Home > Webzine > Lettura > "Agricoltura come scienza", incontro su Raffaello Lambruschini all'Accademia dei Georgofili
mercoledì 25 dicembre 2024
"Agricoltura come scienza", incontro su Raffaello Lambruschini all'Accademia dei Georgofili
28-02-2023
Martedì 28 febbraio 2023, alle ore 16.00, all'Accademia dei Georgofili, alle Logge degli Uffizi Corti di Firenze, il presidente della Fondazione Spadolini Nuova Antologia Cosimo Ceccuti e il presidente dell'Accademia dei Georgofili Massimo Vincenzini presenteranno il libro "Agricoltura come scienza. Tutti gli scritti di Raffaello Lambruschini", a cura di Veronica Gabbrielli. nterverranno gli accademici: Romano Paolo Coppini e Sandro Rogari.
Raffaello Lambruschini scienziato. Questa è l’inedita immagine che il volume intende proporre ai lettori. Pedagogista noto e già al centro del dibattito europeo attorno ai temi allora cruciali della riforma religiosa, l’abate di San Cerbone fu anche raffinato studioso di scienza agraria, quella scienza che studiò in tutti i suoi aspetti e che sperimentò concretamente nelle terre toscane. La raccolta di tutti gli scritti riguardanti la materia agricola, tecnologica ed economica consente finalmente di porre in piena luce questo aspetto finora del tutto trascurato. Ne risulta un eccezionale strumento di studio e di approfondimento del pensiero scientifico e del progetto culturale di Raffaello Lambruschini.
Le pagine raccontano il ruolo centrale che Lambruschini ebbe nella comunità scientifica nazionale e internazionale per la vastità delle relazioni che seppe sviluppare e per il successo della sua proposta in molti settori della scienza agraria. La raccolta ospita i suoi numerosi interventi sulla coltivazione del gelso, l’allevamento dei bachi da seta e l’industria serica, scritti tra il 1822 e il 1865. La gelsibachicoltura fu un aspetto centrale dell’impegno dell’abate di San Cerbone in agronomia: la sua attività rappresentò una vera e propria passione che si arricchì nel tempo di scambi con la comunità scientifica nazionale. Leggendo gli scritti di questa seconda fase (1856-1865) si osserva come il suo pensiero e la sua opera raggiungano ora la piena maturazione. Nella trascrizione si è rispettato il tenore originario del testo, apportando modifiche solo agli evidenti errori tipografici. Per quanto riguarda il lavoro svolto, al fine di rendere il più esaustiva possibile questa raccolta, sono stati spogliati accuratamente i principali quotidiani e periodici toscani e nazionali nonché i vari repertori bibliografici al fine di rintracciare sia gli articoli che le monografie e gli opuscoli pubblicati singolarmente. Conclusasi con questo volume la sezione tematica relativa alla produzione della seta, i prossimi ospiteranno gli scritti in materia di agronomia, tecnologia ed economia: numerosi interventi di alto valore scientifico che, a giusto titolo, collocano Lambruschini come figura centrale nel panorama della cultura agronomica internazionale. Si prosegue entrando nel vivo dell’attività dell’abate di San Cerbone nel settore propriamente agronomico. I trentadue articoli qui raccolti, che si estendono lungo l’ampio arco temporale che va dal 1827 al 1864, sono suddivisi in sei sezioni tematiche: l’aratro, i terreni e le coltivazioni, le malattie e gli insetti dannosi per la piante, la coltivazione delle viti e degli olivi, la conservazione e realizzazione di alcuni prodotti alimentari, gli animali. I testi evidenziano la profondità degli studi scientifici di Lambruschini che si intrecciarono, traendone continuo arricchimento, con la sperimentazione pratica nella sua azienda agraria di San Cerbone. I risultati di tali studi e sperimentazioni furono poi immediatamente divulgati al pubblico attraverso le pagine del “Giornale agrario toscano” e degli Atti dell’Accademia economico-agraria dei Georgofili, rendendo l’autore una figura di spicco nel dibattito economico ed agricolo che nella prima metà dell’Ottocento animava la scena pubblica nazionale e internazionale.