La vincitrice della seconda edizione del Premio Scripta è Gloria Calderone, con un progetto incentrato sul ruolo delle arti performative nella progettazione dello spazio pubblico, pensando i corpi dei performer come soggetti capaci di espandere le possibilità di lettura e scrittura della città. Il progetto è stato selezionato dopo un'attenta valutazione delle 44 candidature pervenute. La giuria, composta da Giovanni Attili, professore associato di Urbanistica presso la Sapienza, Serena Carbone, docente e storica dell’arte, Paolo Gori editore de Gli Ori, Maria Giovanna Mancini, storica dell’arte e critica d’arte, Università di Bari “Aldo Moro”, Pietro Gaglianò, critico d’arte e direttore di Scripta, ha riconosciuto l’originalità della proposta di Calderone, la sua solidità teorica e il potenziale innovativo nell’intreccio tra studi relativi allo spazio urbano, alle arti visive e alle performing art.