Da venerdì 15 settembre 2023 alle ore 18.30 riprendono gli appuntamenti con libri, autori, poeti, artisti e illustratori alla Libreria Brac di Firenze, Via de’ Vagellai 18r. L’inizio di stagione è dedicato alla poesia e alla rassegna, a cura di Rosaria Lo Russo, S/P/Read. Tradurre voci giunta alla terza edizione.
Il progetto S/P/Read, acronimo di Sound Poetry Reading, che nasce dalla voce del verbo to spread, diffondere, espandere, propagare, trasmettere, è un progetto letterario e performativo che riguarda il tradurre come gesto scritto e vocale, come passaggio da una lingua all’altra e dalla pagina scritta alla lettura ad alta voce, la messa in voce del testo, in presenza del pubblico. L’incontro del 15 settembre è focalizzato sull’opera e la vita di Renèe Vivien, pseudonimo di Pauline Mary Tarn, “la Saffo della Belle Epoque”. Nata a Londra nel 1887, dichiaratamente lesbica, morì in giovanissima età a Parigi nel 1909, dove visse gran parte della sua vita componendo versi in lingua francese. Donna coltissima e grande viaggiatrice, dall’Asia agli USA fino alla Cina, Tarn fece parte della cerchia intellettuale della Parigi a cavallo di due secoli frequentando personalità come Proust e Colette. A presentare la sua opera ci saranno Raffaela Fazio, traduttrice della raccolta L’ardente agonia delle rose (Marco Saya 2023) e Teresa Campi, che da oltre quarant’anni si dedica allo studio della poetessa, autrice della biografia Renèe Vivien. La Saffo della Belle Epoque(Odoya 2023). Seguirà reading di Rosaria Lo Russo.
Un libro che è un unico foglio, un non-libro che è anche un solido geometrico: “Stellare Nero” (Benwey Series) di Alessandra Greco è un caleidociclo esagonale (il termine deriva dal greco: kalòs=bello, eidos=figura, ciclos=cerchio, anello) composto da una catena di 3 doppi tetraedri chiusa ad anello alle estremità che ruota intorno ad un centro “vuoto”. Nel giro ricorda la sistole/diastole di un cuore, il “vuoto” si apre e si chiude. Nei momenti di giunzione in cui lo spazio “vuoto” si chiude, il solido mostra 4 facce aperte esagonali. Alla base della logica caleidociclica sta l’idea geometrico-matematica di ricorsività; qui sono le parole che ritornano ciclicamente e riformulano ad ogni rotazione l’assetto narrativo del testo. A presentarlo il 22 settembre alle 18.30 ci saranno, con l’autrice, Pietro Gaglianò e Mariangela Guatteri.
Il 27 settembre alle 18.30 tre autori per due libri sono i protagonisti dell’incontro dedicato a Gli orizzonti del viaggio, in collaborazione con Arkadia editore. Giovanni Agnoloni, Carlo Cuppini e Sandra Salvato dialogano intorno a Da luoghi lontani e Viale dei silenzi.
Conclude il mese, il 29 settembre a partire dalle 16.30, Furio contro, simposio su Furio Jesi a cura di Rosaria Lo Russo e Lorenzo Mari, con la partecipazione di studiosi che in anni recenti si sono confrontati con l’opera del germanista torinese scomparso nel 1980. Nella situazione politica e culturale di oggi – non soltanto per i recenti sviluppi elettorali, ma per un’onda lunga che comprende i fenomeni politici, economici e culturali degli ultimi trent’anni (ineluttabilmente, in stretta relazione con l’inizio del XX secolo) – si impone sempre di più l’esigenza di un ritorno all’opera di Furio Jesi (1941-1980). Ritorno all’opera da intendersi nei due sensi dell’espressione: nuovi studi dell’opera di Jesi, così come sono emersi negli ultimi anni, e una sua nuova “messa in opera”, secondo i parametri di un’attualizzazione non necessariamente schiacciata sull’attualità. Si indagheranno, in particolare: i rapporti tra mito, politica e produzione culturale (con una particolare attenzione alle varie prospettive femministe che si sono succedute nel tempo); il nesso rivoluzione/rivolta, anch’esso in relazione alla produzione culturale; passato e presente del fascismo, tra strutture economiche e sovrastrutture ideologiche; attualità della critica dell’ideologia, anziché del semplice debunking, nell’epoca dei nuovi complottismi. Questi, insieme ad altri temi, potranno a contribuire a sviluppare percorsi alternativi nella produzione dell’immaginario, secondo l’originaria proposta e scommessa dell’opera di Furio Jesi. La giornata si articola secondo modalità ibride, tra la tavola rotonda e il convegno, con interventi di 20 minuti, seguiti da discussione aperta – con una possibile pausa intermedia – per una durata complessiva di circa 3 ore. Relazioni: Enrico Manera, Il tramonto dell’occidente di Spengler, il ritorno della cultura di destra; Rosaria Lo Russo, Pirandello e la macchina mitologica. Prospettive femministe a confronto; Mimmo Cangiano, Fascismo e neoliberalismo; Lorenzo Mari, Spartakus. Scrivere la rivolta, leggere i riot. Sarà presente Margherita Cottone, docente all’ Università di Palermo, che ha curato con Furio Jesi e Rita Calabrese Conte, nel 1978, l’edizione italiana del Tramonto dell’Occidente di Spengler.
Per maggiori informazioni: www.libreriabrac.net