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giovedì 26 dicembre 2024

"Invasioni": incontri, talk, letture, performance, ed eventi musicali e teatrali al Vieusseux

09-05-2024

Giovedì 9 maggio 2024, dalle ore 17.00 alle ore 23.00, il Gabinetto Scientifico Letterario Vieusseux di Firenze, in occasione della mostra di Palazzo Strozzi “Anselm Kiefer. Angeli caduti” a cura di Arturo Galansino, organizza una giornata di eventi dal titolo “Invasioni”. Incontri, talk, letture, performance, spettacoli musicali e teatrali dedicati a un tema: la guerra. Insieme al mito e al senso della storia e della memoria, la guerra è uno dei temi che Anselm Kiefer, tra i massimi artisti contemporanei, esplora indaga e interroga nella sua arte, con le sue celebri opere di forte impatto, attraverso pittura, scultura e installazione. Le guerre di oggi, quelle di ieri, invitano a una riflessione sul nostro presente. La guerra si canta, si racconta, si scrive, si porta in scena. È un racconto senza fine, un racconto di amore e di morte, l’espressione del nostro tempo e di tutti i tempi.

“Invasioni”, con il patrocinio del Comune di Firenze, trasformerà i differenti spazi di Palazzo Strozzi, la Sala Ferri e il Cortile, in un atelier creativo che prosegue, nel solco della tradizione, a riposizionare la nascita del Gabinetto di lettura, fondato nel 1819 da Giovan Pietro Vieusseux, alla sua natura originaria: un luogo aperto alla conversazione, al confronto e allo scambio di idee.

“Non è un paradosso: le passioni sono come la guerra, trovano sempre un modo per ucciderti. Ma non hai alternativa. Devi coltivarle per vivere - spiegano il Presidente Riccardo Nencini e il Direttore Michele Rossi del Gabinetto Vieusseux -. Di fianco agli ‘Angeli caduti’ di Kiefer sfilerà la passione violenta per le arti che cantano la ribellione alla guerra: parole, note, colori, nel giorno che anticipa, settantanove anni dopo, la fine della Seconda Guerra Mondiale. Palazzo Strozzi, sede del Gabinetto Scientifico Letterario, si trasformerà il 9 maggio, fino alla notte, in palazzo aperto al mondo. Multilingue, un caleidoscopio. Una babele”.

“La Fondazione Palazzo Strozzi è lieta di collaborare con il Gabinetto Vieusseux in occasione dell’iniziativa Invasioni - dichiara Arturo Galansino, Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi -. Questa sinergia rappresenta un momento unico di condivisione culturale, in cui le due istituzioni si uniscono per promuovere l'arte e la conoscenza. Siamo entusiasti di offrire al pubblico un'esperienza coinvolgente e stimolante che celebra la bellezza e la diversità delle espressioni artistiche”.

Si parte alle ore 17 in Sala Ferri con il talk Per non morire d’arte, con Riccardo Nencini, Arturo Galansino e Ugo Nespolo, coordinato da Olga Mugnaini. Il titolo dell’incontro, che parte dall’omonimo libro di Ugo Nespolo per Einaudi, ha come focus la provocazione nell’arte e l’arte come provocazione. Un tema al centro del debutto di Kiefer, che avviene nel 1969 quando, appena ventiquattrenne, inizia a scattare la serie di autoritratti fotografici “Simboli Eroici”. All’interno delle fotografie l’artista compie delle ‘azioni’ o, come vengono definite da Kiefer, delle ‘occupazioni’ in cui indossa abiti stravaganti di diverso genere, dagli abiti hippie all’uniforme militare del padre, e si fotografa nel suo studio e in diversi paesi politicamente significativi o con un passato di Imperialismo, come la Svizzera, la Francia e l’Italia. Il filo conduttore delle fotografie è la posizione dell’artista intento ad imitare il saluto nazista Sieg Heil, gesto che all’epoca ha sconvolto l’opinione pubblica. Oggi sconvolge ancora?

A seguire la performance di Anna Corcione Guerre, case e conflitti, tratta da “La mia casa”, installazione composta dalla scultura sospesa in forma di una casa e un poema sonoro scritto ed interpretato dall’artista.

