del boom economico italiano in quegli anni. Celebre il film tratto dal capolavoro letterario "La vita agra", diretto da Carlo Lizzani e interpretato da uno straordinario Ugo Tognazzi. Nella pellicola anche il cammeo di un giovane Enzo Jannacci e quello in cui Bianciardi compare al fianco del protagonista Tognazzi. 

L'iniziativa si inserisce all'interno delle celebrazioni per il centenario della nascita di Luciano Bianciardi (1922-1971), patrocinate da un Comitato di recente istituzione in collaborazione con alcune università italiane.

La partecipazione è gratuita ed è consigliata la prenotazione online oppure contattando la Biblioteca al numero 055 261 6512 o all'indirizzo bibliotecadelleoblate@comune.fi.it 

Per maggiori informazioni: https://cultura.comune.fi.it