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giovedì 26 dicembre 2024

Incontro di poesia con Vivian Lamarque e Beatrice Zerbini alla libreria Brac di Firenze

26-11-2022

Sabato 26 novembre 2022, alle ore 18.00, la libreria Brac di Firenze, in via de’ Vagellai 18r, ospita il doppio incontro di poesia con Vivian Lamarque e Beatrice Zerbini e le loro recenti raccolte poetiche L’amore da vecchia, edito da Mondadori nella collana Lo Specchio, e D’Amore, pubblicato da Interno Poesia. Le autrici dialogheranno con Valentina Lingria, Presidente della Scuola di Editoria di Firenze che ha organizzato l’incontro.

Vivian Lamarque. Nata a Tésero (Tn) il 19 aprile 1946, da madre valdese, verrà cresciuta come cattolica dalla famiglia adottiva a Milano. Qui insegnerà letteratura in istituti privati e italiano agli stranieri. Lamarque è il cognome coniugale. Ha pubblicato Teresino (1981, Premio Viareggio Opera Prima), seguito dalla trilogia per il suo analista junghiano Il signore d’oro (1986), Poesie dando del lei (1989), Il signore degli spaventati (1992). Nel 1996 uscirà Una quieta polvere, da un verso di Emily Dickinson. Tutte queste opere sono raccolte integralmente nell’Oscar Mondadori Poesie 1972-2002. Nel 2007 seguirà Poesie per un gatto e nel 2009 La gentilèssa, raccolta di poesie in dialetto milanese. Nel 2016 Madre d’inverno otterrà importanti riconoscimenti tra cui il Bagutta, il Cetona, il Carducci. Ultimo titolo L’amore da vecchia (2022).  È anche autrice di una quarantina di fiabe, a partire da La bambina che mangiava i lupi. E di una serie di fiabe musicali tratte da opere di Mozart, Schumann, Ciajcovskij, Prokofiev, ecc. Per l’infanzia haanche pubblicato Poesie di ghiaccio e Poesie della notte. Ha tradotto Prévert, Baudelaire, Valéry, La Fontaine. Collabora al Corriere della Sera e alla Lettura e suoi articoli sono stati raccolti in Gentilmente Milano nel 2013.

L’amore da vecchia. Il libro. In questi nuovi versi, vivaci e freschissimi, quasi con ironia a dispetto del titolo che li presenta, Vivian Lamarque torna ai lettori con un’opera ricca di impressioni e memoria, di vicende e presagi, che si susseguono come nelle scene di un ampio, libero film. Sono poesie in cui l’autrice si affaccia alle immagini del sempre più frequente insorgere del ricordo e all’apparire anche di volti familiari, riuscendo comunque a conservare intatta la propria vitale attitudine ad aprirsi all’incanto e agli spunti più vari dell’immaginazione. Lamarque ragiona poeticamente sul «fascino discreto degli amori non corrisposti», sull’idea dell’amore «inventato», propone narrazioni, in un’ampia, sorprendente mitologia personale che chiama a raccolta il grande cinema e grandi poeti (da Orazio e Virgilio, con riferimenti a Pascoli e Saba, Penna e Caproni). Si esprime coinvolgendo una realtà animale e vegetale, o la città con i suoi riti anche quotidiani, e poi luoghi di mare, viaggi, ricognizioni sensibilissime in uno spazio/tempo autobiografico. Introduce, con il garbo che le è consueto, pensieri sul senso stesso e sulla natura della poesia in un percorso di consapevolezza nel cuore dell’esperienza. Ma è ben presente, in L’amore da vecchia, un generale senso di provvisorietà del vivere, che porta in sé la coscienza pervasiva del futuro, inevitabile nulla, del non esserci più, fino al momento del nostro «ultimo pensiero». E a tutto questo si aggiunge, nell’età dell’inverno, di cui l’autrice sente il progredire, l’attenzione al presente, con le sue nuove, impreviste minacce. Lamarque muove i suoi passi con una felice varietà di soluzioni espressive, passando da componimenti fittamente prosastici ad altri più sottilmente e sempre incisivamente scanditi, conservando gli accenti di raffinato tono colloquiale in cui si manifesta un lirico senso di pacata e umanissima saggezza.

Beatrice Zerbini. Nata a Bologna nel 1983, si dedica già dal 1987 allo studio del ritmo e della parola, grazie al celebre coro diretto da Mariele Ventre, di cui ha fatto parte. A otto anni, complice un’infanzia travagliata, inizia a scrivere i primi versi. Nel 2006, apre la pagina online di racconti tragicomici e di poesie “In comode rate”, che darà il nome, nel 2019, alla sua prima silloge, In comode rate. Poesie d’amore (ed. Interno Poesia), giunta in soli due anni alla nona ristampa. Nel 2020, inizia a dedicarsi a un progetto a sostegno delle famiglie dei malati e delle malate di Alzheimer, diventato poi anche uno spettacolo portato in diverse piazze emiliano-romagnole. Nel 2021 pubblica Mezze Stagioni (ed. AnimaMundi), una breve raccolta di suggestioni poetiche. D’Amore è la sua seconda opera poetica, in cui trovano sempre più spazio i temi introspettivi, dell’amore, del lutto e della cura tramite la psicoterapia.

D’Amore. Il libro. Beatrice Zerbini, con la sua voce «unica, ironica e profonda» (così l'ha descritta Alba Donati, paragonandola per facilità di canto a V. Lamarque e W. Szymborska), è riuscita a trovare un nuovo e coinvolgente linguaggio per la poesia d'amore. D'Amore è un libro che attraversa ed esplora il vortice mai quieto delle relazioni umane, mettendone a fuoco le emozioni e i sentimenti, restituendo a chi legge non solo una poesia semplice, diretta e coinvolgente, sorgiva nel ritmo dei versi, ma anche uno strumento di condivisione e di potente immedesimazione. Nella lettura si ritrovano le tematiche del dolore, del lutto, della memoria (alzheimeriana), dell'abbandono, dell'esperienza amorosa in ogni sua declinazione, con i suoi slanci di spiccata passione e con le sue perdite, senza dimenticare di lasciare una chiave di salvezza, ironica e leggera, cifra di un percorso unitario e organico che caratterizza i libri di Zerbini, che prende per mano i lettori e le lettrici, come se fossero all'interno di una storia. Dopo il successo di critica e di pubblico del suo libro di esordio (In comode rate), torna in libreria con una raccolta di poesie emozionanti e commoventi, in cui lo stile della versificazione si mette al servizio dell'esperienza personale dell'autrice e si fa universale. Amore, dolore, lutto, attraverso il lavoro psicoterapico, di cui non si fa segreto, entrano nel cono di luce della cura, in un turbinio di emozioni, tra il pianto e il riso.

Ingresso libero fino a esaurimento posti.

Incontro organizzato a cura di La Scuola di Editoria, Firenze.

Per maggiori informazioni: 
La Scuola di Editoria
Numero Verde 800 66 18 38
 www.lascuoladieditoria.net