Alle ore 18 l’incontro con Patrick Zaki, a partire dal suo libro “Sogni e illusioni di libertà. La mia storia” (La nave di Teseo, 2023), in dialogo con Fulvio Paloscia. Cosa significa ritrovarsi in prigione senza aver commesso alcun reato? In questo suo primo libro Zaki racconta con la sua voce cosa è davvero accaduto il giorno dell’arresto, e poi il carcere, l’isolamento, le torture, ma anche i sogni e le passioni che lo hanno animato per resistere ogni giorno, senza perdere mai la speranza.

A seguire Why Roci canta "Cartagine", un brano che parla del tentativo di accettare le tragedie attraverso un nascente e cinico amore, quello di due ragazzi che si stringono sotto le bombe e chiedono di dimenticare il prima possibile ciò che sta accadendo.

Alle ore 19 il talk Angeli ribelli con Padre Bernardo Gianni in dialogo con Chiara Dino. L’espressione “angeli caduti”, titolo della mostra di Anselm Kiefer, indica gli angeli cacciati dal Paradiso a seguito della loro ribellione contro Dio. A quest’immagine simbolica, rappresentazione dell’intera umanità, è dedicato il tema dell’incontro.

Alle ore 19.30 il filosofo Federico Leoni farà un intervento dal titolo “Nigredo. Etica ed estetica del nero” nell’opera di Anselm Kiefer. Ci parlerà della filosofia del fuoco, della materia bruciata, del sole nero della malinconia, dei semi di girasole che cadono dalle opere di Anselm Kiefer come frammenti di fuoco esausto. Racchiusa in quei semi anneriti c'è una filosofia del resto, una meditazione sullo scarto come elemento inesauribile, una teoria dell'ombra come materia di tutte le cose.

“Invasioni”, dalle ore 20, si sposta nel cortile di Palazzo Strozzi con la selezione musicale a tema, curata da Controradio, che seguirà in diretta l’iniziativa. Sempre qui, nel Cortile, proseguono gli eventi serali, con due appuntamenti: alle ore 20.45 Cantando si va alla guerra, della Compagnia Krypton di e con Fulvio Cauteruccio, con la voce narrante di Flavia Pezzo e le musiche dal vivo di Peppe Voltarelli. Un dialetto calabrese urlato in canti arcaici e musica etno-rock, che intreccia vortici di chitarra e tamburello, sono le trame della storia vitale e rabbiosa di un soldato durante il primo conflitto mondiale. Il racconto di uno spirito libero che compone un violento attacco all'ordine militare in guerra per mantenere viva la memoria di una delle più grandi tragedie dell'umanità, affinchè le nuove generazioni non cadano nello stesso errore, e non dimentichino mai. Alle ore 21.30, Invadere invasioni con un estratto dal concerto “Memoria parla, consolante” con Ginevra Di Marco, Francesco Magnelli e Andrea Salvadori. Un evento speciale che prende spunto dal disco dei CSI “La terra, la guerra, una questione privata” e che proporrà alcuni brani di una vita di musica, resistenza e storie da raccontare, come è stata ed è la loro, qui affiancati dalla voce narrante di Giorgio van Straten.

“Invasioni” è una iniziativa realizzata dal Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux in collaborazione con Fondazione Palazzo Strozzi, media partner Controradio e Unicoop Firenze


PROGRAMMA “INVASIONI”

