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domenica 22 dicembre 2024
"Libellula o foulard?", incontro sull'Atelier Giuliacarla Cecchi alle Oblate di Firenze
05-03-2024
Martedì 5 marzo 2024, alle ore 16.00, la Sala conferenze Sibilla Aleramo della Biblioteca delle Oblate di Firenze, in via dell'Oriuolo 24, ospita l'incontro "Libellula o foulard?", in occasione della rassegna "Si scrive Marzo, si legge Donna". Intervengono: Maria Paola Banchi Alberti, presidente Associazione Amici del Foulard, Cristina Giorgetti, docente Accademia di Belle Arti di Firenze, Pola Cecchi, stilista e Caterina Ceccuti, giornalista. Conferenza a cura dell’Associazione Amici del foulard.
In programma la presentazione del foulard e storia della maison “Giuliacarla e Pola Cecchi” che, affascinando attraverso le proprie innovazioni, ha vestito più generazioni di donne. La Maison d’alta moda si è distinta per l’uso sperimentale di tagli, drappeggi e lavorazioni innovative sui tessuti, realizzando il foulard definito “libellula” dal carattere originale e di spiccata creatività. Il foulard, al contempo accessorio e invenzione dinamica, è animato agli orli da un filo intelligente che permette un drappeggio differente, a seconda delle preferenze personali e dei gusti di chi lo indossa. La sartoria di Alta Moda italiana, fondata nel 1930 da Giulia Carla Cecchi, ha segnato novanta anni di Moda a Firenze, vestendo le clienti di artigianalità, lusso ed eleganza nella sede storica di casa Cecchi in via Jacopo da Diacceto 14. Giochi di intrecci, giochi di stampe come di nastri. Lusso, moda e sartorialità si incontrano in quadri di tessuto da ammirare, in un’arte tutta da indossare. Creatività, armonia e perfezione sono il cuore pulsante della produzione che mantiene vivo il DNA della famiglia in un dialogo tra passato e contemporaneità. Pola Margherita Cecchi, figlia d'arte, nata nell'azienda di famiglia, da oltre trent'anni apporta una visione poliedrica, multitasking e contemporanea. I suoi abiti sfilano nelle più belle cornici di Firenze come il Salone del ‘500 di Palazzo Vecchio e il Cortile dell’Ammanati di Palazzo Pitti, e sono riconosciuti come eccellenza fiorentina dall’Osservatorio dei Mestieri d’Arte.