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mercoledì 06 novembre 2024

"Resisti, cuore. L'Odissea e l'arte di essere mortali" di Alessandro D'Avenia al Libraccio

26-10-2023
Giovedì 26 ottobre 2023, alle ore 16.00, alla Libreria Libraccio Firenze (via de' Cerretani, 16r) è in programma il firmacopie del libro "Resisti, cuore. L'Odissea e l'arte di essere mortali" di Alessandro D'Avenia (Mondadori).

Alessandro D’Avenia dialoga con un’opera fondante della cultura occidentale: l’Odissea. E nel raccontarci le peripezie di Ulisse vi ritrova la propria esperienza personale e il percorso di ogni uomo verso il compimento esistenziale, in continuità con quanto aveva fatto con la poesia di Leopardi nel suo libro di maggior successo, L’arte di essere fragili. L’Odissea: il libro madre di Alessandro D’Avenia. Un libro madre, proprio come la lingua madre, è capace di generarci. Stiamo nel suo grembo narrativo, il cuore è inscindibile dalla mente, e lì acquisiamo l’alfabeto con cui leggiamo il mondo e possiamo poi scrivere la trama della nostra vita. L’autore ripercorre dunque i ventiquattro canti del poema come un’arte di vivere e ne interpella i personaggi principali, ognuno in grado di illuminare un aspetto fondamentale della nostra esistenza. Ulisse prima di tutti: un eroe del tutto nuovo, un uomo che avrebbe la possibilità di diventare immortale e vivere nella bellissima isola di Ogigia insieme a Calipso, ma vuole tornare a Itaca da Penelope e Telemaco, e compiere il proprio destino mortale, paradossale destino di gioia. Se Achille è l’eroe che sovrasta il mondo, Ulisse ne è invece sovrastato. Il suo multiforme ingegno, il suo essere polytropos, scaturisce dalla necessità di difendersi dai colpi che il mondo gli assesta. La sua è una vicenda di resistenza, che trova il culmine nei dieci anni necessari per tornare a casa, dopo i dieci trascorsi a combattere una guerra non sua: a quanti è accaduto qualcosa di simile nella vita? E quanto abbiamo sofferto, quanti compagni abbiamo perduto, prima di capire che l’unica cura per l’invincibile nostalgia di futuro che ci affliggeva era tornare nella nostra Itaca, che non è quella del passato ma quella ancora da costruire rimanendo fedeli al nostro destino, liberato da tutte le menzogne che lo sviano? Un’opera immortale riletta da uno scrittore e intellettuale che sa interpretare con rara sensibilità lo spirito del tempo. Perché se è vero che da sempre la vita è stata definita come un viaggio, l’Odissea ci suggerisce che si tratta di un viaggio di ritorno. E se abbiamo perso la gioia della nostra odissea, rileggere l'Odissea è il modo migliore per “fare ritorno”. Allora resistere non è rimanere fermi, ma ri-esistere: nascere. Questa è l’arte di essere mortali.

Alessandro D’Avenia, quarantasei anni, dottore di ricerca in Lettere classiche, insegna Lettere al liceo ed è sceneggiatore. Dal suo romanzo d’esordio, Bianca come il latte, rossa come il sangue (Mondadori 2010) è stato tratto nel 2013 ’omonimo film. Sempre per Mondadori ha pubblicato Cose che nessuno sa (2011), Ciò che inferno non è (2014, premio speciale del presidente nell'ambito del premio Mondello 2015), L’arte di essere fragili. Come Leopardi può salvarti la vita (2016), Ogni storia è una storia d'amore (2017) e L’Appello (2020). Dalle ultime tre opere l'autore ha tratto dei racconti teatrali che hanno girato l'Italia con enorme successo, diretti da Gabriele Vacis e con scenofonie di Roberto Tarasco. Ogni lunedì dalle pagine del “Corriere della Sera” dialoga con i lettori nella rubrica “Ultimo banco”. I suoi libri sono tradotti in tutto il mondo.

Per ulteriori informazioni: www.libraccio.it