ore 17.00 – Sala Ferri
Per non morire d’arte
talk con Riccardo Nencini, Arturo Galansino e Ugo Nespolo
coordina Olga Mugnaini, La Nazione
Il debutto di Kiefer nel mondo dell’arte avviene nel 1969 quando, appena ventiquattrenne, inizia a scattare una serie di autoritratti fotografici denominati Heroische Sinnbilder, che tradotto significa ‘Simboli Eroici’. All’interno delle fotografie l’artista compie delle ‘azioni’ o, come vengono definite da Kiefer, delle ‘occupazioni’ in cui indossa abiti stravaganti di diverso genere, dagli abiti hippie all’uniforme militare del padre, e si fotografa nel suo studio e in diversi paesi politicamente significativi o con un passato di Imperialismo, come la Svizzera, la Francia e l’Italia. Il filo conduttore delle fotografie è la posizione dell’artista intento ad imitare il saluto nazista Sieg Heil, gesto che all’epoca ha sconvolto l’opinione pubblica. Il percorso della mostra di Kiefer si conclude su questo, in sala 8, dove sulla parete è tracciata la poesia di Salvatore Quasimodo: “Ognuno sta solo sul cuor della terra/trafitto da un raggio di sole/ed è subito sera”.a seguire
Guerre, case e conflitti
performance di Anna Corcione tratta da “La mia casa” installazione composta dalla scultura sospesa in forma di una casa e un poema sonoro scritto ed interpretato dall’artista
Anna Corcione artista e pittrice. Attiva dal 2003, utilizza mezzi espressivi diversi, pittura, scultura e live-performances. Nei suoi lavori ha focalizzato l'attenzione sull’analisi dei meccanismi della comunicazione con riferimento alla poesia visiva, creando poemi installativi e sonori, i suoi progetti site specific fanno spesso riferimento a temi quali il razzismo, le guerre, la condizione della donna, la religione, l’identità e l'ambiente. Ha esposto in Italia e all'estero, ha collaborato con Istituti di Cultura, Ambasciate e Università sia in Europa che nelle Americhe e partecipato a residenze artistiche nazionali e internazionali. Vive e lavora tra Napoli e Firenze.

ore 18.00 – Sala Ferri
Sogni e illusioni di libertà
incontro con Patrick Zaki, a partire dal suo libro “Sogni e illusioni di libertà. La mia storia” (La nave di Teseo, 2023) in dialogo con Fulvio Paloscia, La Repubblica
Il 7 febbraio 2020 Patrick Zaki torna al Cairo, a casa sua, da Bologna, dove studia. Si vuole fermare pochi giorni. È solo la pausa di uno studente che torna a casa temporaneamente. Ma le cose non vanno come previsto: Zaki viene arrestato e resta in prigione per 20 mesi. Bologna, la sua università, l’Italia intera reagiscono e da quel 7 febbraio non smettono di manifestare. Patrick Zaki in questo libro racconta la sua storia: cosa è successo davvero quel giorno e cosa è avvenuto poi, nei giorni successivi: gli interrogatori, l’isolamento, le torture, il confronto con un mondo – quello delle carceri – in cui tutti sono ridotti a una condizione disumana. E cosa lo ha tenuto vivo: gli studi, la passione per il calcio, la musica, l’affetto dei suoi cari, dell’amata Reny, dell’Italia tutta.
Patrick George Zaki è nato il 16 giugno 1991 a Mansura, in Egitto, in una famiglia copta. Dopo aver studiato Farmacia al Cairo, inizia a lavorare presso l’EIPR (Egyptian Initiative for Personal Rights), una delle più importanti organizzazioni egiziane per la difesa dei diritti umani e civili. Nel 2019 decide di ricominciare a studiare e si trasferisce a Bologna, dove si iscrive alla Laurea Magistrale internazionale in Women’s and Gender Studies. Per il suo lavoro in favore dei diritti umani e per le opinioni politiche espresse sui social media èstato in carcere per 20 mesi.
a seguire
Why Roci canta "Cartagine"
“Il brano – racconta l’autore – parla del tentativo di accettare le tragedie circostanti, attraverso un nascente e cinico amore. Due ragazzi sembrano conoscersi da sempre ma sono sconosciuti l'uno all'altro. Questa contraddizione rappresenta un atto di pigra resilienza dei due giovani, che si stringono sotto le bombe pur di non pensare all'imminente tragedia. Non manca la componente cinica, che nasconde in realtà solo stanchezza e disillusione; infatti il pre-ritornello si chiude con "forse lasciare perdere è la mia rivoluzione", frase cardine della condizione in cui versano i due protagonisti. Il ritornello è il loro urlo finale, che ormai arresi alla situazione chiedono solo di dimenticare il prima possibile ciò che sta accadendo”.
Tommaso Cirami, in arte Why Roci, è un artista fiorentino classe 2000. Nel 2021 firma per Shed626, etichetta indipendente fiorentina, con l’obbiettivo di portare un po' di sana autoironia sui palchi più improbabili d'Italia. Un semplice quanto contorto mix di generi caratterizza le sue uscite, dove non mancano influenze pop, rock, rap e blues. In uscita a maggio con un joint album intitolato “Formiche”, realizzato in collaborazione con due artisti fiorentini, Vèlli e Ross.

