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lunedì 23 dicembre 2024
Georgofili: intitolazione delle sale alle Oblate a Giovanna Maggiani Chelli e Dario Capolicchio
19-05-2023
Venerdì 19 maggio 2023, alle ore 17.00, al secondo piano della Biblioteca delle Oblate di Firenze (via dell'Oriuolo, 24) si terrà l'intitolazione delle due sale di lettura a Giovanna Maggiani Chelli (31 gennaio 1944 - 21 agosto 2019), Presidente dell'Associazione dei Familiari delle Vittime della Strage di Via dei Georgofili e Dario Capolicchio (29 settembre 1971 - 27 maggio 1993), studente, vittima della strage di Via Georgofili. Interverranno i familiari, i membri dell’Associazione delle vittime, il Sindaco e l’assessore alla legalità, alla cultura della memoria e toponomastica.
Giovanna Maggiani Chelli è stata per molti anni, dalla costituzione alla morte, la portavoce dell’Associazione tra le vittime della strage di via dei Georgofili del 27 maggio 1993, nella quale venne distrutta casa sua, la figlia rimase gravemente ferita e morì il fidanzato della figlia Dario Capolicchio, giovane studente di 22 anni fuori sede che era venuto a Firenze per fare l’Università. Giovanna Maggiani Chelli è stata portavoce dell’Associazione dalla sua costituzione, nel 2000, fino al 2010 quando ha assunto l’incarico di Presidente. Il 2010 è l’anno del Processo a Francesco Tagliavia e Giovanna aveva già seguito, udienza per udienza, tutti i processi di Firenze dal 1996 al 2002; l’esperienza accumulata fa sì che l’Assemblea dei soci dell’Associazione le chieda di assumerne la Presidenza. Giovanna muore nell’agosto del 2019, dopo una lunga malattia, nella sua casa di La Spezia. Donna pervicace, intelligente, di grande energia, con grande capacità di analisi, è stata anima dell’Associazione, ha stimolato per anni la massima attenzione sulle stragi e sulla mafia. Era stimata nelle istituzioni e nella magistratura, venne nominata cavaliere della Repubblica per il suo impegno, la sua attività è stata incessante e il suo impegno per è per molti indimenticabile.
Dario Capolicchio, 22enne di Sarzana, studiava architettura a Firenze e morì trasformato in una torcia umana nella sua abitazione, posta nell’edificio di fronte alla Torre del Pulci, in quanto nelle abitazioni circostanti si propagò un incendio.
L’ attentato mafioso del 27 maggio 1993 a Firenze provocò il crollo della Torre dei Pulci, sede dell’Accademia dei Georgofili, nella quale rimasero uccisi anche Fabrizio Nencioni (39 anni), ispettore dei vigili urbani, e la moglie Angela Fiume (36 anni), custode dell’Accademia, insieme alle loro figlie Nadia (9 anni) e Caterina (50 giorni), che abitavano al terzo piano della Torre. Molti altri furono i feriti e le vittime di ingenti danni ai propri affetti e abitazioni.