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mercoledì 25 dicembre 2024
"Il gioco sporco", presentazione del libro di Valerio Nicolosi al Libraccio di Firenze
24-02-2023
Venerdì 24 febbraio 2023, alle ore 18.00, la libreria Libraccio di Firenze (Via de' Cerretani, 16R) ospita la presentazione del libro "Il gioco sporco. L’uso dei migranti come arma impropria" di Valerio Nicolosi (Rizzoli). Dialoga con l’autore Carlotta Vagnoli.
Dalla frontiera tra Polonia e Bielorussia dove i migranti sono usati per fare pressioni sul governo di Varsavia fino alle rotte balcaniche dove ogni giorno si tenta il game, la lotteria per l’Europa. Un’inchiesta sui veri interessi che controllano le aperture e le chiusure delle frontiere.
«Devi “stare dove bisogna stare”. Così mi ha detto un’amica poche ore dopo aver perso suo padre mentre lei era in mezzo al mare a salvare le vite delle persone migranti. “Dove bisogna stare”, perché c’è sempre un luogo dove una crisi umanitaria si sta consumando, dove le violazioni dei diritti umani sono costanti. La mia amica si chiama Cecilia Strada, suo padre si chiamava Gino e ci ha mostrato l’importanza di “stare dove bisogna stare”.» Valerio Nicolosi, giornalista, regista e reporter, dove stare, l’ha deciso da tempo. Non a caso è stato il primo ad arrivare in Ucraina per descriverne la tragedia, atterrando a Kiev un giorno prima dell’attacco russo che ha aperto la guerra. Da lì ha dato voce alla resistenza ucraina e ha raccontato l’esodo di donne e bambini verso la Polonia e l’Europa. Una rotta migratoria organizzata dalle autorità e sostenuta con generosità da cittadini e associazioni, ma che nasconde la stessa minaccia implicita delle rotte nei Balcani e nel Mediterraneo: è il «gioco sporco» che l’autore di questo libro ha visto fin troppe volte, in troppe parti del mondo, messo in piedi da alcuni governi sulla vita di migranti in fuga da conflitti armati, persecuzioni, carestia e povertà. Dalle coste dell’isola di Lesbo a Trieste, da Mariupol a Cracovia, dalla Turchia alla Libia, dai Balcani alla Sicilia, le vite di persone disperate – pronte a rischiare tutto pur di avere anche solo l’occasione di un futuro decente – vengono usate ogni giorno come mezzo di pressione geopolitica o di vero e proprio attacco non convenzionale. Così, chi scappa dall’inferno finisce per ritrovarsi in Paesi con situazioni politiche e sociali delicate, dove l’odio xenofobo esplode in vere e proprie battute di «caccia al migrante». Attraverso le sue foto e il suo racconto sul campo, Nicolosi denuncia le violenze dei regimi autoritari e le ipocrisie di governi conniventi, e soprattutto apre uno squarcio sui limiti dell’Occidente e sull’uso dei migranti come arma impropria delle guerre.
Valerio Nicolosi è nato a Roma nel 1984. Giornalista, regista e fotografo, si occupa di tematiche sociali, rotte migratorie e Medio Oriente. Ha diretto il docu-film Ants, sulle rotte migratorie verso l’Europa, e altri documentari a sfondo sociale. Collabora con Mediaset, Rai, Associated Press, Reuters, Ansa e con vari quotidiani nazionali e internazionali. Ha vinto premi come fotoreporter e regista. Quando può, tiene seminari e incontri nelle università italiane e palestinesi. Ha pubblicato tra gli altri libri (R)esistenze (Crowdbooks 2018) e Mediterraneo (con Caterina Bonvicini, Einaudi 2022) ed è autore di podcast per «Micromega» e Storytel.