ore 19.00 - Sala Ferri
Angeli ribelli
incontro con Padre Bernardo Gianni in dialogo con Chiara Dino, Corriere Fiorentino
L’espressione “angeli caduti” - titolo della mostra di Anselm Kiefer - indica gli angeli cacciati dal Paradiso a seguito della loro ribellione contro Dio. Quest’immagine simbolica, rappresentazione dell’intera umanità, diventa punto di partenza della mostra a Palazzo Strozzi e tema dell’incontro.

ore 19.30 - Sala Ferri
Nigredo. Etica ed estetica del nero” nell’opera di Anselm Kiefer
incontro con Federico Leoni
La filosofia del fuoco, della materia bruciata, del sole nero della malinconia, dei semi di girasole che cadono dalle opere di Anselm Kiefer come frammenti di fuoco esausto. Racchiusa in quei semi anneriti c'è una filosofia del resto, una meditazione sullo scarto come elemento inesauribile, una teoria dell'ombra come materia di tutte le cose.
Federico Leoni insegna Teorie del soggetto e Etica critica all’Università di Verona, dove è anche coordinatore del corso di laurea in Filosofia e condirettore del Centro di ricerca «Tiresia» per la filosofia e la psicoanalisi. Scrive su «aut aut», «doppiozero», «Fata Morgana» e su varie riviste italiane e straniere. Tra i suoi libri più recenti ricordiamo Henri Bergson. Segni di vita (Feltrinelli 2021), L’immagine-scatola (Castelvecchi 2022), Metafisica dello specchio. Anish Kapoor e la poetica delle superfici (Marsilio 2023).

ore 20.45 - Cortile di Palazzo Strozzi
Cantando si va alla guerra
Compagnia Krypton
di e con Fulvio Cauteruccio
voce narrante Flavia Pezzo
musiche dal vivo di Peppe Voltarelli
direzione tecnica Massimo Bevilacqua
Un dialetto calabrese urlato in canti arcaici e musica etno-rock che intreccia vortici di chitarra e tamburello, sono le trame di "Cantando si va alla guerra" storia vitale e rabbiosa di un soldato durante il primo conflitto mondiale. Il protagonista è anche altro. E' un contadino che vive della raccolta di olive, frutto che da sempre in Calabria gode di una sorta di rispetto religioso. E' "U Stortu", infine, lo scemo del villaggio, l'uomo che ha subito un danno e che ha urgenza di parlare. Lo fa attraverso un lungo monologo interiore fitto di proverbi, filastrocche e canzoni.
Il racconto di uno spirito libero che compone un violento attacco all'ordine militare in guerra, rigenerando al tempo stesso il dialetto in un idioma assolutamente contemporaneo, per mantenere viva la memoria di una delle più grandi tragedie dell'umanità, affinchè le nuove generazioni non cadano nello stesso errore, e non dimentichino mai.
Accanto al protagonista Fulvio Cauteruccio, che ne cura anche la regia, troveremo Flavia Pezzo che racconta, in perfetto italiano, la terribile cronaca della guerra, un'infame e ben documentata epopea. La colonna sonora, elemento portante dello spettacolo, grazie alla saggezza musicale del cantautore e attore Peppe Voltarelli, completa l'archietettura emotiva della pièce.

ore 21.30 - Cortile di Palazzo Strozzi
Invadere invasioni
con un estratto dal concerto “Memoria parla, consolante”
Ginevra Di Marco voce
Francesco Magnelli piano, magnellophoni
Andrea Salvadori chitarra classica, tzouras, electronics
Giorgio van Straten voce narrante
Con un estratto dal concerto “Memoria parla, consolante”, un evento speciale che prende spunto dal disco dei CSI “La terra, la guerra, una questione privata” che proporrà alcuni brani di una vita di musica, resistenza e storie da raccontare, come è stata quella di Ginevra Di Marco, Francesco Magnelli e Andrea Salvadori, affiancati dalla voce narrante di Giorgio van Straten.

Tutti gli eventi sono a ingresso libero fino ad esaurimento posti. In caso di pioggia gli eventi serali in programma nel Cortile si svolgeranno nel Loggiato, al terzo piano di Palazzo Strozzi


Per ulteriori informazioni: https://www.vieusseux.it